Riceviamo e pubblichiamo:
BEPPE GRILLO
Lettera 1
Se arriva la "troika" , tratteremo sul prezzo...
Beau Geste
Lettera 2
Caro Dago, è dal marzo del 2013 che La Repubblica annuncia la spaccatura del M5S e l'uscita di 20 dissidenti. Cambiassero astrologo.
Massimo
Lettera 3
È il momento in cui mettono tutto in busta paga. Tra un pochino ci metteranno anche un cornetto contro la sfiga.
Almagesto
Lettera 4
Se Sabina Guzzanti voleva dire che tutti gli imputati hanno il diritto di assistere alle deposizioni delle persone informate sui fatti dei quali sono accusati, l'ha detto proprio male. Malissimo.
H.K.
Ezio Mauro
Lettera 5
"Gli eredi ribaldi dell'Avvocato non ne combinano una giusta"!? Risulta a qualcuno che ""il capostipite" Avvocato" ne combinasse una giusta? A me non risulta.
Ottavio Beccegato
Lettera 6
in merito alla risposta di Andrea Boldrini, visto che appunto conosce le fatiche degli artisti, come fratello, mi dissocerei da mia sorella visto le minchiate che dice quando apre bocca e come artista me ne vergognerei, tanto da dire: "sono figlio unico"
Paolo
Lettera 7
Moggi non deve sorprendersi che Travaglio si dichiari juventino: basti pensare che sostiene perfino di essere liberale...
Mario
Lettera 8
Caro Dago, dite al Viperetta che esisteva la Safa Palatino, che era uno stabilimento cinematografico e di doppiaggio di piccole dimensioni ma delizioso, situato in uno dei luoghi più belli di Roma il colle del Celio. San Saba è un bel quartiere , ma niente a che vedere con la mitica Safa Palatino . Soltanto per la precisione. Cordiali saluti. Lilly
SABINA GUZZANTI
Lettera 9
Marchionne: “Ho già dato, dopo il 2018 farò altro”. Va bene, ma come credere a uno che ha avuto il coraggio di parlare per anni di Fabbrica Italia?
Tiziano Longhi
Lettera 10
Nell'inserzione di oggi sul Corriere a sostegno di Renzi, si legge che i sottoscrittori intendono rompere "il muro di silenzio che ha avvolto il Presidente del Consiglio". Magari stesse un pò in silenzio! Ma non guardano la TV o leggono i giornali lorsignori e lorsignore?
Paolo
Treviso
Lettera 11
L AVVOCATO GIANNI AGNELLI
Nell’ennesimo spot governativo sulla sicurezza e la prevenzione del devastato territorio italiano, il ministrino Del Riomare esterna la solita indiscutibile fanfaluca: “L’Italia deve tornare un Paese normale”. Ma quando mai lo è stato? Basti pensare che nell’udienza al Quirinale sulle secolari trattative Stato-Mafia, non ci saranno in videoconferenza i poveri Riina & soci. Un peccato perché poteva essere finalmente presentato a tutti quel triumvirato che di fatto ha distrutto il Paese, quello che tentava di diventare “normale” e mai ci è riuscito e non ci riuscirà con questa classe politica e burocratica.
Remo Gherardi
Lettera 12
Dago, digli ai 108 firmatari pro-Renzi che un appello ha senso se lo fa una persona autorevole (Umberto Eco, Giorgio Bocca) o importante (Berlusconi, Benetton) o almeno famosa (Totti, Sofia Loren). Ma se tu non sei NESSUNO, che senso ha la tua dichiarazione? Forse in realtà è una autodichiarazione “io sono importante; io firmo un manifesto dunque sono importante; il mio parere interessa ai lettori di giornali”. E’ un selfie senza foto, ma con solo il nome. Ciao !!!!
