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Maria Giovanna Maglie per Dagospia
Se è sempre vero che it's the economy, stupid, il modo pericoloso ini cui la gestisce Trump riserva delle grandi soddisfazioni quando la campagna elettorale per il secondo mandato presidenziale è già cominciata, anzi è già bollente, con contorno di minacce di impeachment, e spionaggio internazionale.
E' pomeriggio di venerdì e Wall street fa in tempo a festeggiare. Trump twitta che «una delle grandi cose dell'accordo con la Cina è il fatto che, per vari motivi, non deve passare attraverso il lunghissimo e politicamente complesso processo di approvazione da parte del Congresso. Quando l'accordo è completamente negoziato, lo approverò personalmente per conto del Paese. Veloce e pulito".
Gli Stati Uniti e la Cina hanno raggiunto un accordo parziale che significa una tregua nella guerra commerciale e le basi per un'intesa più ampia. che Donald Trump e il presidente cinese Xi Jinping potrebbero firmare più avanti nel corso dell'anno
Intanto i nuovi dazi americani, aumenti del 25 e 30 per cento contro il Made in China, non scatteranno la prossima settimana.
Così il presidente tra un rally in Minnesota e uno Louisiana tira il fiato e ricomincia ad accusare l'avversario Joe Biden di non essere niente altro che uno che bacia il culo di Barack Obama.
Il whistleblower, la gola profonda numero due, lo spifferatore dello scandalo dell' Ucraina che dovrebbe mettere nei guai il presidente, altro non è che un secondo stretto collaboratore del candidato democratico ed ex vicepresidente di Barack Obama, il quale non soltanto faceva fare al figlio affari allegri in giro per il mondo a partire dall' Ucraina, ma se n'e' vantato più di una volta, visto che tra i suoi difetti non c'è la discrezione.
L'altra sfidante democratica, Elizabeth Warren, Pocahontas per tutti, dopo che ha praticamente inventato discendenze nativo americane, ha raccontato in lungo e in largo nel Paese di essere stata nel 1971 licenziata perché incinta, e invece escono le prove che si tratta di un'altra bugia. Quante ne potrà dire impunemente la beniamina della sinistra democratica, una di fronte alla quale i finanziatori del partito a Wall Street hanno già alzato le mani spiegando che la patrimoniale grazie no, se fosse lei la candidata si rivolgeranno altrove?
Cominciamo bene le primarie americane!
Ma che cos'è una impeachable offence, un reato degno della messa sotto accusa di un presidente degli Stati Uniti? Se lo domanda il giurista Alan Dershowitz in un editoriale del Wall Street Journal, e risale alle origini, alla convention dei Costituenti nel 1787, per concludere che le rampanti parlamentari del partito Democratico alla Maxine Waters non hanno proprio chiare le idee su cosa costituisca impeachment mentre accusano scompostamente Donald Trump.
Sia chiaro che siamo in piena campagna elettorale in vista delle presidenziali americane, che come sempre si tengono il primo martedì di novembre del 2020. Leggete i giornali italiani, guardate telegiornali ineffabili come il tg1? Bene, sfida accettata, sarete ancora una volta certi che per Donald Trump si stia mettendo male, dal momento che sulla sua testa pende un processo di impeachment.
Il punto è che, come sempre, vi dicono solo la prima parte, ovvero non vi dicono che per passare dal desiderio al processo di impeachment bisogna prima che un'inchiesta porti alla nomina di un Procuratore speciale, che dal Congresso si ottenga la maggioranza, che al Senato si istruisca poi un vero e proprio processo con accusa, difesa, e giudice nella persona del membro anziano della Corte Suprema, che infine la giuria, il Senato, emetta con due terzi di maggioranza una sentenza di colpevolezza. Fantascienza, quindi.
Peggio, l’impeachment consente a Trump di continuare naturalmente con la propaganda del candidato solo contro tutti: un metodo in cui il presidente sguazza.
Infatti è passato al contrattacco.
Comizi, campagna mediatica in televisione e sui social network, il presidente ha intensificato le indagini sulle controverse origini dell’inchiesta Russiagate, per dimostrare che è stato in realtà un complotto ai suoi danni, ordito dai servizi segreti occidentali. È questa l'operazione alla quale avrebbe preso parte anche l’Italia. È chiaro che, la Casa Bianca cerca prove per ritorcere contro i democratici le accuse che gli hanno scagliato contro per anni.
E' possibile anche che col proseguire della campagna elettorale siano i democratici a tirare fuori materiale che coinvolgerebbe l'italia, per accusare Trump di mestare con Paesi stranieri in maniera anti patriotica.
Poi c’e' l’economia, ovvero la vera cosa che conta.
Trump deve fare in modo che, nei prossimi dodici mesi, il livello di crescita del prodotto interno lordo continui a mantenersi alto come nel corso del 2019. Cosi' il bassissimo tasso di disoccupazione. Sono le uniche cose che rischierebbero di metterlo in seria difficoltà nel pieno della campagna elettorale.
Potrebbe decidere di iniettare infatti duemila miliardi di dollari nell’economia nazionale soprattutto sotto forma di investimenti pubblici. Un pallino che ha da anni, finora i Repubblicanii gliel'hanno bocciato, la ritengono una misura troppo statalista,ma in campagna elettorale potrebbero non avere questo potere. Se Trump vede rallentamenti, agira'.
L'AUDIO DI ZUCKERBERG CONTRO LA WARREN PUBBLICATO DA THE VERGE
Sul fronte democratico, la situazione resta per ora poco chiara. Joe Biden , pur mantenendo ancora la posizione di front runner, ha perso quasi quattro punti percentuali nelle ultime due settimane. . Biden è detestato dall'elettorato di sinistra che lo considera troppo vicino all'establishment, eppure è forte nell'elettorato afroamericano, eredità di Obama.
Carattere, importante per gli elettori americani, ne ha dimostrato molto poco sia rispetto ai conflitti di interesse che rispetto agli atteggiamenti di fermezza che non ha dimostrato in questi ultimi mesi. Un po' poco per diventare il nominato nella campagna delle primarie, l'unico vantaggio che ha è una forte notorietà nazionale, dovuta al ruolo passato di vicepresidente.
Non se la passa bene neanche il sempiterno Bernie Sanders. Qualche giorno fa, il senatore del Vermont è stato costretto a sospendere temporaneamente la campagna elettorale a causa di un’occlusione ad un’arteria. Si tratta di un problema serio per lui: ha già annunciato di essersi ripreso Ma il fattore salute è un argomento molto delicato per i candidati a qualsiasi carica pubblica americana. Oltretutto dovrebbe fare uno sforzo enorme, fisico e organizzativo, perché fino ad ora la campagna non era decollata.. Sanders dice sempre le stesse cose di sinistra ma nel 2016 era solo lui a farlo, Ora sono una folla.
Elizabeth Warren, senatrice del Massachusetts è la sua vera rivale: Real Clear Politics la dà al 26%, appena due punti dietro al front runner, Joe Biden.
cory booker elizabeth warren beto o rourke
La amano donne e ceti medi, la detestano i collettti blu; dice un sacco di bugie, lo sforzo organizzativo non si è ancora capito di quale potenza possa essere.
Come sempre, quando manca un candidato degno di questo nome da prendere come numero uno dell'intera campagna elettorale lasciando gli altri a fare da strascico, si aspetta il mega dibattito di metà ottobre, e si fanno nomi di sconosciuti, che però sarebbero giovani, di centro, quindi in grado di conquistare quella parte di elettorato fluttuante, come Peter Buttigieg, 37 anni, sindaco di South Bend, Indiana.
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