amichai chikli zohran mamdani

“GLI EBREI NEWYORKESI TORNINO IN ISRAELE. LA CITTÀ SIMBOLO DI LIBERTÀ HA CONSEGNATO LE CHIAVI A UN SOSTENITORE DI HAMAS" - LA VITTORIA DI ZOHRAN MAMDANI DIVIDE IL MONDO EBRAICO E MANDA IN TILT IL MINISTRO DELLA DIASPORA, AMICHAI CHIKLI, CHE INVITA ALLA FUGA DA NEW YORK: PECCATO CHE, SECONDO UN SONDAGGIO DELLA CNN, UN EBREO SU TRE ABBIA VOTATO PROPRIO PER IL PRIMO SINDACO MUSULMANO DELLA "GRANDE MELA". SOLO GLI ULTRAORTODOSSI, CON PERCENTUALI DEL 90%, HANNO DATO LA LORO PREFERENZA A CUOMO. IN CAMPAGNA ELETTORALE MAMDANI HA CONDANNATO IL GENOCIDIO A GAZA, MA HA COINVOLTO LA COMUNITÀ EBRAICA PIÙ VICINA AI DEM, DEPRECANDO L’ANTISEMITISMO E…

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Estratto dell’articolo di Gabriella Colarusso per "la Repubblica"

 

Amichai Chikli

Da Gerusalemme alle sinagoghe riformate di Manhattan, fino ai chassidim di Brooklyn, la vittoria di Zohran Mamdani, primo sindaco musulmano di New York, divide il mondo ebraico. In Israele la reazione della politica è piuttosto dura, con il ministro della Diaspora, Amichai Chikli, che invita addirittura gli ebrei newyorkesi a fuggire, «a stabilire la loro nuova casa nella Terra di Israele», lasciando la città «un tempo simbolo di libertà globale, che ha consegnato le chiavi a un sostenitore di Hamas».

zohran mamdani

 

Dall'opposizione, è il leader del partito nazionalista di destra, Avigdor Lieberman, a farsi sentire: «New York ha eletto come sindaco un razzista, un populista e un islamista sciita dichiarato: la Grande Mela è caduta».

 

Da sempre sostenitore della causa palestinese, Mamdani si è schierato con nettezza contro la guerra di Gaza, che ha definito un "genocidio", accusando Israele di aver imposto ai palestinesi un "regime di apartheid".

 

ebrei ultraortodossi a new york

Ma in campagna elettorale è stato anche attento a coinvolgere la parte della comunità ebraica più vicina ai democratici, condannando ripetutamente l'antisemitismo, come l'islamofobia, e nel discorso della vittoria ha promesso di proteggere gli ebrei newyorkesi al pari di tutti gli altri cittadini: «Sono ansioso di lavorare con i leader della comunità ebraica di tutta la città, che siano leader eletti o rabbini, per mantenere la promessa non solo di proteggere gli ebrei di New York ma anche di celebrarli».

 

Amichai Chikli

La risposta della comunità ebraica newyorkese al fenomeno Mamdani è mista. Un sondaggio della Cnn rivela che un ebreo su tre ha votato per lui, mentre il 60% ha scelto Cuomo, il democratico uscito sconfitto dalle primarie.

 

Nell'enclave ebraica di Williamsburg, la percentuale arriva al 90%. Le organizzazioni ebraiche si sono mobilitate, con toni diversi. Il presidente dell'Anti-Defamation League, Jonathan Greenblatt, promette di monitorare con attenzione le mosse della nuova amministrazione considerata un «catalizzatore dell'antisemitismo […]».

 

ebrei ultraortodossi a new york

L'influente United Jewish Appeal-Federation sottolinea che le posizioni del sindaco sono «in contrasto con le convinzioni più profonde e i valori più cari della nostra comunità».

Il movimento riformato, molto diffuso in America, usa toni più sfumati, anche se il rabbino Angela Buchdahl, uno dei principali rabbini reformed della città, parla di «antisemitismo abominevole».

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