• Dagospia

    1- POMICINO CONTRO TUTTI: “A MONTECITORIO TUTTI CORTIGIANI: ASSEGNI, SESSO, RICATTI” 2- “SE BERLUSCONI PER RELAX HAI BISOGNO DI INCONTRI BISETTIMANALI CON 18 RAGAZZE VENTENNI, UN PROBLEMA CE L’HA. CHI GOVERNA NON PUÒ. SI ESPONE A RICATTI” 3- “IL PALAZZO DEI RICATTABILI. QUANDO IL GENERALE GANZER, VENNE CONDANNATO IN PRIMO GRADO A 14 ANNI PER REATI GRAVISSIMI, NESSUNO SI INTERROGÒ SULL’OPPORTUNITÀ CHE CONTINUASSE A GUIDARE I ROS. IN TROPPI HANNO QUALCOSA DA NASCONDERE”


     
    Guarda la fotogallery

    Malcom Pagani per Il Fatto

    Mi chiamano dalla Polizia giudiziaria di Potenza: "Buongiorno Pomicino, tutto bene con la sua macchina?". "L'ho venduta, ma se vi piace, posso darvi il numero del concessionario". Li sento liberati. Candidi, mi fanno: "Ecco perché, le avevamo messo una cimice nell'auto, ma da due settimane sentivamo solo voci diverse dalla sua". Pausa. "Non scherzo".

    Dopo 5 legislature, 3 infarti, un trapianto e decine di processi - "sia preciso con la prova vivente della terzietà della magistratura, i procedimenti sono 42, 41 tra assoluzioni e prescrizioni"- e uno pseudonimo da apache, Geronimo, Paolo Cirino Pomicino ridisegna la frontiera.

    pmcno08 andreotti pomicinopmcno08 andreotti pomicinoBERSANI - MONTI - ALFANO - CASINI DA TWITTERBERSANI - MONTI - ALFANO - CASINI DA TWITTERLuigi Bisignani con Giulio AndreottiLuigi Bisignani con Giulio Andreotti Giampaolo GanzerGiampaolo Ganzerberlusconi harem OGGI 05berlusconi harem OGGI 05

    La Cassazione nega che nel '92 la vecchia Dc si fosse sciolta? Convocazione autunnale dei reduci, neo entusiasmi da miraggio e rapporti con Casini al grado zero: "Dissi che non lo vedevo alla guida di un partito a due cifre e avevo ragione. Ha visto le sue dichiarazioni? Sempre uguali, senza progetto o cultura di riferimento: ‘Viva Monti', ‘non disturbate il manovratore'. La selezione cortigiana dei partiti padronali ha assassinato la politica. Il contagio del cerchio magico si è esteso. Favori, assegni, prebende, assunzioni, sesso. Chi privilegia quello maschile, chi quello femminile. Non fa differenza. A Montecitorio devono chiedere il permesso anche per pensare".

    Colpa di Berlusconi?
    Si lamentava del teatrino. Rispondevo: "Silvio, tu sei il capocomico". Il padre del cerchio magico.

    Raggi della ruota?
    Verdini. Mi mostrò la lista per le europee del 2008. Oceani di ragazze senza arte né parte. Protestai: "Siete pazzi, non toccheranno palla". Lui scrollò le spalle. La sera stessa, Veronica Lario parlò con Repubblica. Rimase solo la Matera.

    Poi?
    La signora Garnero, a pieno titolo.

    Daniela Santanchè?
    La signora Garnero, le dicevo, che mi evita e a cui non so esattamente cosa sia capitato, e poi Ghedini, l'unico deputato di cui Berlusconi abbia avuto veramente bisogno.

    Le sembra normale?

    L'elezione diretta del suo avvocato o di chi frequenta la sera è il manifesto del valore che Silvio attribuisce alle assemblee sovrane della Camere.

    Gli parla ogni tanto?

    Scrivevo anche a lui, mi telefonava: "Sono stanco, Paolo". Da anni solo silenzio. Mi vedono come un eretico. Se mi ricandido impallidiscono.

    Accadrà?
    Lo escludo. Trionfa il conformismo.

    Descrizione di Berlusconi?
    Miscuglio di goliardia, volontà e mito di Dorian Gray. L'inseguimento dell'eterna giovinezza è demoniaco. Poi scusi, bisogna ricorrere a Tarantini per incontrare una bella fanciulla?

    Non va bene?
    Se per rilassarti hai bisogno di incontri bisettimanali con 18 ragazze al di sotto dei 25 anni, un problema ce l'hai. Chi governa non può. Si espone a ricatti, cassetti, veline.

    Le manca il potere?
    Solo Montecitorio. Un luogo di confronto. A volte me lo sogno.

