Tommaso Ciriaco per “la Repubblica”
MANUELA REPETTI LA BONDI GIRL
C'è Silvio Berlusconi, che dal palco gioca ad evocare la "buonanima" del Ventennio con un' anziana fan. E c'è il resto della galassia berlusconiana, avviata a un' inesorabile desertificazione. Sono proprio i transfughi di Forza Italia a lavorare incessantemente per costruire un'area di centro filorenziana.
Che da ieri si arricchisce di due nuove unità: Manuela Repetti e Sandro Bondi (lui lascerà la politica a fine legislatura). «Spero che Alfano si faccia promotore di un progetto politico liberale sostiene la senatrice ex azzurra, oggi nel Misto - che aggreghi le diverse anime fuoriuscite dal centrodestra». L' obiettivo è ambizioso: «Il proseguimento di questo governo anche dopo il 2018, ma anche un' alleanza per il futuro».
MANUELA REPETTI SANDRO BONDI MAURIZIO BELPIETRO VITTORIO FELTRI resize
Con un orizzonte che sembra proprio il partito del premier: «In questa fase non contano le sigle - spiega la compagna di Bondi - Ma è chiaro che l' approdo finale è molto chiaro e porta alla leadership di Renzi ». Due nuovi senatori, insomma, entrano stabilmente in maggioranza. Non sono i soli, perché anche Denis Verdini - dopo aver convinto l' azzurro Iurlaro - continua a pressare gli scontenti di Arcore. Punta ad accoglierne altri tre entro fine ottobre: uno a settimana, per tre settimane. Ossigeno per Palazzo Chigi, dopo la fronda guidata da Gaetano Quagliariello.
SANDRO BONDI E MANUELA REPETTI
L' adesione senza riserve al renzismo tenta molti frammenti del vecchio centrodestra. «La sinistra italiana - sostiene Repetti - ha fatto con Renzi una svolta storica ed è in grado di modernizzare l' Italia». Per sostenere lo sforzo del capo del governo, la senatrice invita Alfano ad aggregare senatori e deputati in un unico contenitore. Da Scelta civica al Nuovo centrodestra, passando per Ala, Tosi e Tabacci: «Se c' è una legislatura costituente, lo si deve anche al coraggio di Angelino. L' importante è che questo progetto sostenga con chiarezza la scommessa di Renzi e abbandoni definitivamente la destra, territorio di Salvini».
Chi è rimasto a trattare con il leader leghista è proprio l' ex Cavaliere. Partecipando a un evento poco affollato della Capitale, Berlusconi prova a ostentare distacco per l' inarrestabile emorragia del partito: «Evviva, se ne sono andati i mestieranti della politica. E Forza Italia può passare dal 12 al 25% in poco tempo».
BONDI-REPETTI
Non mancano gli affondi contro Renzi: «Ha mostrato pulsioni autoritarie ». Per un attimo trapela anche l' imbarazzo per l' inchiesta sul vicepresidente lombardo Mario Mantovani- «abbiamo letto le accuse e il suo arresto è inconcepibile» - poi però si torna inevitabilmente a parlare delle sue condanne penali: «Con una sentenza politicizzata mi hanno fatto fuori. È stato un processo politico, come per Gesù».
SANDRO BONDI E SILVIO BERLUSCONI jpeg
Per questo, giovedì prossimo al vertice del Ppe a Madrid, l' ex premier attaccherà la Corte di Strasburgo. La colpa di quei giudici? Non essersi ancora pronunciati sul ricorso contro la legge Severino. Per raddrizzare l' umore, l' anziano leader prova intanto a consolarsi improvvisando qualche gag.
BONDI E BERLUSCONI
«Non sono così vecchio - scherza passeggiando tra i fan - guardate che bella pelle che ho». Si avvicina ad una signora, riceve in cambio una dichiarazione da far arrossire: «Presidente, sono innamorata di lei, del suo cervello». E lui, togliendosi la giacca e restando in bretelle: «Signora, la faccio innamorare anche del mio fisico ». La controreplica sconfina: «No, a me interessa il suo cervello. Solo la buonanima aveva un cervello come il suo». Tirato in ballo su Mussolini, l' ex premier si affida alla melina: «Signora... ci sono le telecamere».
VERDINI COSENTINO