DAGOREPORT - È TORNATA RAISET! TRA COLOGNO MONZESE E VIALE MAZZINI C’È UN NUOVO APPEASEMENT E…
Fabio Tonacci per "La Repubblica"
Un dossier sull'espulsione di Alma Shalabayeva dall'Italia arriverà la prossima settimana a Bruxelles. La fondazione Open Dialog di Varsavia, che dal 2009 denuncia le violazioni dei diritti umani in Kazakhstan e segue tutti i rifugiati politici perseguitati dal regime di Nazarbayev, sta raccogliendo in queste ore a Roma carte, interviste, documenti, su quello che è successo nei tre giorni dal 28 al 31 maggio scorsi, culminati con il rimpatrio forzato ad Almaty della moglie e della figlia di sei anni del dissidente Ablyazov.
Ieri due rappresentanti della ong erano presenti all'udienza del Giudice di Pace di Roma che ha annullato il contenzioso sulla legittimità del provvedimento di espulsione. Come i giornalisti e le televisioni, sono dovuti rimanere fuori dall'aula.
«Invieremo il nostro report alla Commissione e al Parlamento europeo, al ministero degli Esteri, all'Osce e ai parlamenti nazionali degli Stati coinvolti», spiega a Repubblica Lyudmyla Kozlovska, la giovane direttrice di Open Dialog che da due giorni si trova a Roma con Tomasz Makowski, uno dei quattro deputati polacchi ad aver visitato la Shalabayeva nella sua casa di Almaty tre settimane fa.
«L'obiettivo è portare il caso di Alma e di sua figlia Alua su tutti i tavoli di discussione che l'Unione Europea ha in corso con il Kazakhstan. à stata un'estradizione illegale, non possiamo dimenticarcene così. Chiediamo a Bruxelles di verificare costantemente che siano garantiti alla donna i diritti civili».
ALFANO, LETTA, BONINO TRISEmma Bonino Shalabayeva passaporto MUKTHAR ABLYAZOV E LA FIGLIA ALUA E LA MOGLIE ALMA SHALABAYEVASHALABAYEVA kazaklistan
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