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Andrea Arzilli e Arianna Ravelli per il "Corriere della Sera"
Non è finita qui. Lo scandalo del calcioscommesse non si è concluso con la squalifica scontata di quattro mesi ad Antonio Conte da parte dell'ultimo grado della giustizia sportiva. Molto deve ancora succedere. Le novità vengono annunciate dal capo della polizia Antonio Manganelli: «Alcuni comportamenti scorretti hanno già portato a clamorose risposte da parte della polizia, ma altri comportamenti stanno per venire fuori e porteranno a ulteriori risposte, se possibili ancora più clamorose».
L'ultima volta che Manganelli aveva prefigurato scenari simili era stato il 5 marzo di quest'anno e il 28 maggio erano scattati gli arresti del quarto filone della procura di Cremona, quelli che coinvolgevano, tra gli altri, il laziale Stefano Mauri e l'ex genoano Omar Milanetto. Ma questa volta non sono attesi sviluppi altrettanto significativi.
Difficile dire cosa Manganelli avesse in mente ieri, certo aveva chiaro un sistema (quello calcistico) estremamente vulnerabile («non si scommette sul risultato finale delle partite, che presupporrebbe il coinvolgimento di una parte consistente di una squadra, ma praticamente su tutto: su chi fa uscire per primo la palla fuori dal campo, su chi batte il primo calcio d'angolo...») e fonte di «grandi opportunità di guadagno» da parte di organizzazione internazionali, soprattutto asiatiche.
E forse il capo della polizia aveva in mente le ultime rivelazioni che arrivano da Bari, dove dalle indagini è emerso persino che a portare i soldi ai giocatori per la combine di Bari-Salernitana del 2008 è stato un carabiniere. E dove l'ex collaboratore Cristian Stellini ha ammesso combine tirando in ballo mezza squadra tra cui Gillet, Lanzafame, Ranocchia e Barreto (indagati). Vediamo.
Bari Qui il primo troncone d'inchiesta è terminato con la condanna (patteggiata) del calciatore Andrea Masiello a un anno e dieci mesi per le combine di Palermo-Bari, Bari-Sampdoria, Bari-Lecce (con l'autogol voluto del terzino) e Bologna-Bari del campionato 2010-2011. Ma un nuovo capitolo si è aperto negli scorsi mesi e riguarda alcune partite di serie B disputate dal Bari nelle stagioni 2007-2008 e 2008-2009.
Quasi tutto il Bari dell'epoca è stato interrogato (compreso Antonio Conte, allora in panchina, ma non indagato) e sono arrivate le prime ammissioni per Bari-Treviso (0-1) del 10 maggio 2008 e Salernitana-Bari 3-2 del 23 maggio. L'ex collaboratore di Conte, Cristian Stellini, avrebbe tirato in causa tutti i componenti di quel Bari tra cui Gillet, Lanzafame, Ranocchia e Barreto (indagati). Secondo l'accusa i pugliesi avrebbero giocato a perdere e si sarebbero poi spartiti il compenso negli spogliatoi e in pullman. E per la sfida con la Salernitana a portare i soldi sarebbe stato addirittura un carabiniere.
Cremona. Dove tutto è cominciato nell'estate 2011, non si è ancora arrivati alla fine: il pm Roberto Di Martino ha in animo un supplemento di indagine sull'ultima parte dell'inchiesta, quella degli arresti di maggio. Il procuratore vuole sentire una decina di protagonisti, tra cui il proprietario di un'agenzia di scommesse Massimo Erodiani (che in procura federale ha parlato della Lazio), ma anche il collaboratore di Conte Cristian Stellini e l'ex calciatore del Siena Mastronunzio. Poi si attende sempre che il latitante Almir Gegic, al vertice del gruppo degli «zingari», si costituisca, ma sono mesi che lo annuncia.
Napoli. Anche a Napoli due indagini sul calcio. Quella ancora aperta, da cui si attendono sviluppi, riguarda squadre di serie minori, ma porta dritta alla camorra e in particolare al clan D'Alessandro di Castellamare: si parla di puntate altissime, anche online, che consentirebbe al clan di riciclare fondi illeciti. La precedente indagine, nata dalla presenza a bordocampo del latitante Antonio Lo Russo, è conclusa: l'ex terzo portiere Matteo Gianello ha ammesso di aver ricevuto dall'osservatore Silvio Giusti la proposta di taroccare Samp-Napoli del 2010. Il portiere ha confessato di averci provato parlandone con Cannavaro e Grava che rifiutarono.
Procura Figc Di qui ripartirà la giustizia sportiva. L'inchiesta della procura di Napoli è archiviata, quindi i deferimenti dovrebbero arrivare entro la fine del mese. Bisognerà aspettare che le indagini di Cremona finiscano, invece, per i deferimenti che riguardano Mauri e Milanetto e le società Lazio e Genoa.
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