    E cosa sogna?
    I 10 anni in cui da indagato, per rispetto, non ne varcai mai la soglia. E il governo Monti. Un signore che non sa cosa serva in questa drammatica stagione. Ha recuperato credibilità come presidente della Trilateral o del club Bilderberg, non del Consiglio. Poi non gli perdono la nomina. Senatore a vita. Non premio al lavoro svolto, ma assicurazione a prescindere. Sconvolgente. Ciampi e Prodi evitarono. Monti dovrebbe ricordarsi che Rockfeller pregò più volte Andreotti: "Entra nella Trilateral".

    E Andreotti?
    Rifiutò.Chi fa politica non può confondere gli ambiti. A Bruxelles gliene avrebbero chiesto conto. A Roma tacciono pavidi, non sussurrano neanche il dubbio.

    Vede massoni in giro?
    Facciamo prima a dire chi non indossa cappucci.

    Monti è massone?
    Presumo di sì.

    Berlusconi?
    Lei che dice?

    Bisignani?
    Evidentemente. Grande lobbista. Era amico di Andreotti, e per proprietà transitiva, da subito, anche mio. All'epoca, con tutto il rispetto, contava come il 4 di coppe. Oggi infinitamente di più.

    Quanto di più?
    L'orizzonte è indistinto, non riesco a vedere.

    Siete ancora amici?
    Io sì, non so lui. Nel 2008, Letta, Previti e Bisignani, candidarono al mio posto il noto statista Alfonso Papa, ora in piena deriva mistica. Come vede, dal male nasce sempre il bene. Se non si ride delle follie del mondo come si sopravvive?

    Monti si candiderà?

    È già senatore. A Berlusconi rimane la sola carta del padre nobile e a sinistra non ne parliamo. I partiti non hanno uno straccio di profilo da proporre. Dico una cattiveria? La Dc ne aveva almeno 10.

    Ha visto la compravendita di deputati?

    C'era un tariffario. Ma gli Scilipoti sono figli di un'illusione. Hanno cacciato i dissenzienti, silenziato le opinioni e adesso, contano le macerie. La Dc non allontanava nessuno. Sanzionava, multava e poi recuperava. Bruciò solo Melloni, ma Fortebraccio, non so se mi spiego, aveva votato contro la Nato.

    Libertà di pensiero?
    E disciplina di partito. Se Cicchitto non avesse smarrito il senso democratico avrebbe convocato i suoi gruppi parlamentari. Per anni se ne è dimenticato. Ci saremmo risparmiati Fini e Berlusconi sul ring dell'odio, in lotta rusticana: a "Chi so io e a chi sei te".

    Rapporti con Tremonti?
    Siamo amici, ma la politica è altro. La sua manovra finanziaria sui conti pubblici del luglio 2008 ci mandò in recessione. Unici, in tutta l'eurozona.

    L'economia è in mano ai tecnici.
    Barucci, Ciampi, Siniscalco, Tremonti, Padoa Schioppa, Monti e Grilli. Dal '92 non facciamo altro, ma i generali non possono fare i ministri della difesa e l'economia è cosa troppo seria per essere affidata agli economisti.

    Proviamo con Grillo?

    Ha una funzione democratica. Tiene negli schemi milioni di incazzati. Extraparlamentari violentissimi, in potenza. Non durerà. Più di Grillo, mi preoccupa altro.

    Cosa, Pomicino?
    Il palazzo è pieno di ricattabili. Faccio una domanda: perché quando il generale Ganzer, uomo dabbene, venne condannato in primo grado a 14 anni per reati gravissimi, nessuno si interrogò sull'opportunità che continuasse a guidare i Ros, l'eccellenza dei Carabinieri?

    Perché?
    In troppi hanno qualcosa da nascondere. Come dice Andreotti: "A pensar male si fa peccato, ma spesso ci si azzecca".

    Come sta il divo?
    Non bene purtroppo. Mai riuscito a dargli del tu, ma il rapporto era vivo. Decideva lui, ma se non ero d'accordo, non mi nascondevo. Mi osservava: "Paolo, mi stai dando implicitamente dello stronzo?".

    E lei Pomicino, nasconde qualcosa?
    Alla mia età? Mi rimangono consigli da dare. Sono angustiato per Scalfari.

    Perché?
    È inquieto, sembra infelice, sta disperatamente cercando dio. Vorrei chiedergli udienza, non credo me lo possa negare.

    Vuole indicargli la strada?

    Eugenio deve imparare a piangere. Io sono stato a Damasco. Se vuole, facciamo il viaggio insieme.

     

    Guarda la fotogallery


    ultimi Dagoreport