DAGOREPORT - BLACKSTONE, KKR, BLACKROCK E ALTRI FONDI D’INVESTIMENTO TEMONO CHE IL SECONDO MANDATO…
DECARO ANTONIO 496.550
BONACCINI STEFANO 389.284
STRADA CECILIA MARIA 283.145
SCHLEIN ELLY 248.751
ANNUNZIATA LUCIA 241.120
GORI GIORGIO 210.790
TOPO RAFFAELE DETTO LELLO 127.653
ZINGARETTI NICOLA 123.812
NARDELLA DARIO 116.160
RICCI MATTEO 103.088
PICIERNO GIUSEPPINA DETTA PINA 121.820
PD PRIMO TRA I SOCIALISTI: ORA PUÒ AMBIRE AI VERTICI
Daniele Castellani Perelli per “la Repubblica”
Le urne hanno parlato e alla fine il Pd ha superato il Psoe spagnolo. Con 21 seggi contro 20, il partito di Elly Schlein sarà il primo all'interno del gruppo socialista S&D. Un risultato di prestigio, mentre i socialdemocratici tedeschi sono crollati (14) e i socialisti francesi sono ancora lontani dagli antichi fasti (13). «Usciamo da queste elezioni come la prima forza della famiglia socialista e democratica europea», ha esultato Peppe Provenzano, responsabile Esteri del Pd.
Ma in che cosa si tradurrà questo risultato? In più "punti" da spendere. Proprio così. Nel gergo, spiegano dal Pd, si parla di "punti" con cui un partito può reclamare per sé dei ruoli di potere. Non c'è un automatismo, tutto dipende dalle trattative all'interno di S&D. Sicuramente un esito naturale può essere la presidenza del gruppo stesso. L'ultima volta andò appunto al Psoe, che conquistò 21 seggi e fece eleggere Iratxe García Pérez.
Toccasse stavolta al Pd, uno dei nomi di peso potrebbe essere Stefano Bonaccini, che ha preso ben 390mila preferenze, ma è anche vero che appartiene alla minoranza interna e non sempre si premia il più votato.
Un altro tema sul tavolo è quello della presidenza del Parlamento. La popolare Roberta Metsola potrebbe essere confermata, ma non è escluso che, come successe tra David Sassoli e la stessa Metsola a gennaio 2022, si possa riproporre una staffetta. Poi ci sono le presidenze delle commissioni parlamentari. Il Pd ha già guidato egregiamente quella degli Affari economici e monetari, sia nell'ultima legislatura con Irene Tinagli sia in quella precedente con Roberto Gualtieri, e dunque difficilmente se la vedrà riconfermata per la terza volta consecutiva. Il gruppo S&D si riunirà per la prima volta il 25 giugno. Quello sarà il luogo ufficiale per affrontare le questioni di cui sopra. E molto dipenderà da come Schlein vorrà giocarsi le sue carte, o meglio i suoi punti.
TUTTE LE PARTITE APERTE NEL PD
(askanews) – Tanti europarlamentari, il posto d’onore di prima delegazione nel gruppo Pse, ma anche un nodo da sciogliere, quello del capogruppo a Bruxelles. E’ in fondo un piacevole problema, ma in ogni caso una questione che Elly Schlein dovrà gestire con grande accortezza, perché sono molti i nomi di primo piano che potrebbero ricoprire quel ruolo.
Innanzitutto c’è da chiarire che le caselle sono di fatto diverse: il posto di capodelegazione Pd nel gruppo di Socialisti e democratici, il ruolo di capogruppo dell’intera pattuglia di parlamentari di S&d, la casella di vice-presidente del Parlamento europeo in questi anni affidata a Pina Picierno.
nicola zingaretti goffredo bettini
Come prima delegazione di S&d il posto di capogruppo dovrebbe spettare proprio al Pd e da tempo si faceva per esempio il nome di Stefano Bonaccini, che ha totalizzato 389mila preferenze. Tante, ma meno di quelle che ha preso Antonio Decaro, quasi 500mila, dato difficile da ignorare. Ma un parlamentare Pd sottolinea: “Lui tra un anno potrebbe essere il candidato in Puglia”.
Al tempo stesso l’ex governatore dell’Emilia Romagna potrebbe voler mantenere il suo ruolo di presidente Pd. Sia Bonaccini che Decaro, peraltro, sono alla prima esperienza al Parlamento Ue e questo, spiega qualcuno, potrebbe essere considerato un problema.
C’è poi Nicola Zingaretti, il cui nome era circolato soprattutto per la casella di vice-presidente del Parlamento europeo. Zingaretti, d’altro canto, nel centro è arrivato terzo, dietro a Elly Schlein e Dario Nardella, senza superare le 100mila preferenze.
Inoltre, bisogna anche considerare che per assegnare a lui la vice-presidenza bisognerebbe ‘bocciare’ la Picierno, che al sud ha conquistato comunque 121mila preferenze e che allo stato è l’unica donna in un ruolo apicale nell’europarlamento. Quindi, c’è anche da valutare la posizione di Brando Benifei, attuale capodelegazione, rieletto con 64mila preferenze. Un puzzle che la Schlein comporrà nelle prossime settimane.
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