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IL VERO PROTAGONISTA ,DOMANI A SAN PIETRO, NON SARÀ BERGOGLIO MA DONALD TRUMP – IL TYCOON GIGIONEGGIA E ANNUNCIA: “VEDRÒ I LEADER A ROMA, VORREI INCONTRARLI TUTTI. AVRÒ DIVERSI INCONTRI”. MA PER IL MOMENTO, NEL PROGRAMMA UFFICIALE, NON C’È NESSUN BILATARALE IN PROGRAMMA – UN FACCIA A FACCIA CON URSULA VON DER LEYEN SAREBBE KRYPTONITE PER GIORGIA MELONI, CHE VOLEVA ORGANIZZARE UN SUMMIT UE-USA PIÙ AVANTI – MACRON, STARMER, MILEI: I POSSIBILI VERTICI LAST MINUTE

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papa francesco trump

NEL PROGRAMMA UFFICIALE DI TRUMP A ROMA NESSUN INCONTRO ++

(ANSA) - Nel programma ufficiale comunicato dalla Casa Bianca per la partecipazione di Donald Trump ai funerali del Papa sabato non è previsto alcun incontro bilaterale. Secondo la 'guidance', il presidente e la first lady arriveranno direttamente da Villa Taverna, sede dell'ambasciata Usa a Roma, alla basilica di San Pietro e ripartiranno subito dopo le esequie, intorno alle 13.30, sbarcando a Newark. Quindi tappa al Trump National Golf Club Bedminster, in New Jersey, dove probabilmente festeggeranno il compleanno di Melania.

 

INCONTRO TRA GIORGIA MELONI E DONALD TRUMP - MEME BY 50 SFUMATURE DI CATTIVERIA

IL PROTOCOLLO E LE OCCASIONI: DONALD A ROMA PER «INCONTRARE TUTTI I LEADER»

Giuseppe Sarcina per il “Corriere della Sera”

 

Ventiquattr’ore per cercare di agganciare Donald Trump. Con discrezione, diversi capi di Stato e di governo stanno cercando di prenotare un incontro, anche breve, con il presidente degli Stati Uniti, che sarà l’ospite più osservato, domani, ai funerali di papa Francesco.

 

La premier Giorgia Meloni e il ministro degli Esteri Antonio Tajani hanno ripetuto che non si terranno vertici politici nella giornata delle esequie. Ma Trump non la pensa così.

 

papa francesco trump

Mercoledì 23 aprile, rispondendo ai giornalisti alla Casa Bianca, ha annunciato che avrà «diversi incontri», senza specificare con chi. E ieri, sempre dallo Studio Ovale ha confermato: «vedrò i leader a Roma, vorrei incontrarli tutti». La doppia uscita del presidente, in realtà, non sorprende. Da giorni si avverte un rumore di fondo che accompagna i preparativi del funerale. È il fruscio dei diplomatici, dei contatti tra le cancellerie.

 

D’altra parte è una fase cruciale su diversi fronti delle relazioni internazionali. In cima alla lista figurano almeno due dossier: i dazi e la guerra in Ucraina.

 

volodymyr zelensky in polo alla casa bianca con donald trump

Trump e sua moglie Melania arriveranno a Roma stasera. Dai piani di volo della Federal Aviation Administration, l’autorità che vigila sul traffico aereo, si desume che l’Air Force One tornerà negli Stati Uniti entro sabato. Ma il fuso orario negli Usa, sei ore indietro rispetto all’Italia, lascia un margine di almeno quattro o cinque ore nell’agenda del presidente. […]

 

Qualcuno è già venuto allo scoperto. I funzionari della Commissione europea stanno ancora esplorando la possibilità di combinare un incrocio tra Trump e Ursula von der Leyen. Una portavoce del collegio di Bruxelles precisa: «Non escludiamo la possibilità di un incontro, ma non abbiamo nulla di confermato al momento». Appare, comunque, improbabile un vero e proprio summit formale: servirebbe troppo tempo, mentre il presidente Usa avrebbe intenzione di passare da un interlocutore all’altro.

 

la stretta di mano tra donald trump ed emmanuel macron 2

Volodymyr Zelensky è stato ancora più esplicito: ha dichiarato pubblicamente che vorrebbe parlare con il leader Usa nella capitale italiana. Zelensky chiede agli americani di aumentare la pressione sul Cremlino. Specie dopo i bombardamenti dell’altra notte su Kiev. Ieri Trump ha mandato segnali ambivalenti. Da una parte ha postato sulla sua piattaforma social «Truth» un inedito «Putin, stop!», ma poi ha ripetuto che l’accordo con la Russia è vicino.

 

[…]

 

Ma allora chi avvicinerà Trump? Il più quotato sembra Emmanuel Macron. Il presidente francese sostiene di sentire regolarmente «Donald» e, ormai da mesi, sta cercando di conquistare un ruolo per l’Unione europea nei negoziati con l’Ucraina e di compattare il fronte sul tema dei dazi. Naturalmente in prima fila c’è anche il premier britannico Keir Starmer, in virtù dell’antica e rinnovata «relazione speciale» tra Usa e Regno Unito.

papa francesco trump

 

Trump potrebbe dedicare attenzione anche a un outsider come Javier Milei. Il presidente argentino fu invitato all’inaugurazione del secondo mandato di Trump,il 20 gennaio.

Questa pista ci riporta a Giorgia Meloni, appena tornata dalla missione alla Casa Bianca. Non ci sarà un vero bilaterale con il leader americano, ma forse neanche un semplice saluto protocollare. Una via di mezzo, magari.

DONALD TRUMP GIORGIA MELONI