nicola zingaretti roberta lombardi

RIMPASTO ALLA CACIO E PEPE - ZINGARETTI VORREBBE RINNOVARE LA GIUNTA REGIONALE PRIMA DELL'ASSEMBLEA NAZIONALE DEL PD. MA IL M5S LAZIALE SCHIACCIA SUL FRENO: ROBERTA LOMBARDI, CAPOGRUPPO DELLA PATTUGLIA PENTASTELLATA ALLA PISANA E ASSESSORE IN PECTORE, FA CAPIRE CHE PRIMA DI RATIFICARE L'INGRESSO DEI GRILLINI NELLA COMPAGINE DI GOVERNO DEL LAZIO, TOCCA DEFINIRE GLI EQUILIBRI NAZIONALI E SBROGLIARE LA MATASSA CASALEGGIO-ROUSSEAU - CAOS SULLE CONSULTAZIONI TRA I GRILLINI: L'IPOTESI DI REPLICARE IL "MODELLO PUGLIA"..

L.De Cic. per "il Messaggero"

 

nicola zingaretti

Nicola Zingaretti tenta l' accelerata sul rimpasto in Regione, vorrebbe rinnovare la giunta prima dell' assemblea nazionale del Pd di sabato e domenica.

 

Ma il M5S laziale schiaccia sul freno: è la stessa Roberta Lombardi, capogruppo della pattuglia stellata alla Pisana e assessore in pectore, a far capire che prima di ratificare l' ingresso dei grillini nella compagine di governo del Lazio, tocca definire gli equilibri nazionali. Insomma sbrogliare la matassa Casaleggio-Rousseau. Matassa ancora intricatissima, con tanto di intervento del notaio dell' associazione-piattaforma entrata in rotta di collisione con i vertici del Movimento.

 

Lombardi, che fa parte del comitato di garanzia del M5S, ieri sera ha spiegato che prima va chiuso quel match, per poi dedicarsi al capitolo Lazio. «In questi giorni come sapete si stanno approfondendo e definendo atti importanti per il futuro del Movimento e a questo, come Comitato di garanzia, stiamo lavorando - le parole della faraona pentastellata - In ragione di ciò, la questione dell' eventuale nostro ingresso nella giunta della Regione Lazio avverrà nei giorni a venire.

NICOLA ZINGARETTI ROBERTA LOMBARDI

 

Prima infatti è utile concludere i passaggi che stiamo affrontando». Come si concluderanno però è difficile da dire.

 

IL PRECEDENTE Ecco perché anche ai piani alti del Movimento per la questione laziale viene rievocato un precedente. Quello della Puglia. Meno di due mesi fa, i grillini sono entrati nell' esecutivo regionale guidato da Michele Emiliano senza il benestare degli attivisti. Niente clic su Rousseau.

NICOLA ZINGARETTI

 

L' assessora al Welfare Rosa Barone, pasionaria grillina di Foggia, è stata nominata in attesa della consultazione. Se e quando si terrà, in caso di sconfitta dei sì all' alleanza, si dimetterebbe, dice lei. Lo stesso schema potrebbe essere replicato nel Lazio, un' exit strategy per evitare che la vicenda del rimpasto vada troppo per le lunghe.

 

LE DELEGHE Il valzer delle poltrone in giunta è partito il 25 febbraio, con la nomina di Alessandra Sartore, ex assessore al Bilancio di Zingaretti, nella squadra dei sottosegretari del governo Draghi.

 

roberta lombardi a otto e mezzo

Sartore è approdata al Ministero dell' Economia e delle Finanze, la sua delega alla Pisana è andata al vice-governatore Daniele Leodori, che finora aveva competenze light (il coordinamento dell' attuazione del programma di governo e dei fondi comunitari). Ma al rimpasto mancano ancora alcuni tasselli. Zingaretti spera nella chiusura di un' operazione che cercava da tempo: trapiantare l' esperienza rosso-gialla anche a livello locale, nel Lazio, sperando magari che smuova le acque in vista della corsa per il Campidoglio. Due deleghe sono destinate ai grillini: la Transizione ecologica (il dipartimento Ambiente, senza i Rifiuti, più l' ufficio Energia), che andrebbe alla Lombardi, e il Turismo, tema strategico, che finirebbe a Valentina Corrado.

 

NICOLA ZINGARETTI

I TEMPI Manca solo l' ok ufficiale del M5S per ufficializzare la nuova giunta, dicono nell' entourage del governatore. Che vorrebbe presentare la squadra entro venerdì, prima dell' assemblea dem. Forse addirittura già tra oggi e domani. La direzione regionale dei democratici ha avallato la mossa una settimana fa, a larga maggioranza, contrarie solo le componenti che fanno capo agli ex renziani e a Orfini.

 

La partita interna ai 5 Stelle sembra più formale che sostanziale: il gruppo regionale è convinto che i militanti ratificheranno su Rousseau la scelta dei consiglieri. Il problema è che nessuno sa se proprio Rousseau sarà ancora la piattaforma dove votare oppure no. E l' alternativa è solo una: il precedente pugliese.

NICOLA ZINGARETTIGRILLO DI MAIO CASALEGGIONICOLA ZINGARETTI DIMISSIONARIO IN VERSIONE DAFT PUNK