Riceviamo e pubblichiamo:
Lettera 1
massimiliano fedriga
Caro Dago, Ucraina, il governatore Fedriga: "Serve esercito per accogliere i profughi, la Regione non può far da sola". Chiediamo a Putin se si presta qualche soldato?
Neal Caffrey
Lettera 2
Caro Dago, Istat: nel 2021 cala ancora la popolazione ma raddoppiano i matrimoni. Tra gay?
Axel
Lettera 3
bandiera ucraina su palazzo distrutto kiev
Caro Dago, da anni i cazzoni che governano il mondo tentavano di farci credere di essere in grado di controllare l'aumento della temperatura media del Pianeta. Ma ora che è scoppiata una guerra tra due soli Stati, Russia e Ucraina, già non sono più in grado di controllare nemmeno il prezzo del gas e del pane! Speriamo che il conflitto serva almeno a far aprire gli occhi ai creduloni.
Oreste Grante
Lettera 4
vladimir putin e mohammed bin salman 4
Caro Dago, Il Sole 25 Ore: "Guerra in Ucraina. Casa, scuola, salute: così l'Italia accoglierà 700mila profughi". Facendo due conti prendendo come riferimento le 100 (ex) Province italiane, significa che in media - senza stare a fare le proporzioni - in ognuna di esse ci saranno 7 mila pazienti in più da assistere e curare. Auguri a chi deve andare in ospedale a fare analisi e test periodici rinviati a causa del Covid!
Diego Santini
Lettera 5
roman abramovich coscritto dell urss
Esimio Dago,
è vero che quel Mohammed Bin Salman che sabato ha fatto decapitare 81 persone è solamente un omonimo di quel Mohammed Bin Salman promotore del neo-rinascimento arabo di renziana memoria?
Bobo
Lettera 6
Caro Dago, invasione russa, le sirene d'allarme suonano in almeno 19 delle 24 regioni dell'Ucraina. Chissà che sollievo per gli ucraini sotto le bombe sapere che Abramovich non ha più il Chelsea e che a molti oligarchi amici di Putin sono stati sequestrati gli yacht...
lo yacht eclipse di roman abramovich
Gary Soneji
Lettera 7
Dago darling, ma allora ci sarà o non ci sarà il "matrimonio morganatico" tra Berlusconi e Madame Marta de Fascina? Il più celebre matrimonio morganatico della storia fu quello tra il Re Sole e la devotissima Madame di Maintenon (di 5 anni più vecchia di lui), celebrato dal ricco proprietario terriero (cimitero omonimo) gesuita Père La Chaise.
matteo salvini con il sindaco di przemysl, wojciech bakun
Ce ne furono molti altri, tra cui in Italia quello tra Vittorio Emanuele II e la bella Rosina e in Russia quello tra lo zar Alessandro II e la bella Katia (una principessa russa). Dato che purtroppo ora si evoca molto Sarajevo (spero sbagliando), va ricordato quello tra Francesco Ferdinando d'Asburgo, erede al trono imperial-regio austro-ungarico, e la contessa boema Sofia Chotek. Entrambi furono assassinati a Sarajevo e da lì partì la scintilla che provocò la prima guerra mondiale. Ossequi
Natalie Paav
Lettera 8
SALVINI IN POLONIA MEME
Caro Dago, "... la maglietta con il volto di Putin, che Matteo Salvini indossò nella Piazza rossa nel 2017 e postò sui social come testimonianza della sua passione per il presidente russo, ha guastato la missione del leader della Lega al confine fra Polonia e Ucraina.
salvini in polonia meme 4
A tirarla fuori, a sorpresa, appunto, è stato Wojciech Bakun, sindaco di Przemys, cittadina a pochi chilometri dal confine". Ma per favore! A 'Repubblica' cambiano i direttori e la proprietà, ma continuano a trattare i lettori come fossero deficienti. Verosimilmente il sindaco della cittadina polacca non sapeva nemmeno dell'esistenza di Salvini fino a quando dall'Italia, la solita sinistra, non gli ha mandato un dossier con tutti i particolari... E questa non è certo una "sorpresa".
bombe su kiev
Sandro Celi
Lettera 9
Caro Dago, la RAI si avvia tranquillamente ad imitare la vecchia e (in)gloriosa Alitalia. Tra sprechi, battaglie corporative, privilegi insensati, si avvia ogni anno di più verso il fallimento! Quando poi i dipendenti dovranno diventare 2.500 allora tutti a recriminare, intanto però gli italiani pagano un carrozzone quasi inutile...
FB
Lettera 10
evacuazione di un palazzo di kiev distrutto dai russi 8
Caro Dago, "Sono oltre 2.500 le persone uccise dall'inizio dell'invasione russa in Ucraina nella città di Mariupol, nel sud del Paese". Lo ha detto il consigliere della presidenza ucraina Arestovych, parlando di "catastrofe alla quale il mondo non ha dato il giusto peso". Forse perché se confrontati con le cifre ufficiali dell'Onu ci si accorge che sono numeri totalmente inventati e gonfiati a dismisura?
Cocit
Lettera 11
bombardamenti su kiev 4
Caro Dago, Papa Francesco: "Chi governa le sorti dei popoli non ha ancora recepito la lezione delle tragedie del XX secolo". Come chi governa la Chiesa non ha ancora recepito che con la preghiera non si risolve nulla.