Enzo Romeo
Lettera 13
Dagone da ottobrate romane,
laura boldrini alla mostra del fratello andrea
mi punge vaghezza di chiedere come mai la trasmissione Report tanto attenta alla salute di noi cittadini non si occupi o preoccupi di quella dei più piccoli: tutti i biscotti e le merendine - tranne rarissime eccezioni - fanno uso di olio di palma, notoriamente il più scadente, il più raffinato e il più deodorato: insomma una mano santa per i nostri bambini altro che la pizza. Dimenticavo è il meno caro per ovvii motivi, però parlano di pizza.
Salute PIC
Lettera 14
Caro Dago,
vedere ieri sera la Boschi entrare in Senato e, col suo sorriso stampato sul volto, sentirla mettere la fiducia sulla riforma del lavoro è stato come assistere ad una scena di "Arancia Meccanica"... insomma, o Senato, lasciati stuprare e stattene in silenzio, che io lo faccio col sorriso sulle labbra... stesso concetto ribadito poi a Milano dal ducetto: basta sceneggiate al Senato, lasciatevi violentare in silenzio !
Amici del PD, Nanni Moretti, girotondini: ma davvero digerite tutto questo ?
Recondite Armonie
Lettera 15
Ah Da’
poi dice che nun semo tutti Fantozzi.
Andrea Agnelli Moggi
A legge li nomi de quei Serbelloni Mazzanti Viendalmare, che hanno pagato ‘na paggina der Coriere pe’ sostene’ er governo, c’è venuto a tutti da ride qui ner palazzo. Noi semo molto de più de 108, nun ciavemo li doppi cognomi, ma nun vedemo pe gnente ner premier er “cipiglio di una volontà giovanile” e manco er muro de silenzio che ha lo ha “avvolto” .
Pure noi, da pori fantozzetti, volevamo compracce ‘na paggina su quarche quotidiano, pe’ dije a tutti che sto’ governo rompe li cojioni molto peggio dell’artri, co’ sto regazzetto buffone che sta a pijacce per culo su tutte le tv , li giornali, tuitt e social, ma una cosa che è una, pe chi pia 460 euro de penzione o è disoccupato nun l’ha fatta, tantomeno tocca’ li privilegi veri.
S’era deciso de fa na’ colletta o mejio, come se dice mo’un crowdfunding, poi avemo penzato che li giornali, oltre che nun li legge nessuno, già li pagamo e pure troppo, pe’ le fregnacce che pubblicheno e altri soldi nun jeli potemo da’. Scemi si ma fino a un certo punto.
Condòmini de’ borgata.
Lettera 16
MARCO TRAVAGLIO
Gentil Dago,
Nonno Vujadin Boskov, il compianto e saggio tecnico della mitica Sampdoria di Vialli, Mancini e Vierchowod, era solito dire : "Rigore è quando arbitro fischia !".
Ma, quando 2 rigori, molto discussi, li fischia un arbitro, ancora inquisito per Calciopoli, spedito a dirigere Juventus-Roma da un ex collega, indagato e poi prosciolto, per la trasparenza e la regolarità del Campionato di serie A, non sarebbe opportuno che la Federcalcio, sentiti i due club, disponesse la ripetizione del chiacchierato partitone ?
Ossequi
Pietro Mancini
Lettera 17
Non so che competenze abbia l'intervistato nell'articolo su Leonardo da Vinci. Storiche no. Leonardo (e nessun contemporaneo suo) non può essere inviato a Sisto V Peretti per la cappella Sistina (opera di Sisto IV della Rovere), non so se per motivi di fama pittorica, ma sicuramente perché Sisto V Peretti sarà papa alla fine del '500, quando Leonardo sarà morto da molti decenni. PS: Leonardo interessava molto come ingegnere militare e civile. Saluti.
