Riceviamo e pubblichiamo:
Lettera 1
gabriele lucentini cdp
Mai dato consigli a Renzi. Caro Direttore, scrivo in relazione a un dettagliato articolo di cronaca politica dedicato alle primarie del PD, pubblicato su L’Espresso domenica 3 marzo 2019, dal titolo “Operazione Zeta” a firma di Emiliano Fittipaldi nel quale vengo impropriamente citato. Nell’ambito del servizio, a pagina 28 si scrive: “Matteo (Renzi) ha chiesto consigli per lanciare un fundraising a tappeto”... “anche a Gabriele Lucentini, ex capo relazioni istituzionali di Cdp”.
Smentisco categoricamente di aver mai fornito consigli su attività di fundraising o di comunicazione al senatore Matteo Renzi, che non ho mai incontrato in vita mia, né ad altro esponente di qualunque parte politica.
Preciso, infine, di non essermi mai occupato di comunicazione politica. In Cdp, da tecnico, sono infatti stato responsabile comunicazione e sostenibilità e non addetto alle Relazioni Istituzionali, visto che da 25 anni sono specializzato in comunicazione d’impresa.
Essendo l’informazione che mi riguarda destituita di ogni fondamento, vi prego di pubblicare questa mia precisazione nelle edizioni in cui la notizia e’comparsa: quella cartacea e in quella online.
Grazie per l’attenzione
francesco merlo
Gabriele Lucentini
Lettera 2
Caro Dago, ma il prossimo anno Juventus come Alfredo Binda che nel 1930 venne pagato - dopo 4 vittorie di cui tre consecutive - per non partecipare al Giro d'Italia?
Salvo Gori
Lettera 3
Caro Dago, le primarie sono l'unica elezione in cui vince uno del PD.
BarbaPeru
Lettera 4
Che profondo, che ben scritto l'articolo di Francesco Merlo, da voi ripreso, "fenomenologia el gran banal". Dall'elenco, mancava un solo nome: quello del virtuoso dell'ossimoro, dell'adamantino fustigatore dei vizi e del cattivo gusto, del creatore di frasi involute e fragili come il tufo del barocco siciliano: sì, Francesco Merlo in persona.
Klaus
Lettera 5
CARLO CALENDA SCRUTATORE ALLE PRIMARIE PD
Caro Dago, con tutti i punti vendita (gazebi) presenti nella Capitale per le primarie Pidì, lo scrutatore Calenda doveva scegliere proprio Piazza del Popolo? Je’ puzzava annare a Tor Marancia, o Casal dei Pazzi, o alla Bufalotta.
Saluti, Labond
Lettera 6
Caro Dago, un immigrato marocchino, con numerosi precedenti, alla guida di un auto senza la patente ubriaco e drogato ha travolto una vettura uccidendo due persone.
Questa persona si è guadagnata la tessera n. 1 del partito della sig.ra Boldrini,
la tessera n.2 (la n. 1 è intoccabile) del PD di Zingaretti e la cittadinanza onoraria da parte del sindaco-milionario Sala. Chissà se qualcuno di loro parteciperà ai funerali delle vittime di un loro pupillo.
FB
Lettera 7
simone pillon (3)
Caro Dago, a Modena un padre uccise la figlia e poi si suicidò: alla madre un indennizzo di 8.200 euro. "La quantificazione dell'ammontare non deve necessariamente coprire il danno nella sua interezza", scrive il giudice. E certo, invece al romeno che si è beccato una pallottola da un imprenditore nel cui magazzino si era introdotto per rubare, spettano 700 mila euro di "risarcimento". Cose da pazzi!
Tony Gal
Lettera 8
Caro Dago, al Carnevale di Formello sfila un carro a forma di barcone con bambini truccati da migranti e cartelli con scritte come "Non pago affitto" e "Vogliamo wi-fi". E subito scoppiano le polemiche. Come mai nessuno fa un carro simile coi cinesi al posto degli africani? Ah già, perché loro vengono qui per lavorare e non chiedono nulla a nessuno.
Dario Tigor
Lettera 9
Qualcuno avvisi il leghista Pillon che nel medioevo l´arte la bruciavano, i libri pure, e la cultura era azzerata. Nel medioevo la chiesa ha riportato indietro la società, e se non ci fosse stato adesso saremmo qualche passo avanti. Qualcuno gli dica che ha scambiato il medioevo con il rinascimento.
Luna O.
Abdelaziz Bouteflika
Lettera 10
Caro Dago, il presidente Abdelaziz Bouteflika, 82 anni, si ricandida alla guida dell'Algeria per la quinta volta consecutiva. Ricoverato a Ginevra in precarie condizioni di salute, promette, in caso vittoria, di "organizzare elezioni anticipate nelle quali non si presenterà", e "una riforma della Costituzione da approvare con un referendum". Dopo Chávez in Venezuela riuscirà anche lui a trovarsi un Maduro che lo sostituisca?
