giancarlo giorgetti - foto lapresse

ZAC: GIORGETTI MANI DI FORBICE! LA PROSSIMA MANOVRA SARÀ DA 16 MILIARDI DI EURO: 10 MILIARDI DI COPERTURE ARRIVERANNO DA TAGLI DI SPESA E SOLO 6 DA NUOVE ENTRATE. È SCRITTO NEL DOCUMENTO PROGRAMMATICO DI FINANZA PUBBLICA, APPROVATO DAL CONSIGLIO DEI MINISTRI – L’ASTICELLA DEL DEFICIT È COLLOCATA AL 3%, MA LA PREVISIONE DEL PIL È RIVISTA AL RIBASSO, A UN MISERO +0,5% NEL 2025 E +0,7% NEL 2026 – PER LA DIFESA SONO PREVISTI 12 MILIARDI DI EURO IN PIÙ, MA SOLO DOPO CHE BRUXELLES CHIUDERÀ LA PROCEDURA DI DISAVANZO ECCESSIVA…

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MANOVRA: DA CDM VIA LIBERA A DPFP

GIANCARLO GIORGETTI - FOTO LAPRESSE

(LABITALIA) - Il consiglio dei ministri, ieri sera, ha approvato il Documento programmatico di finanza pubblica con l'aggiornamento delle stime di finanza pubblica.

 

DPFP: COPERTURA MANOVRA PER 60% TAGLI SPESA, CORREGGE ANDAMENTO SPESA NETTA

 (Il Sole 24 Ore Radiocor) - Roma, 03 ott - "Concorrerà al finanziamento della Manovra una combinazione di misure dal lato delle entrate e, per circa il 60%, di interventi sulla spesa; questi ultimi tengono conto dell’andamento del monitoraggio e dei relativi cronoprogrammi di spesa".

 

giancarlo giorgetti giorgia meloni foto lapresse.

Si legge nel Dpfp che spiega anche come "l’evolversi dello scenario economico e l’aggiornamento delle previsioni a legislazione vigente comportano un lieve disallineamento tra tasso di crescita della spesa netta per il 2026 (1,7%) e obiettivo (1,6%). Al contrario, per gli anni 2027-2028 le proiezioni tendenziali (1,3% e 1,5%) si collocano al di sotto dei limiti massimi del Piano.

 

Pertanto, nella Manovra 2026-2028 saranno incluse le misure necessarie per correggere il disallineamento nel 2026. I margini che emergono rispetto agli obiettivi nei due anni successivi saranno utilizzati – completamente per il 2027, e parzialmente per il 2028 - per finanziare interventi volti ad affrontare le attuali priorità di politica economica".

 

MANOVRA, PER LA DIFESA 12 MILIARDI IN PIÙ. IL PIL RIVISTO AL RIBASSO

Estratto dell’articolo di Giuseppe Colombo per www.repubblica.it

 

giancarlo giorgetti guido crosetto

L’asticella del deficit è collocata al 3%. «Al momento», specifica il ministero dell’Economia nella nota diffusa al termine del Consiglio dei ministri che ha dato il via libera al Documento programmatico di finanza pubblica (Dpfp), la mappa dei conti che contiene anche l’anteprima della manovra.

 

Il carattere temporaneo del valore del rapporto tra il disavanzo e il Pil nel 2025 non è casuale. La convinzione è che alla fine l’impegno sarà ancora più virtuoso. Sotto il 3%. Una prospettiva che blinda la richiesta di uscita dalla procedura di infrazione per deficit eccessivo che il Consiglio europeo ha bollinato a gennaio [...]

 

GIORGIA MANI DI FORBICE - MEME

Ora è tutto pronto per avviare l’iter di chiusura della procedura in anticipo di un anno. Un passaggio decisivo anche per sbloccare l’impegno sulla spesa per la difesa. «L’incremento è subordinato all’uscita dalla procedura di disavanzo eccessivo, alla luce del profilo dell’indebitamento previsto dal documento», si legge nella comunicazione di via XX settembre.

 

Tradotto: il governo metterà i soldi sul piatto solo dopo che la Ue avrà bollinato la fine del regime speciale di osservazione sui conti. In primavera. In tutto circa 12 miliardi in tre anni, dal 2026 al 2028.

 

GIORGIA MELONI CON LA CALCOLATRICE A PORTA A PORTA MANOVRA

Nella mappa dei conti c’è anche l’aggiornamento del quadro macroeconomico. Il Pil crescerà dello 0,5% quest’anno (un decimale in meno rispetto alle previsioni di aprile), mentre l’anno prossimo l’incremento del prodotto interno lordo non farà meglio dello 0,7% (anche qui un decimale in meno rispetto al quadro precedente), per poi salire allo 0,8% nel 2027 e allo 0,9% l’anno successivo. Le stime sono «assai prudenziali» e «allo stato risentono anche del contesto geopolitico», spiega il Mef.

 

[...]

 

Capitolo debito. Il governo spiega che si attesta su valori inferiori a quelli del Piano strutturale di bilancio di aprile, dove era stimato al 137,8% del Pil nel 2026 e «in termini programmatici in riduzione anche rispetto a quelli tendenziali del documento di primavera.

 

[...]

giorgia meloni giancarlo giorgetti guido crosetto

 

La cornice dei conti tratteggia anche i contorni della Finanziaria in cantiere. La nota del ministero dell’Economia parla di «una ricomposizione del prelievo fiscale riducendo l’incidenza del carico sui redditi da lavoro». Sul tavolo c’è il taglio dell’Irpef per il ceto medio, con la riduzione di due punti percentuali dell’aliquota di riferimento (dal 35% al 33%) per i redditi fino a 50 mila euro. Nessun riferimento alla rottamazione delle cartelle fiscali chiesta dalla Lega.

 

Arriveranno soldi per la sanità, attraverso un rifinanziamento del Fondo sanitario nazionale e «specifiche misure volte a stimolare gli investimenti delle imprese e a garantirne la competitività». Il governo punta anche sulle misure per il sostegno della natalità e della conciliazione vita-lavoro.

GIORGIA MELONI CON LA CALCOLATRICE A PORTA A PORTA