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LA VITTORIA ANNUNCIATA DI GIANI IN TOSCANA È UN TEST MOLTO IMPORTANTE SULLO STATO DI SALUTE DEI PARTITI – I RISULTATI DEL CAMPOLARGO (CALENDA ESCLUSO), CHE HA SUPPORTATO GIANI, DANNO UN SORPRENDENTE SUCCESSO DELLA LISTA GIANI-CASA RIFORMISTA CON QUASI IL 9%, RELEGANDO IN BASSO AVS CON IL 6,8% E IL MOVIMENTO CINQUE STELLE CON IL 4,3% - UN RISULTATO CHE NON POTRÀ FAR PIACERE AL SINISTRISMO GRUPPETTARO DI ELLY SCHLEIN, CHE NON NE VUOL SAPERE CHE IL PD È UN PARTITO RIFORMISTA (LA SINISTRA È GIÀ STABILMENTE OCCUPATA DA M5S E AVS) - ANCHE NEL CENTRODESTRA LE PROIEZIONI PREMIANO I MODERATI DIETRO FRATELLI D’ITALIA: FORZA ITALIA CON IL 6,1 SUPERA LA LEGA FERMA AL 4,4%. UN INSUCCESSO CHE NON SOLO SARÀ ADDEBITATO PER INTERO AL GENERALISSIMO VANNACCI, MA POTREBBE INNESCARE L’ESPLOSIONE DELLA LEADERSHIP DI SALVINI (SEMPRE SE I TRE GOVERNATORI LEGHISTI TROVERANNO IL CORAGGIO DI USCIRE ALLO SCOPERTO…)

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agnese landini eugenio giani matteo renzi foto michele monasta

Francesco Bei per la Repubblica 

 

Eugenio Giani vince a mani basse le elezioni in Toscana e si conferma governatore della Toscana. Un successo personale contro il fratello d’Italia, Alessandro Tomasi, che arriva a una cifra doppia rispetto alla volta scorsa, quando la leghista Susanna Ceccardi venne lasciata “solo” otto punti indietro. Contro il meloniano Tomasi, sindaco di Pistoia, la distanza con Giani salirebbe invece a circa quindici punti. 

 

ELLY SCHLEIN GIUSEPPE CONTE

 

 

 

Una vittoria conseguita con il campo largo, dai moderati riuniti sotto la sigla Casa Riformista (+Europa, lista Giani, Italia Viva, socialisti e repubblicani) ad Avs e Movimento Cinque Stelle, ma senza Azione di Calenda.

 

Una riconferma avvenuta però con il record storico negativo di affluenza, il 47,73%, persino più bassa del già bassissimo 48,2% che fece scandalo nel 2015. Senza contare l’ultimo dato delle scorse regionali del 2020, superiore al 62%, ma con il richiamo in contemporanea del referendum sul taglio dei parlamentari. 

fratoianni schlein conte bonelli al monk

 

Tolto il brivido sulla vittoria, resta da vedere come finirà la vera partita, quella del voto di lista, con le varie competizioni aperte all’interno delle due coalizioni.

 

Intanto nel centrosinistra si apre la corsa a chi riuscirà a prendere il secondo posto dietro il Pd. Le prime proiezioni danno un successo della lista Giani-Casa riformista con quasi il 9 per cento, alla quale seguono Avs con il 7,3% e il Movimento cinque Stelle con il 5,6%. 

giorgia meloni e Alessandro Tomasi

 

A destra tutti gli occhi sono puntati sulla Lega. Un eventuale insuccesso sarà da molti (soprattutto nel carroccio locale) addebitato per intero al generale Roberto Vannacci, a cui Salvini ha delegato il bastone del comando e la formazione delle liste.

 

E le proiezioni spingono anche nel centrodestra a premiare i moderati dietro Fratelli d’Italia: Forza Italia con il 6,2 supera la Lega ferma al 4,9%. 

 

ALESSANDRO TOMASI - Antonella Bundu - EUGENIO GIANI

Suspense per Antonella Bundu, la candidata di sinistra-sinistra. Potrebbe non farcela a superare l’asticella del 5%, per ora è ferma al 4,6% con Potere al popolo, Possibile e Rifondazione comunista. 