Simon Gorky
Lettera 11
Caro Dago, la commissione Giustizia della Camera dei rappresentanti americana ha avviato indagini per «abuso di potere, corruzione e ostruzione della giustizia» nei confronti del presidente Donald Trump. Faziosi come al solito a Rai News 24 parlano di un passo importante verso l'impeachment, tralasciando di dire che senza il Senato, saldamente in mano ai Repubblicani, i Democratici, che invece controllano la Camera e quindi le «indagini», non vanno da nessuna parte. La solita propaganda.
Saro Liubich
michael jackson e james safechuck 1
Lettera 12
Caro Dago, le canzoni di Michael Jackson sono state messe al bando da Bbc Radio 2 in attesa della messa in onda del docufilm "Leaving Neverland" in cui parlano due presunte vittime che raccontano di aver subito abusi sessuali dalla star quando erano piccoli. Era il minimo, cosa aspettano gli altri a fare altrettanto? Kevin Spacey e il nostro Fausto Brizzi sono stati massacrati sulle voci di presunti abusi e molestie sessuali, siccome Michael Jackson è nato con la pelle nera bisogna avere un occhio di riguardo e procedere coi piedi di piombo?
Lino
Lettera 13
aspirina
Caro Dago, Melania Rizzoli scrive che "L' acido acetilsalicilico non serve solo a diminuire l'infiammazione, la coagulazione, il dolore o la temperatura in caso di febbre, ma, se assunto regolarmente, potrebbe diventare presto una delle strategie principali nella prevenzione dei tumori". Eppure qualche anno fa il solito "studio" affermava che chi aveva fatto largo uso di aspirine ed analgesici da anziano aveva maggior probabilità di ritrovarsi con problemi di sordità. A chi dobbiamo credere?
Baldassarre Chilmeni
Lettera 14
antonella rampino
Caro Dago, sulla vicenda della mamma di 11 figli che ha scandalizzato Antonella Rampino ex "La Stampa" per il rilievo dato dal Corriere con l' onore della prima pagina, sono d'accordo su quest'ultima scelta. Fare la scelta di una famiglia numerosa non è mortificare il femminismo o cose del genere. Ogni donna deve essere libera sulle sue scelte, ma sicuramente l'epoca delle famiglie numerose è stata migliore dell'attuale, dove la natalità è poco più di un figlio. Quanto poi al risalto delle notizie sui giornali non capisco le paginate e paginate sui reali inglesi o roba del genere o del mondo dello spettacolo , messi in risalto anche quando sbadigliano.
Cordiali saluti. Giovanni Attinà
Lettera 15
Caro Dago, Renzi: "da parte mia Zingaretti non ha nulla da temere". Lo disse anche per Enrico Letta, col famoso "stai sereno".
Pat O'Brian
Lettera 16
Caro Dago, i bambini di due scuole di Taranto possono ringraziare Di Maio. Resteranno a casa per una settimana perché l'Ilva - quella che secondo Grillo sarebbe dovuta diventare "un parco tecnologico" - inquina troppo.
Ezra Martin
marco travaglio
Lettera 17
Dago Esimio, hai letto l' elenco dei tic e dei vizi di certa sinistra elencati da Travaglio nel sui articolo sulle toghe di MD ? Evidenzia spocchia, autoreferenzialità, ipocrisia, doppiopesismo, astrattezza, elitismo, negazione dei problemi, allergia di tutto viene dal popolo e altro ancora, tutto bagaglio made quella certa sinistra che riecheggiava nel congresso di quelle toghe. A dire il vero gran parte di questi tic li vedo quotidie nel salotto di Lilli chez l'emittente di nasone Cairo, dove Marcolino si addobba non a gratis. Per quanto riguarda la sortita di Ermini a quel congresso, beh con il collega Ottone farebbe una coppia imbattibile. Alle urne alle urne il popolo di Sala incombe a liberarci !
Saluti - Peprig
Lettera 18
beppe grillo sul set
Dago caro, si sono tanto adoperati per inventarsi la manifestazione antirazzista (250.000 in corteo? Erano si e no 50.000, ma le questure ora tacciono) che un marocchino a bordo di un'Audi A6, spacciatore in fuga da un incidente, privo di patente e assicurazione, ti stermina una famiglia. Aveva però l'obbligo di firma. Gianluca
Lettera 19
Sic transit gloria mundi. Teniamolo a mente, sempre. Visto Grillo? Pareva che dovesse conquistare prima l'Italia e poi il mondo. Ma, alla prova dei fatti, si è afflosciato come un pallone bucato. La realtà è più dura delle illusioni e delle utopie. Si è svegliato dal sonno ed ha perso anche il tocco magico della comicità. Non fa più ridere, neanche i polli, come usa dire. E questo è il vero dramma, per lui. La gente ha capito di essere stata turlupinata, e non gliela perdona. Può andare in pensione. Avanti un altro.