Sasha
Lettera 12
A Dagospia.
Prima o poi Putin, o chi per lui, avrebbe attaccato l'Ucraina. I motivi fondamentali sono tre. Il primo, che comunque è reale, non avrebbe giustificato la necessità dell'invasione neanche agli occhi dei Russi.
Vladimir Putin 10 marzo 2022
L'argomento quasi religioso e mistico della riunificazione dei popoli russi, dei Grandi e dei Piccoli Russi, non giustifica l'uso della forza perché la riunificazione poteva avvenire anche senza l'uso delle armi. Poteva essere raggiunta anche con accordi, senza spargimenti di sangue. Ma visto che la guerra c'è tanto vale usare la propaganda a beneficio del popolo.
Gli altri due obiettivi invece potevano essere raggiunti solo con la riduzione di una Ucraina più piccola in uno stato satellite della Russia. Il secondo motivo è politico e militare. In parole semplici la conquista delle coste nord del Mar Nero e di tutto il Mar d'Azov avrebbe impedito il possesso dei porti ucraini da parte della marina da guerra degli USA/NATO. Inoltre la sottomissione di un'Ucraina più piccola avrebbe definitivamente contenuto la NATO entro i confini attuali. Infine il terzo, che forse è il più stimolante per un'azione militare, è il motivo economico.
vladimir putin
La conquista del Donbass e dell'Ucraina meridionale è una preda di guerra dal valore ancora non misurabile, ma potenzialmente eccezionale. Dopo la seconda guerra mondiale l'Unione Sovietica aveva investito le più grandi risorse di tutta l'Unione proprio nei territori compresi tra il fiume Don e il fiume Dniepr e nei porti sulla sponda nord del Mar Nero. Lo scopo era lo sfruttamento delle materie prime e la costruzione di immense fabbriche e centrali atomiche ancora attive, per il beneficio di tutta l'Unione Sovietica.
evacuazione di un palazzo di kiev distrutto dai russi 9
A questo si aggiunse la realizzazione di porti e aeroporti moderni per il commercio e l'esportazione. Poi le coste sabbiose e "calde" dell'Ucraina/Unione Sovietica sono le più adatte per il turismo balneare sovietico interno e ora anche per il turismo internazionale. Da sempre Putin, o chi per lui, pensava e pensa che queste ricchezze appartengono alla Russia e che quindi devono tornare al legittimo proprietario.
Anche se Putin cade, non aspettiamoci la fine definitiva delle ostilità. La seconda e terza causa di guerra potranno essere eliminate solo con l'uso della forza, ora che la guerra è iniziata, e prima o poi si faranno sentire di nuovo, se non chiuse a favore della Russia.
Francisco o primeiro.
vladimir putin alle olimpiadi di pechino 2022
Lettera 13
Caro Dagos, in tanti si cimentano da diagnosti o paragnosti di Putin, scannerizzato sotto il profilo clinico (casomai funzionasse come il vudù, magari). Esercizio risparmiato a gente di potere meritevole della stessa attenzione, opinion maker diagnosti e paradiagnosti compresi: chi scatena guerre umanitarie e per la democrazia e se non può combatterle direttamente, semina zizzania; chi informa a senso unico; strateghi che pianificano psy-op su larga scala e chi le mette in pratica; chi manipola notizie vere - peggio che inventarne di false - e chi pilota l'opinione pubblica ovvero lega l'asino dove vuole il padrone - e in aggiunta, censura.
poliziotto ucraino a kiev
Se non altro, in qualità di co-protagonista della pagina di storia in 3d e digitale terrestre, perché non un'analisi di Zelensky, allora? Un caso da manuale, ancorché da lasciare ai profiler che si trastullano nel mostrificare ben bene, con Putin, chiunque sia additato come putiniano.
Vedrete se non faranno un biopic celebrativo o una serie su un comico che gira una serie su un professore di Storia che viene eletto presidente e poi, finita la serie telefilmica, presidente diventa davvero. I paragoni - come spesso capita, strampalati: nel caso - con Regan non reggono: the Ronald, attore di serie b, non girò film o serie televisive su un signor nessuno che diventa presidente.
volodymyr zelensky nella serie servitore del popolo
Che non è solo pubblicità che si autoavvera: Zelensky si self-elettrizza e con lui, la sua nazione ("russi attaccati da altri russi!": allora, Putin la dice giusta...), trasfigurati in eroi del mondo libero ("toccherà anche a voi!" giurano), proprio mentre rischiano di trascinare il mondo intero in una guerra termo-nucleare.
volodymyr zelensky nella serie servitore del popolo
Entrato in politica nel suo Paese dalla porta d'accesso della fiction, Zelensky non vuole uscire più dal ruolo combattentistico in una sorta di reality interattivo in bilico fra la guerra in corso e quella incombente - che la smilitarizzazione scongiurerebbe. Di questi tempi, l'orma nella storia poco si distingue da quella impressa sulla Walk of Fame di Hollywood. I principi psicoattivi della società dello spettacolo, del resto, li vediamo agire a tutto schermo in questa guerra in tempo reale - e non da una parte sola o due: a soffiare sul fuoco sono tutti da tutte le parti.
Raider