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Alberto D’Argenio per “la Repubblica”
La risposta italiana al terrorismo, due miliardi da spendere in egual misura tra sicurezza e cultura. «Loro vogliono il terrore, noi rispondiamo con la cultura che è più forte dell’ignoranza, non cambieremo mai il nostro modo di vivere, la nostra identità, e si arrenderanno prima loro». Matteo Renzi ai Musei capitolini punta all’annuncio solenne, parla nella stessa sala dove 58 anni fa i padri dell’Europa firmarono il Trattato di Roma. «Rischiamo- è l’incipit del premier - che gli attentati di Parigi lascino l’Europa come vittima collaterale». E proprio a Bruxelles chiede uno scatto di reni affinché «un nuovo umanesimo » prevalga sulla burocrazia e salvi l’Unione.
Le misure annunciate da Renzi partono da una premessa: il taglio dell’Ires che Chigi sperava di anticipare al 2016 arriverà solo nel 2017. D’altra parte l’Europa non sembra intenzionata a riconoscere a Roma due miliardi di flessibilità sul deficit legati alle spese sostenute per i migranti grazie ai quali il governo avrebbe tagliato l’imposta. «L’Italia - spiega il premier - ha margini bilancio stretti, noi rispettiamo le regole ma chiediamo all’Europa di rispettare un patto di umanità che vale più di quello di stabilità».
Il capo del governo non lo esplicita, ma dopo la porta mezza chiusa sui migranti Roma chiederà di scorporare i due miliardi dal deficit in virtù della flessibilità sulla sicurezza invocata da Parigi dopo gli attentati e in linea di principio accolta da Bruxelles.
IGNAZIO MARINO E MATTEO RENZI AI FORI ROMANI
Di questi, 150 milioni saranno usati per la cyber-sicurezza, un sistema per l’identificazione dei ricercati attraverso le telecamere sparse sul territorio. Quindi l’estensione del bonus da 80 euro, finora riconosciuto ai redditi inferiori ai 1500 euro, a tutti i membri delle forze dell’ordine. Che riceveranno poi 50 milioni per l’ammodernamento della strumentazione anche se verranno tagliate da cinque a quattro corpi (entro l’anno la Forestale sarà accorpata ai Carabinieri). 500 milioni andranno infine alla Difesa.
le auto della polizia ripartono coi cavetti a palazzo chigi
Sul fronte culturale, nel 2016 il governo metterà a disposizione delle aree metropolitane 500 milioni per riqualificare le periferie. Ancora, un bonus da 500 euro - simile a quello oggi riconosciuto ai professori - da spendere in cultura per tutti i ragazzi che da qui in avanti compiranno i 18 anni: «Un benvenuto tra i maggiorenni e un invito a sentirsi responsabili come eredi del più grande patrimonio culturale del mondo».
50 milioni saranno destinati a nuove borse di studio e 150 milioni permetteranno ai cittadini di dedicare il 2xmille a singole associazioni culturali (teatri, musei, siti archeologici e quant’altro). «Voglio che mia figlia possa crescere come una donna libera - conclude Renzi - e che i nostri figli possano emozionarsi a una partita o a un concerto. Con gli attacchi di Parigi i terroristi hanno fatto un salto di qualità, ora l’Europa deve ritrovare se stessa. La via italiana è quella di spendere un euro in cultura per ogni euro speso in sicurezza».
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