DAGOREPORT - NON TUTTO IL TRUMP VIENE PER NUOCERE: L’APPROCCIO MUSCOLARE DEL TYCOON IN POLITICA…
Francesco Bonazzi per “la Verità”
BEPPE GRILLO E DAVIDE CASALEGGIO
Qualche milione di buoni motivi. Beppe Grillo è stufo di prendersi querele per via del Movimento 5 Stelle si riprende lo storico blog beppegrillo.it, separandolo giuridicamente dalla sua creatura politica. E contemporaneamente lega ancora di più i Cinque stelle a Davide Casaleggio.
All' inizio di una campagna elettorale che, almeno nelle speranze del comico genovese, dovrebbe portare M5S a entrare nella stanza dei bottoni, ecco un piccolo ma simbolico allontanamento di Grillo e un ulteriore rafforzamento del controllo del figlio di Gianroberto Casaleggio. Obiettivamente, in un' ottica di maggiore «normalità» di quella che si candida a diventare la prima forza politica del Paese, ci si sarebbe aspettato il contrario. Se non altro per non correre il rischio di fare della Casaleggio e associati la nuova merchant bank di un Palazzo Chigi a cinque stelle.
beppe grillo davide casaleggio
Non è certo una novità che le querele per diffamazione, e ancor più i risarcimenti danni chiesti da chi si è sentito colpito da qualche post, non siano mai andati giù a Grillo, genovese in tutto e per tutto. E' almeno dal 2009 che l'ex comico denuncia le richieste danni temerarie come strumento smaccato di «intimidazione».
Tanto che nel vecchio programma del movimento c'era questa proposta: «Depenalizzazione della querela per diffamazione e riconoscimento al querelato dello stesso importo richiesto in caso di non luogo a procedere (importo depositato presso il tribunale in anticipo in via cautelare all'atto della querela)». Nel frattempo i Cinque stelle sono sbarcati in massa alle Camere, ma non hanno portato a casa il risultato e, anzi, ogni tanto si sono messi anche loro a querelare.
In ogni caso, il combattivo blog di Grillo ha subìto in tutti questi anni sempre nuove richieste danni per le sue denunce. Dati precisi non vengono forniti, ma dalla Casaleggio filtra che comunque si tratterebbe di alcune centinaia di milioni.
Sicuramente, un campanello d'allarme è stata la richiesta danni arrivata dal tesoriere del Pd, Francesco Bonifazi, che nel marzo del 2016 citò in tribunale Beppe Grillo per un post (non firmato) in cui si chiedevano le dimissioni di Maria Elena Boschi e Matteo Renzi per lo scandalo del petrolio in Basilicata. Dopo circa un anno, Bonifazi ha scoperto che, almeno secondo gli avvocati grillini, il fondatore non si ritiene responsabile del proprio blog.
Nella memoria difensiva si legge che il fondatore «non ha alcun potere né di direzione né di controllo sul blog». Ma negare che Grillo sappia che cosa succede in un blog che porta il suo nome non è facilissimo e allora ecco che con l' anno nuovo si riprende il sito e lo separa anche formalmente dal Movimento. Meglio non rischiare il patrimonio personale per qualche ritorsione politica, si è detto il comico, che tra l' altro, per essere un leader di partito, è anche decisamente solvibile.
BEPPE GRILLO LUIGI DI MAIO ALESSANDRO DI BATTISTA
Il nuovo blog sarà consegnato nelle mani fidate di Casaleggio junior e così, per l'ennesima volta, quella che potrebbe sembrare un altro passo sulla strada della costruzione di un partito come tutti gli altri rischia di diventare una nuova puntata della «Fattoria dei Casaleggio». Il popolo grillino, però, sul controllo pervasivo della Casaleggio e associati si fa pochi problemi, mentre anche i deputati si chiedono che cosa ci sia dietro a questa mossa del blog.
Alcuni, specialmente i fedelissimi del candidato premier Luigi Di Maio, temono che la neonata Associazione e la contemporanea separazione dal sito di Grillo siano più che altro i segnali di uno spazio che si apre a un futuro ruolo di Alessandro Di Battista.
beppe grillo luigi di maio alessandro di battista contro la legge elettorale
Che oggi sembra defilato in attesa dei risultati delle elezioni del 4 marzo. Altri, più pratici e più informati, ammettono invece che «Beppe» è semplicemente stufo di dare il nome a un blog che di fatto è il maggior strumento di propaganda di un Movimento non più personale e che gli dà anche un bel po' di noie giudiziarie. E anche qualche figura barbina.
Il 15 marzo scorso, quando venne fuori la storia che Grillo non c' entrava nulla con il suo blog, la vicesegretaria del Pd, Debora Serracchiani, ebbe gioco facile a dire: «Noi quereliamo Grillo e lui per difendersi che fa? Dice che non c' entra nulla con beppegrillo.it. Ha per caso un blog a sua insaputa?».
GRILLO FICO DI MAIO DI BATTISTA
Adesso che si entrerà nel vivo della campagna elettorale, però, questa operazione di trasparenza sul blog rischia di non accompagnarsi a una maggior chiarezza nei rapporti con la Casaleggio e associati. Che rischia di diventare, almeno in Occidente, la prima società di consulenza strategica a controllare un partito di maggioranza relativa.
Ultimi Dagoreport
DAGOREPORT – VIVENDI VENDE? I CONTATTI TRA BOLLORÉ E IL FONDO BRITANNICO CVC VANNO AVANTI DA TRE…
FLASH - SIETE CURIOSI DI CONOSCERE QUALI SONO STATI I MINISTRI CHE PIÙ HANNO SPINTO PER VEDERSI…
DAGOREPORT – TOH! S’È APPANNATA L’EMINENZA AZZURRINA - IL VENTO DEL POTERE E' CAMBIATO PER GIANNI…
DAGOREPORT – AVANTI, MIEI PRODI: CHI SARÀ IL FEDERATORE DEL CENTRO? IL “MORTADELLA” SI STA DANDO UN…
COME MAI ALLA DUCETTA È PARTITO L’EMBOLO CONTRO PRODI? PERCHÉ IL PROF HA MESSO IL DITONE NELLA…