1- SE LA RIDE: “IO CANDIDATO PREMIER AL FIANCO DI BERLUSCONI? UNA CANDIDATURA A MIA INSAPUTA. PENSANDO A CLAUDIO SCAJOLA, AVREI PREFERITO UN BELL’APPARTAMENTO...” 2- “NON PARLO CON BERLUSCONI DA UN MESE E MEZZO. NON MI HA MAI CHIAMATO. NEMMENO PER SCHERZO. LE PROPOSTE SI ACCETTANO O SI RIFIUTANO SOLO SE QUALCUNO TE LE FA” 3- “MAI CAPITO COSA C’ENTRA PASSERA CON BERLUSCONI. MONTEZEMOLO SI CANDIDA DA SOLO” 4- “E POI SONO TUTTE CHIACCHIERE INUTILI. CHIUNQUE SALGA A PALAZZO CHIGI, CHE PUÒ FARE? I POLITICI PENSANO AL DOPO; FAREBBERO MEGLIO A PREOCCUPARSI DI DOMANI MATTINA. IL VERO PROBLEMA È CHE FINE FARÀ L’EURO, L’EUROPA. ECCO: PIÙ CHE PENSARE ALLE LISTE POLITICHE, DOVREBBERO PENSARE ALLE LISTE DELLA SPESA…”

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1- VITTORIO FELTRI IN CAMPO: SARÀ LUI L'UOMO DEL CAV. MA LA CANDIDATURA DEL GIORNALISTA È INVISA AD ALFANO E AGLI EX AN.
Lettera43.it

Vittorio Feltri, editorialista di punta de Il Giornale, si è deciso a scendere in campo al fianco di Silvio Berlusconi dopo i sondaggi a lui favorevoli commissionati dallo stesso Cavaliere.
La sua però non sarà una discesa tranquilla, perché dentro il Pdl sta montando la rivolta.

Non solo Angelino Alfano ma tutti gli ex An la considerano un vero tradimento contro la classe dirigente della partito. E nella serata di mercoledì 13 giugno, proprio per sbarrare la strada a Feltri, in una riunione infuocata è stato deciso che alle primarie possano partecipare solo gli iscritti da più di un anno al Pdl.

Una mossa volta a neutralizzare proprio la discesa in campo del giornalista.

LA SPINTA DI BRAMBILLA E RIZZOLI.
A spingere Feltri a tentare l'avventura in politica sono state soprattutto due donne di cui il giornalista si fida, apprezzandone particolarmente le capacita organizzative e di relazioni: Michela Vittoria Brambilla e Melania Rizzoli.
Feltri, secondo Berlusconi, è un personaggio che potrebbe intercettare i voti non solo della borghesia ma anche e soprattutto dellla Lega in libera uscita.

SALLUSTI IN DIFFICOLTÀ.
La sua candidatura, oltre che essere invisa ai notabili del Pdl, rischia di mettere in difficoltà Alessandro Sallusti alla direzione de Il Giornale. Sallusti, infatti, appoggerebbe incondizionatamente il collega, ma per questo dovrebbe scontrarsi con i vertici del partito.
Alla base della mossa del giornalista bergamasco anche la crisi in cui versa Il Giornale, alle prese come tutti i quotidiani con la drastica riduzione dei ricavi pubblicitari, cosa che costringerà l'editore Paolo Berlusconi a far calare ulteriormente la scure sui costi.


2- VITTORIO CINGUETTA
"Sono un candidato a mia insaputa. Avrei preferito un appartamento"

3- DAGOREPORT: INTERVISTA ALL'INFELTRITO CANDIDATO PREMIER
Vittorio se la ride: "Non c'è niente di vero. Ma se non parlo con Berlusconi da un mese e mezzo! L'ultima volta che ci siamo incontrati è stato ad Arcore in occasione di una cena di imprenditori e nemmeno abbiamo parlato di politica".

E aggiunge, secco come un cassetto chiuso con una ginocchiata: "Non mi ha mai chiamato e continua a non chiamarmi. Nemmeno per scherzo. Le proposte si accettano o si rifiutano solo se qualcuno te le fa".

E dei soliti candidati al post-Banana, cosa ne pensa? "Non ho mai capito cosa c'entra Corrado Passera con Berlusconi. E per quanto riguarda Montezemolo si candida da solo".

"E poi - cogita il mancato candidato premier del centrodestra - sono tutte chiacchiere inutili. Chiunque salga a Palazzo Chigi, che può fare? I politici pensano al dopo; farebbero meglio a preoccuparsi di domani mattina. Il vero problema è che fine farà l'euro. Ecco: più che pensare alle liste politiche, dovrebbero pensare alle liste della spesa..."

 

TWEET DI VITTORIO FELTRI SULLA SUA CANDIDATURAVITTORIO FELTRI SILVIO BERLUSCONI ANGELINO ALFANO A PORTA A PORTA daniela santanchèMELANIA RIZZOLI