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    POLVERE DI 5 STELLE – DOPO LA MAGRA FIGURA ALLE AMMINISTRATIVE, IL M5S SI SPACCA: ACCUSE A DI MAIO (DIFESO DA CASALEGGIO) – GLI UOMINI VICINI AL VICEPRESIDENTE DELLA CAMERA AL CONTRATTACCO: “SE PROPRIO VOGLIAMO CERCARE COLPEVOLI DOVREMMO CERCARLI IN CHI HA GESTITO I MEET UP, OSSIA FICO E DI BATTISTA”


     
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    Emanuele Buzzi per il “Corriere della Sera”

    DI MAIO DI MAIO

     

    Una difesa strenua per andare oltre il risultato delle Amministrative e lanciare già la prossima sfida: le Regionali in Sicilia (a questo punto fondamentali per i Cinque Stelle).

     

    Beppe Grillo sul blog contrattacca: «Tutti gongolano esponendo raffinate analisi sulla morte dei 5 Stelle, sul ritorno del bipolarismo, sulla débâcle del Movimento», scrive. E commenta: «Fate pure anche ora. Illudetevi che sia così per dormire sonni più tranquilli» e parla, guardando all' esito elettorale, di «una crescita lenta, ma inesorabile». Sul blog, però, la base non segue il leader.

     

    GRILLO FICO DI MAIO DI BATTISTA GRILLO FICO DI MAIO DI BATTISTA

    Molti i commenti, oltre trecento. Spesso caustici. «Riconoscere i propri errori non è facile, far finta di niente è devastante», è il filo conduttore - espresso da un militante - che sembra prevalere.

     

    I vertici, però, vanno già oltre e cercano di analizzare le cause di un risultato che al di là delle dichiarazioni di facciata è stato deludente. «La verità è che lo scontro tra noi e Matteo Renzi ha avuto il solo effetto di favorire il centrodestra», è il ragionamento. E si sommano i distinguo sulla «campagna low cost, i ritardi nella scelta dei candidati, le divisioni tra meet up».

     

    Ma l' emergenza è un' altra: spegnere sul nascere le tensioni in seno al gruppo parlamentare. Gli ortodossi si fanno sentire. L' ala pragmatica vicina a Luigi Di Maio protegge il deputato campano e respinge gli addebiti: «Chi gestisce gli enti locali gestisce i comuni dove abbiamo eletti, se proprio vogliamo cercare colpevoli dovremmo cercarli in chi ha gestito i meet up, ossia Roberto Fico e Alessandro Di Battista».

    DI BATTISTA FICO DI BATTISTA FICO

     

    In realtà, però, tra gli eletti si respira malumore. In molti chiedono cambiamenti e additano colpevoli da «ridimensionare». Si insiste sulla modifica di alcune regole. Tra queste spicca la proposta di Max Bugani, membro dell' Associazione Rousseau: «Dobbiamo riflettere sulla regola del doppio mandato. Un vincolo che ha fatto da freno a molti. C' è chi non si è ricandidato, ad esempio è successo a Mira con il sindaco uscente Alvise Maniero». Parole che gettano un po' di scompiglio tra i parlamentari e a Genova e Milano.

     

    «Solo Casaleggio e Grillo possono proporre un' idea del genere e non è certo in discussione», lasciano trapelare dai vertici.

     

    Intanto, però, è partita una riflessione sul radicamento territoriale: «Il rapporto con i territori non è qualcosa che si costruisce in un giorno», ammonisce Roberta Lombardi. E i risultati non sono certo incoraggianti per i Cinque Stelle dato che tra meno di un anno si voterà per le Politiche. Al Nord su quattordici capoluoghi solo in tre il Movimento ha superato la soglia del 10%. I rumors parlano di un ampliamento (urgente a questo punto) della squadra di riferimento per i territori. L' obiettivo a breve termine ora è conquistare Carrara ai ballottaggi.

    GRILLO CASALEGGIO TORTA GRILLO CASALEGGIO TORTA

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