DAGOREPORT - BLACKSTONE, KKR, BLACKROCK E ALTRI FONDI D’INVESTIMENTO TEMONO CHE IL SECONDO MANDATO…
FONTI LEGA,VANNACCI INDIPENDENTE, POI C'È ROSA LEGHISTI DOC
MATTEO SALVINI E ROBERTO VANNACCI - MEME BY EDOARDO BARALDI
(ANSA) - "Vannacci è un candidato indipendente che potrà portare il proprio contributo e raccogliere voti di opinione fuori dal tradizionale bacino della Lega. Salvini ha chiuso liste competitive, di alto valore dove, ovviamente, non mancano leghisti doc, europarlamentari uscenti ed esponenti della società civile, con un'ampia rosa di candidati. In vista delle europee l'offerta politica della Lega agli elettori è seria e completa, all'insegna delle libertà e del desiderio di cambiare questa Europa". Così fonti della Lega.
VANNACCI: MARCATO (LEGA), IO AVREI MESSO CAPOLISTA UN VENETO
(ANSA) - Roberto Vannacci capolista in tutte le liste per la Lega alle europee e la fine delle illusioni sulla ipotetica candidatura di bandiera del governatore del Veneto Luca Zaia, smentita peraltro da tempo dal diretto interessato al suo ultimo mandato, diventano nuovo motivo di critica all'interno del movimento veneto. Ad uscire allo scoperto, per primo, è l'assessore regionale Roberto Marcato, secondo il quale "la candidatura di Zaia è incompatibile con quella di Vannacci". Peraltro, aggiunge, "Vannacci non c'entra nulla con la storia della Lega". Marcato non nasconde il suo pensiero, pur dicendo di prendere atto della decisione del leader Salvini e del segretario regionale Stefani: "io avrei messo come capolista un veneto o una veneta per la Lega".
ROBERTO VANNACCI - MEME BY EDOARDO BARALDI
“VANNACCI È L’ULTIMA GOCCIA ”. LA FURIA DEI LEGHISTI LOMBARDI E VENETI
Estratto dell’articolo di Francesco Gottardi per “il Foglio”
Eccolo là, alla fine: il generale Vannacci candidato alle europee con la Lega. Il militare che scavalca i militanti. Lo schiaffo al territorio. All’attivismo. Salvini in versione io so’ io. E voi? “Auguri. Al federale non ci ascoltano, fanno come vogliono, andranno a sbattere: questa scelta non c’entra nulla col Carroccio”, è la voce all’unisono che si fa largo nell’indignato nord.
[…] “Tempistica quanto meno strana”, si trattiene Roberto Marcato, assessore simbolo della Liga insofferente. Da settimane si dice che il vicepremier non si fidi dei veneti. Ebbene, ora li umilia pure. “Se faranno Vannacci capolista nella nostra o in tutte le sottoscrizioni, sarà l’ultima goccia”. Stessa musica dalla vicina Lombardia. “Un totale cortocircuito”, sorride Paolo Grimoldi, segretario del partito in regione.
“Seguiremo la vicenda dal divano, coi pop-corn”. In attesa degli effetti speciali sotto elezioni. Stavolta non è soltanto la base, a ribollire. Ma tutto il mondo leghista. Sbuffi. Chat intasate di delusione. […] Gli fa eco Alberto Villanova, il capogruppo di Zaia in Consiglio regionale. “E’ una decisione della segreteria federale, in bocca al lupo. Credo che il nostro sia un territorio che apprezza molto chi ha le radici ben piantate: il generale si dichiara indipendente, immagino anche che abbia la sua macchina elettorale”.
Tradotto, di sicuro non ci sporcheremo le mani noi. Grimoldi è ancora più esplicito. “Se sei un militante che da trent’anni ti spendi, ci metti l’anima e ti muovi per il partito conti zero. Se dal nulla fai una mezza battuta a favor di telecamere, questo è il premio”, attacca il coordinatore del Comitato Nord.
“Ma poi c’è l’imbarazzo politico: la Lega ha appena candidato un vonderleyano di ferro come Aldo Patriciello. Con che faccia riesce a proporre l’estremo opposto? Aspettiamo soltanto l’esito delle europee, convinti che Vannacci non abbia poi alle urne il peso che qualcuno crede. E consapevoli che ci hanno ignorato: togliendo quel Salvini premier dal simbolo, magari si sarebbe candidato Matteo al posto del generale. Che comunque dovrà essere capolista, altrimenti diventa un insulto a lui stesso: come dire, ci servi, ma alla fine conti come i cavoli a merenda”.
matteo salvini roberto vannacci
Il focolaio più caldo però resta il Veneto, dove Marcato si fa carico dello scontento diffuso. “Vannacci candidato e basta è spiacevole, ma amen: negli anni la Lega ha piazzato tanti volti che nulla c’entrano con la militanza, per dinamiche perverse della politica. Se invece farà il capolista, l’importante è che non sia nel nordest”.
Altrimenti? “Non riuscirei a sopportare questo affronto: diventerebbe il portabandiera del partito. E qui io sono entrato nel 1992, perché federalista e antifascista: dunque, da custode della Liga veneta, non posso sentirmi rappresentato” […]
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