 

LA LEGA DI VANNACCI FA FLOP IN TOSCANA: DOPO SPALLATE E POLEMICHE SI FERMA AL 5% DIETRO FI 

Michele Bocci per repubblica.it 

 

Una campagna elettorale aggressiva, tra battute pesanti, post sessisti, convegni sulla reimmigrazione, provocazioni ai manifestanti pro-Pal, che evidentemente non ha pagato. La Lega del generale Vannacci ha fallito in Toscana.

 

roberto vannacci matteo salvini meme by edoardo baraldi

I dati la avviano verso un numero di consensi molto ridotto, stabilmente sotto il 5%, un numero che è enormemente più basso rispetto a 5 anni fa. A quel tempo, del resto, la candidata a presidente del centrodestra era una leghista, quella Susanna Ceccardi che perse con Eugenio Giani e di recente è stata estromessa dalle decisioni sulle elezioni regionali in Toscana proprio da Vannacci.

 

Con Ceccardi il Carroccio arrivò addirittura al 21,7%. Altri tempi, è proprio il caso di dire. Ma i numeri provvisori disegnano una sconfitta importante anche se confrontati con altri precedenti. 

 

 

 

RISULTATI ELEZIONI REGIONALI IN TOSCANA 2020

I precedenti 

Intanto, alle regionali nelle Marche e in Calabria delle scorse settimane la Lega ha preso più voti, cioè il 7,3 e il 9,4% del totale. Pure in Toscana nelle ultime elezioni, quelle Europee, aveva superato il 6%, con un 6,2% di poco inferiore al 6,5% delle Politiche del 2022.

 

Se si risale nel tempo, alle regionali del 2015, con candidato per il centrodestra Claudio Borghi, la Lega andava meglio, al 16% e addirittura pure nel 2010 aveva raccolto un punto percentuale in più.

vannacci decima

 

Con queste regionali, infine, diventa la forza politica più debole tra quelle che sostengono Tomasi, preceduta ovviamente da Fratelli d’Italia e pure da Forza Italia, che ha 2-3 punti percentuali in più. 

 

Le fughe dal Carroccio 

Vannacci è tra i primi a commentare i dati, quando sono ancora provvisori. Capisce subito l’aria che tira.“Chi vota ha sempre ragione e i toscani si sono espressi. Io continuerò a lavorare per gli italiani e per i toscani”.

 

La gestione della campagna elettorale da parte del vicepresidente della Lega voluto fortemente da Salvini è stata molto movimentate.

EUGENIO GIANI E GIOVANNI GALLI

 

C’è stata una fuga dal partito, con defezioni in varie zone della Toscana. Ceccardi a parte, già Giovanni Galli, ex portiere viola e consigliere regionale, era stato escluso dalle liste. Poi ci sono stati addii a livello locale, di consiglieri comunali, ad esempio a Viareggio e nel Pisano. 

 

Campagna elettorale aggressiva 

La campagna elettorale è stata molto aggressiva. Vannacci non si è risparmiato nemmeno una polemica con lo stesso Tomasi, che ha criticato un suo post di stampo sessista indirizzato a un’assessora e una sindaca toscane.

 

luca zaia matteo salvini massimiliano fedriga attilio fontana

Di fronte alle critiche del candidato presidente, il generale ha detto “Provo imbarazzo per lui quando patrocina il gay pride”. Ad inizio ottobre Vannacci ha partecipato a un convegno sulla reimmigrazione a Livorno, dove è stato duramente contestato.

 

Dopo di lui, in città è arrivato Matteo Salvini, che pure lui ha avuto forti contestazioni (alle quali ha risposto irridendo il presidio di sinistra). Insomma, tutte uscite movimentate che evidentemente non hanno pagato dal punto di vista elettorale. 

MATTEO SALVINI E ROBERTO VANNACCI - PONTIDA 2025

 

ROBERTO VANNACCI E MATTEO SALVINI - MEME BY GRANDE FLAGELLO