Alberto
Lettera 18
VIPERETTA MASSIMO FERRERO
Sul libro dedicato a Leonardo Da Vinci. Se questi sono i giovani (come il citato autore del volume), Dio ce ne scampi e liberi...Una castroneria spaventosa, almeno così dall´intervista riportata su Dagospia: Lorenzo il Magnifico non poteva inviare nessun pittore a Sisto V Peretti, per il semplice motivo che 1. quando Sisto V diventa Papa (1585) il buon Lorenzo era già morto da un bel pezzo (1492) 2. la cappella Sistina fu fatta erigere e affrescare una prima volta da un altro papa Sisto, ma Sisto IV (Della Rovere), morto nel 1484.
Saluti
MM
Lettera 19
Caro Dagospia,
volevo sapere come è andata a finire per la riforma della P.A. e, in particolare, dell'articolo della riforma che riguardava il tentativo di "salvare" Renzi dai problemini di assunzione di compagni di merenda quando era a Firenze. Il Vostro articolo è quello del 18 giugno 2014 ore 16.39 "Una riforma formato sindaco ....Ho provato a cercare gli sviluppi, ma non ho trovato nulla. è passato quell'articolo? è ancora in discussione?
Grazie anticipatamente per la collaborazione
Renato
renzi e marchionne al council on foreign relations
Lettera 20
Il recente trasferimento d’autorità del Comandante De Falco, autore delle famose telefonate a Schettino nella notte del naufragio della Costa Concordia (“salga a bordo, cazzo!”), solleva aspre polemiche perché viene visto come un mancato apprezzamento della sua opera. De Falco, per quelle parole, acquistò grande notorietà mediatica, con qualche esagerazione; si arrivò, infatti, a definirlo addirittura un eroe.
Senza nulla togliere alle eventuali responsabilità di Schettino, a me personalmente, il tono e le parole che gli picchiò in testa il Comandante De Falco quella notte durante le telefonate non entusiasmarono. Mi fecero venire in mente le altrettanto sferzanti parole che Francesco Ferrucci, vinto in battaglia e condotto già ferito e disarmato al cospetto del suo vincitore, Francesco Maramaldo, gli rivolse contro prima che questi, piuttosto che concedergli pietà, ordinasse di finirlo: “Tu uccidi un uomo morto!” (1530, battaglia di Gavinana).
renzi al vertice ue di milano
Il tempo er a prezioso; forse, meglio sarebbe stato chiudere subito con Schettino e contattare qualcuno che avrebbe potuto essere più utile, secondo il suo giudizio. LeoSclavo
Lettera 21
Caro DAGO, il leader di un sindacato che rappresenta in maggioranza pensionati, per fermare l'abolizione di un certo art. 18 che ormai riguarda una trascurabile minoranza di lavoratori, minaccia di occupare fabbriche che si sono in maggioranza trasferite all'estero, organizzando lavoratori che sono ormai risibile minoranza rispetto ai precari e alle partite iva.
RENZI E DELRIO
Il tutto, contro un leader della sua stessa parte politica, non legittimato da elezioni politiche, ma solo da consultazioni aperte anche a cittadini stranieri e minorenni, con raccolte di firme nei gazebo, e che sta in piedi, piu' che con i voti del suo partito, col voto determinante di un partito di opposizione capeggiato da un pregiudicato ai domiciliari, indispensabile per le riforme ma che si proclama all'opposizione;
cercando di scavalcare un parlamento eletto con una legge proclamata incostituzionale dopo otto dico otto anni di profonde riflessioni da una corte costituzionale, anche essa in maggioranza eletta da parlamenti incostituzionalmente eletti; e sotto l'alto patronato di un presidente della repubblica, rieletto a un'età che non consente il rinnovo della patente, e che sarà presto ascoltato per una incresciosa vicenda - infondata ovvio - di trattative segrete con la piu' potente organizzazione criminale d'Italia, e in tele-presenza di esponenti di primo piano di detta organizzazione. E poi si lamentano se a Bruxelles e a Berlino ci vogliono commissariare. Ma magari!!!
BLUE NOTE
Milena Gabanelli candidata Stelle al Colle h partb