DAGOREPORT - ED ORA, CHE È STATO “ASSOLTO PERCHÉ IL FATTO NON SUSSISTE”, CHE SUCCEDE? SALVINI…
Filippo Ceccarelli per “la Repubblica”
luigi di maio e alfonso bonafede in piazza contro i vitalizi
Ecco che cosa succede a far le cose in fretta e furia, con uno slancio pari all'approssimazione, mossi da cieca necessità più che da prudente ragionevolezza, ma soprattutto prigionieri dell'enfasi, costretti a mostrare risultati, il prima possibile, probabilmente anche a se stessi.
Perché l'idea di un bel taglio ai privilegi, che in un tempo di sacrifici e ristrettezze agevolano la vita di parlamentari ed ex parlamentari, oltre che legittima, era anche ragionevole. Il meccanismo oltretutto è perverso; perso peso politico, da vent' anni e più le assemblee legislative cercano di rifarsi conservando e anzi se possibile ampliando l'area delle comodities, per così dire.
luigi di maio in piazza contro i vitalizi 2
Un Parlamento privato del suo core-business (legislazione e controllo del governo) e quindi trasformato in un parco tematico della politica, non merita infatti né le prerogative, né le agevolazioni che ne accompagnavano il ruolo in un tempo ormai lontano. In questo senso per tanti eletti - più che per i loro elettori - i vitalizi erano una specie di pietra miliare, la prova che qualche potere lo conservavano, perciò una trincea da difendere con le unghie e coi denti dalle "prepotenze" dei nuovi arrivati.
luigi di maio in piazza contro i vitalizi 3
Ma proprio a questo servono in certi momenti la cautela della procedura, la virtù dell'equilibrio e la cultura istituzionale: a compiere scelte e ancor più a metterle in pratica in modo da renderle effettive, come dire senza scherzi. Invece, appena vinte le elezioni, i cinque stelle hanno seguitato a strillare: onestà, onestà, faremo qua, faremo là, in un turbillon di promesse vorticose, apriscatole fotografati nelle aule e bambinesca ingenuità. Faremo, vedrete, finalmente. Bene, gliel'hanno fatto fare, apparentemente.
Poi, cioè ieri sera, è successo che una misteriosa Commissione dal buffo nome di Contenziosa, e di cui facevano parte più o meno illustri sconosciuti, ha ribaltato non solo la decisione, ma il senso stesso di una politica. La palude, che in Italia sa mimetizzarsi come in nessun altro luogo al mondo, si è presa la sua rivincita. Ed eccoci qua.
manifestazione contro vitalizi m5s
A ricordare con divertito e crudele sgomento le celebrazioni di quell'inutile vittoria, la prima vera - era l'autunno del 2018 - dopo aver conquistato il potere, anche in questo caso quello apparente. Classico esempio di chi non sa distinguere fra comandare e governare. Nel primo caso ci si regola esattamente come i grillini che esultarono come allo stadio dopo il gol. Senza preoccuparsi di sabbie mobili, tele di ragno, zuccherini nel motore. Per cui qualcuno dei vincitori commissionò - sarebbe bello sapere a chi - la costruzione di lettere mobili gonfiabili di notevole grandezza, color argento per formare la scritta "Bye bye vitalizi".
E subito fu deciso l'Evento Mediatico, un classico, dapprima nel cortile del palazzo di Vicolo del Valdina, ma poi la faccenda fu considerata troppo interna alla Camera e ci si spostò, in festoso gruppo, a piazza Montecitorio, sotto l'obelisco di Psammetico II. Ognuno con una lettera da portare al cielo: bye by vitalizi. Evviva! E poi brevemente in corteo si spostò lungo v ia del Corso. Ah, quanto costano a volte i ricordi! Qualche previdente cerimoniere cinque stelle si era perfino preoccupato dei brindisi, figurarsi se mancava l'aspetto di procurata euforia.
E lì sulla piazza spuntarono dunque anche delle bottiglie di spumante, e tappi che saltavano in aria. Sull'etichetta, naturalmente: bye bye vitalizi. E siccome non bastava, dopo qualche mese, a qualche creativo venne in testa di costruire delle scatole di cartone che dovevano documentare la concretezza dei provvedimenti anti-casta. Una di queste scatole, peraltro vuote, anche se animosamente presentate da viceministri, recava sull'etichetta bye bye vitalizi.
E così sia, e così via. Gli onorevoli "devitalizzati", intanto, studiavano la situazione. La mettevano in mano agli avvocati, che si fregavano le mani per il dilettantismo cialtronesco con cui la delibera era stata strappata. Sono infatti questioni complicatissime, di alta, indecifrabile ed enigmatica giurisprudenza. C'entra pure l'Europa. Insomma, così com' era non si poteva fare. Però l'hanno fatta lo stesso. Solo che adesso non c'è più. E buona notte.
filippo ceccarelli foto di baccotaglio dei vitalizi 2bye bye vitalizi 4bye bye vitalizi 8bye bye vitalizi 5bye bye vitalizi 6taglio dei vitalizi 1taglio dei vitalizi 3
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