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“SALVINI DICE CIÒ CHE VUOLE, MA LA POLITICA ESTERA LA DECIDIAMO IO E MELONI” – ANTONIO TAJANI, OSPITE DEL PODCAST DI FEDEZ, HA UN SUSSULTO DI ORGOGLIO E RIFILA UNA FRECCIATINA ALL’ALLEATO LEGHISTA PER LE CONTINUE INGERENZE SUI TEMI ESTERI – SUL CASO ALMASRI, QUANDO IL RAPPER RINFACCIA AL GOVERNO DI “AVERE SCORTATO CON UN AEREO DI STATO UN CRIMINALE”, IL LEADER AZZURRO BALBETTA: “ALMASRI È STATO ESPULSO PERCHÉ RAPPRESENTAVA UN PERICOLO…” – SUI SERVIZI SEGRETI: “AGISCONO ESCLUSIVAMENTE SU RICHIESTA DEL GOVERNO…” – VIDEO

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MR MARRA - ANTONIO TAJANI - FEDEZ

(Adnkronos) - "Salvini dice ciò che vuole, ma la linea politica la decidiamo io e la presidente Meloni. Questa è la verità". Con queste parole il Vicepresidente del Consiglio e Ministro degli Esteri, Antonio Tajani, ha risposto a una domanda sulle presunte "ingerenze" del leader della Lega, Matteo Salvini, durante la sua partecipazione a "Pulp Podcast", il format condotto da Fedez e Mr. Marra, disponibile da oggi alle 14.

 

Sollecitato a valutare il suo fastidio "da una a cinque stelle", il ministro ha risposto: "Direi una". Nel corso dell'intervista, Tajani ha affrontato diversi temi cruciali dell'agenda politica.

 

ANTONIO TAJANI - MATTEO SALVINI

Ampio spazio è stato dedicato al futuro di Forza Italia dopo la scomparsa di Silvio Berlusconi. "Il pensiero di Berlusconi è una risorsa che non vogliamo cancellare perché fa parte della nostra storia", ha affermato chiarendo di non sentirsi "oscurato" dall'immagine del leader scomparso, rivendicando con naturalezza di avere "due maestri di vita" che sono stati significanti per la sua formazione: Indro Montanelli come giornalista e Silvio Berlusconi come politico. 

 

Per il ministro il partito è in costante crescita, sostenuto dagli iscritti e da imprenditori quali i figli Marina e Piersilvio Berlusconi.

 

carlo nordio e il caso almasri

Sul tema dei servizi segreti, in risposta a una perplessità di Fedez sul loro margine di manovra, il ministro ha precisato: "I servizi segreti agiscono sulla nostra sicurezza ma esclusivamente su richiesta del Governo", il cui coordinamento è affidato al Sottosegretario Alfredo Mantovano.

 

L'unica eccezione, ha spiegato, riguarda il contrasto al terrorismo, area in cui la rapidità d'azione è fondamentale per garantire la sicurezza nazionale. 

 

Interrogato sul Ponte sullo Stretto di Messina e sul rischio di infiltrazioni mafiose il ministro ha ribadito con fermezza che la mafia non rappresenta una minaccia specifica: "La malavita è ovunque, il ponte rimane un'infrastruttura necessaria per la crescita e lo sviluppo di due regioni cruciali come Sicilia e Calabria".

 

matteo salvini giorgia meloni antonio tajani foto lapresse

L'intervista ha toccato anche i principali scenari globali, dalla crisi in Medio Oriente alla guerra in Ucraina, oltre a questioni tecniche come la gestione dei dazi e l'assistenza ai circa 2.500 italiani detenuti all'estero.

antonio tajani giorgia meloni matteo salvini