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Carlotta Scozzari per "Finanza & Mercati"
Ubi Banca finisce nel mirino di Bankitalia. Sotto la lente di Via Nazionale, secondo le indiscrezioni confermate ieri a F&M da un portavoce della banca popolare, sarebbe finita la controllata attiva nel leasing (Ubi Leasing). «Si tratta di un controllo di routine, visto che non se ne facevano da due anni», spiegano dall'istituto. In ogni caso, Via Nazionale starebbe passando al setaccio i conti di Ubi Leasing già dalla fine dell'estate.
Secondo i documenti consultati da F&M, la controllata dell'istituto guidato da Victor Massiah, che è presieduta da Lorenzo Renato Guerini, ha archiviato l'esercizio del 2011 con perdite nette in aumento da 20,63 a 30,15 milioni. Le sofferenze lorde a bilancio, nel 2011, sono cresciute a 609,41 milioni dai 471,43 milioni del 2010. «La situazione economica per l'esercizio 2011 - si legge nella relazione sulla gestione - denota ancora una forte onerosità nella gestione del portafoglio crediti anomali».
Inoltre, in un comunicato del 4 ottobre, l'Associazione azionisti Ubi Banca scriveva che «i bilanci delle società del gruppo, con particolare riferimento a Ubi Leasing, attestano perdite dovute a operazioni particolarmente censurabili». Qualcuno ha ipotizzato che possa trattarsi di transazioni in potenziale conflitto di interesse riguardanti beni di leasing, ma fonti vicine a Ubi Banca smentiscono precisando che Bankitalia non si sta concentrando su alcuna operazione specifica.
Il ruolo di vicepresidente di Ubi Leasing è ricoperto da Francesca Bazoli, che di recente è stata altresì designata per la sostituzione nel consiglio di gestione di Giuseppe Camadini (scomparso a luglio). Tuttavia, considerato il faro acceso da Palazzo Koch, non si può escludere che la nomina possa quantomeno slittare. Il tema, in ogni caso, dovrebbe essere affrontato nel consiglio di sorveglianza di Ubi in agenda a fine mese, anche perché la designazione della figlia di Giovanni Bazoli sembra avere creato qualche malumore nell'ala bergamasca della Popolare.
Considerando che il padre è presidente del cds di Intesa Sanpaolo e fino a pochi mesi fa era anche membro del cds di Ubi, non può stupire che una eventuale nomina di Francesca Bazoli desti qualche perplessità (si veda anche F&M del 25 settembre) per quel che riguarda l'applicazione sia delle legge sulle quote rosa, sia di quella sulle doppie poltrone in banche e assicurazioni. Tra gli altri temi all'attenzione della Popolare guidata da Massiah, anche la cessione dell'1,2% di Intesa Sanpaolo. Ubi, secondo quanto si apprende, dovrebbe operare a riguardo «con un'ottica opportunistica-di mercato».
Potrebbe dunque farlo anche ora, visto che le azioni sono in carico a 1,18 euro (dopo numerose svalutazioni) e Intesa ieri a Piazza Affari ha chiuso la seduta a 1,246 euro.
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