mario draghi giuseppe conte

CHE VUOLE FARE CONTE? “DRAGHI SI ESPRIMA CONTRO L’ESCALATION IN UCRAINA” - PEPPINIELLO APPULO FA IL "PACIFINTO" E ATTACCA ANCORA IL PREMIER: “COME SI PUÒ PENSARE A UN'ESCALATION MILITARE CON UN PAESE, LA RUSSIA, CHE HA SEIMILA TESTATE NUCLEARI?” - MA ANCHE IL TERZO DECRETO SULLE ARMI NON PASSERÀ DALLE CAMERE – L’ATTACCO AL PD - E SULLA LEGGE ELETTORALE: “IL PROPORZIONALE È UNA NECESSITA’”

Da https://www.lastampa.it

 

MARIO DRAGHI GIUSEPPE CONTE

Guerra ma non solo. Giuseppe Conte ospite di Metroplis inviata al premier Mario Draghi, «a esprimersi in Parlamento contro il rischio di un'escalation militare»: «Assolutamente, lo pretendo a nome dei cittadini che rappresento e del M5S», afferma, poi bolla come «inaccettabili» le dichiarazioni fatte dal ministro degli Esteri Lavrov contro Zelensky, «avrei però adottato qualche cautela in più per evitare che ci fosse una propaganda russa e avrei contestato qualche passaggio durante la sua intervista». Poi argomenta l’ex presidente del consiglio, «come si può pensare a un'escalation militare con un paese che ha seimila testate nucleari?».

 

mario draghi giuseppe conteu

Insomma, il capo dei 5Stelle torna a segnare il territorio esortando dal un lato il capo del governo ad «assumere tutte le iniziative per far valere il dialogo sull’Ucraina» e dall’altro rimarcando il no sull’invio indeterminato di armi sul fronte. «Non sto superando il Pd a sinistra – dice - ma sto andando sulla linea linea del buonsenso. Il buonsenso non è né di destra né di sinistra». Poi il nodo legge elettorale: «Con Letta ogni tanto ci sentiamo, ci confrontiamo spiega.  Sulla legge elettorale, l'ho detto dall'inizio, credo che la soluzione sia la legge proporzionale», che con il taglio dei parlamentari «è diventata una necessità».

 

Conte ce l’ha con il Pd: «Ci sono rimasto male: di fronte ad una convinzione identitaria forte del M5s, alcune componenti del Pd hanno attaccato il M5s con frasi ingiuriose Non sono stato insultato così neppure dal fronte del centrodestra, e invece lo sono stato dal Pd», ha detto sempre a Metropolis, e poi aggiunto: «Certo io col Pd ci voglio lavorare però nel rispetto reciproco e per ora non mi hanno rispettato: abbiamo subito frasi irriguardose e ingiuriose, alcune sono state addirittura volgari».

GIUSEPPE CONTE CON ENRICO LETTAgiuseppe conte mario draghi