Gaetano Il Siciliano
Lettera 20
Esimio Dago, alle primarie il PD ha superato il milione e settecento mila elettori, dobbiamo ritenere plausibile il dato fornitoci poiché, essendo una consultazione privata, non vi sono stati controlli esterni per la certificazione, come del resto per la piattaforma dei 5S. Ma un dubbio mi assale, se per votare ero obbligatorio presentare il certificato elettorale, come hanno fatto a votare, i sedicenni e gli extra comunitari con il permesso di soggiorno, se non ne sono in possesso?
Se lo facessero, la Guardia di Finanza o l’Agenzia delle Entrate potrebbero verificare, sull’entrate di cassa del PD se sono stati contabilizzati tre milioni e quattrocentomila euro, che dovrebbero essere i proventi degli elettori che hanno versato il contributo di due euro per votare.
Annibale Antonelli
john lennon
Lettera 21
Dago darling, della serie non si capisce più nulla su chi sta veramente col "people" e chi no. Non riesco a capire la differenza tra John Lennon che cantava "Power to the people" e il podestà meneghino Sala in Bazoli che sabato scorso (rinunciando a un meritato riposo in una delle sue ville in Tigullio o a Sankt!) ha marciato su Milano (in attesa di marciare su Roma) con lo slogan "People have the power" (poi declinato in vari modi, qualcuno in cui c'era solo "People" o "Avanti people").
Vuoi vedere che molti "poveri" marciatori (magari impiegati nel florido settore del "No profit with profit") in Corso Venezia hanno trovato il tempo di fare un po' di shopping da Caraceni o Dolce e Gabbana? E chissà quanto "gay cruising" in partenza dalla stazione Metro MM1 arcobaleno (Porta Venezia), avallato dai Soviet dell'ArciGay.
BEPPE SALA MANIFESTAZIONE ANTIRAZZISTA MILANO
Per una volta senza schedature, ma tenendo conto della dura legge, certamente anticostituzionale, del "Bigger is better". Traguardo per i gay più coraggiosi (e amanti del fetish "Public sex") e calienti ai Giardini Pubblici di Venezia-Palestro sul calar della sera. Pare che detta legge venisse applicata anche in un famoso parco di Monaco di Baviera quando molto tempo fa Arbasino scriveva che "L'unica discriminante sono i centimetri".
Che figuraccia comunque, nonostante tutto il cancan mediatico osannante specie di Rep e Mediaset, i tre uomini senza qualità alla Musil, candidati alle primarie nazionali del PD, in rapporto a un uomo forte e manager abilissimo come Sala "en marche". Era ovvio che vincesse il popolarissimo "commissario Montalbano"! Ossequi
Natalie Paav
Lettera 22
A sentire i servizi segreti di casa nostra (se il possessivo non suona scopertamente sovranista), le prossime elezioni europee potrebbero essere condizionate, nel nostro Paese, dal razzismo montante: pudore eccessivo, dopo un'affermazione così audace o carenza di informazioni più dettagliate o fiducia nell'intelligence del lettore (dei giornali), rendono necessaria mantenere la segretezza sulle responsabilità di quest'alta marea razzista alle porte, laddove una notizia tanto clamorosa poteva essere diffusa solo da fonti assai attente, non necessariamente attendibili, a non lasciarsi sviare dalle apparenze e a avallare linee politiche, non per forza quelle del Ministro cui i servizi rispondono.
POLIZIA
In questo modo così disinvolto di servire liberamente le forze d'opposizione, dare la colpa dell'esito infausto di elezioni ancora da svolgersi a forme di condizionamento, si legge nel rapporto degli 007 al nostro servizio, rappresentate da scritte a mano sulle pareti dell'androne di un'abitazione privata, anziché a un pervasivo sistema radio-televisivo e di stampa left oriented al 90%;
attribuire il paventato successo dei Partiti sovranisti all'influenza elettorale del caso di un privato cittadino che spara a clandestini venuti a rubare nella sua azienda agricola, invece che agli interventi ex cathedra/palco comiziale vaticane e assembleari della CEI;
sostenere che i pericoli alla nostra democrazia elettorale derivino dal condizionamento della volontà di una cinquantina di milioni italiani da parte di una curva da stadio che, in preda al tifo, muggisce contro un calciatore diversamente colorato e non dal sottostare, oltre che alla minaccia spreadistica, a un rapporto defi cit/Pil del 2% invece che del 3%, come vale per tutti gli altri Paesi membri del'Ue, tranne per quelli che possono superare questo limite se lo decide la Bundesbank, appare come un potere di preveggenza che non rientra fra le prerogative di un servizio segreto che non sia paranormale e non paraculo: o più verosimilmente, come una forma di ingerenza da servizi segreti di Pulcinella, maschera di un Deep State che non sembra corrispondere allo Stato di facciata e più che altro, alla faccia nostra.
Raider