
DAGOREPORT - COSA FRULLA NELLA TESTA DI FRANCESCO MILLERI, GRAN TIMONIERE DEGLI AFFARI DELLA…
Carlo Tarallo per Dagospia
Scazzo vero o sceneggiata napoletana? Le indiscrezioni fatte circolare da Silvio Berlusconi sul (presunto) accantonamento della “badante”, Maria Rosaria Rossi, hanno un solo obiettivo: fermare l’ormai imminente addio di Denis Verdini, pronto in settimana a varare i suoi gruppi parlamentari di sostegno al governo di Matteuccio Renzi.
Il nome scelto per il nuovo “satellite” della maggioranza, a quanto risulta a Dagospia, sarà “Alleanza popolare liberale e autonomie”. Al Senato, dove maggiore è l’esigenza di truppe “responsabili” per bilanciare i maldipancia della opposizione interna del Pd, tra i 10 e i 15 senatori dovrebbero seguire l’ex braccio destro del Patonza nella nuova avventura “verso il partito della Nazione”.
FRANCESCA PASCALE E MARIA ROSARIA ROSSI
E proprio quando ha capito che Denis faceva sul serio, Berlusconi ha iniziato a far trapelare che il potere assoluto di Maria Rosaria Rossi nel partito sarebbe finito. Proprio quello che chiedeva Verdini per restare accanto a Berlusconi.
Ma tra i fedelissimi di Denis, è forte il sospetto che si tratti solo di una sceneggiata, orchestrata dal presidente di Forza Italia secondo uno schema, quello del finto litigio, che tante volte è stato utilizzato in passato.
FRANCESCA PASCALE E MARIA ROSARIA ROSSI
In verità, oltre alle notizie trapelate sui giornali, ci sarebbe anche un’ altra novità: qualunque decisione riguardante il partito non dovrebbe passare più attraverso la segreteria romana della Rossi, ma andrebbe “vistata” direttamente a Arcore.
Mentre Daniela Santanchè, inopinatamente ritornata a “corte” dopo essere stata sbeffeggiata in ogni modo dal “cerchietto magico” di Berlusconi, continuerebbe a martellare di telefonate Verdini: “Fermati, ripensaci, hai avuto quello che volevi, la Rossi non conta più nulla”. E quindi?
E quindi, a quanto pare, nulla da fare: si va avanti con i gruppi verdiniani, anche perché i senatori interessati scalpitano. “Verità o sceneggiata? Penso più - confessa a Dago uno dei più fidati amici di Verdini - la seconda. Berlusconi ha bisogno del patto con Renzi, e lo hanno ripetuto chiaramente Fedele Confalonieri e Gianni Letta.
maria rosaria rossi e la testa di verdini
Cerca perciò di stoppare Denis per non dare al premier la possibilità di procedere senza dover chiede aiutini a Forza Italia. E poi, Silvio ha commesso un errore”. Quale? “Beh, far scaricare la Rossi tramite la Pascale: è esattamente la logica che Verdini non tollera più. Sembra tutto molto a orologeria. Vediamo che succede - conclude - ma credo proprio che Denis ormai non si fermi più”.
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