Riceviamo e pubblichiamo:
Lettera
Ho ricevuto mandato dal Principe Carlo Giovanelli di intimarVi la cancellazione dell’articolo apparso sul Vostro sito internet www.dagospia.com in data 24.8.2015, in cui si legge che il mio Assistito, definito impropriamente “ultraottuagenario”, avrebbe litigato in maniera furibonda con la Contessa Marta Marzotto per avere detto in diretta tv che sua nipotina Beatrice Borromeo non avrebbe alcun titolo nobiliare.
carlo giovanelli
Trattasi di affermazioni false e diffamatorie, in quanto il Principe, oltre a non essere “ultraottuagenario”, non ha mai pronunciato simili affermazioni nei confronti di Beatrice Borromeo e non ha neanche litigato con la Contessa Marta Marzotto, con cui intrattiene ottimi rapporti e nei confronti della quale nutre stima e rispetto.
Attendo pertanto di ricevere contezza in merito alla rimozione dell’articolo in questione entro e non oltre 24 ore dal ricevimento della presente, a cui dovrà seguire una immediata rettifica della notizia sul sito internet.
Distinti saluti.
Avv. Francesco Frassoni
Lettera 1
paolo baratta dario franceschini
Fra’Nceschini sceglie Famiglia Cristiana per intonare il salmo penitenziale che dona l’eterno riposo all’Art Bonus, la norma che doveva garantire risorse ai beni culturali italiani. “Quando fu approvato, lei disse che le grandi aziende non avevano più scuse. Un bilancio? Buona la risposta delle aziende medio-piccole –abbozza il Ministro, prima di confessare- quasi nulla da parte delle grandi.” Poche briciole, insomma, a distanza di 15 mesi.
Eppure l’Art Bonus era nato con il vento in poppa dei decreti legge che dovevano cambiare verso e rotta dell’Italia. Prima dell’odierno De Profundis, SuDario aveva tuonato “non ci sono più alibi, grandi imprese, piccole imprese, mecenati. Io li chiamerò uno per uno, in privato e in pubblico”. Li avrà anche chiamati ma non li ha convinti, il noioso Ministro. Che bastava chiedere a Verdini per sapere che il credito d’imposta del 65% avrebbe difficilmente attirato imprenditori capaci di eludere il 100% senza neanche procurarsi il titolo di gufi da Palazzo Chigi.
lino damiani regista giancarlo dotto antonella cecora film maker
Salvo Mistakes
Lettera 2
Caro Dago buongiorno, a quando il mea culpa del Sig. Giancarlo Dotto che definiva F. Anderson piu' forte di Neymar? Un saluto
Garfunkel
Lettera 3
Caro Dago, ben fatto con i video. Ma con tutto quello che i "censuratori" ci fanno vedere nei film e nelle serie tv, ormai siamo anestetizzati: come si fa a distinguere una morte vera da una recitata?
Pikappa
Lettera 4
obama siria
Caro Dago, dopo l'uccisione dei due reporter, la Casa Bianca dice "Subito una stretta sulle armi". Ma è meno pericoloso un uomo con la pistola di uno che, dopo aver letto le istruzioni in Internet, si è costruito una bomba miscelando i prodotti in vendita in tutti i supermercati.
Pino Valle
Lettera 5
Caro Dago, forse Michelle lo lascerà, ma guardando i Mercati, si direbbe che almeno in econonomia Obama ha trovato subito una nuova padron-Cina.
EPA
Lettera 6
Caro Dago, con il Nobel per la Pace ricevuto in "anticipo", Obama non è riuscito a pacificare nemmeno i bianchi e i neri del suo Paese. Quel Premio sarebbe dovuto andare agli americani che lo hanno votato con speranze andate deluse.
Camillo Geronimus
MATTIA FANTINATI AL MEETING DI CIELLE
Lettera 7
Caro Dago,
abbiamo dovuto aspettare più di vent'anni per trovare chi avesse il coraggio di "cantare la messa" agli affaristi di CL a Rimini... a differenza di tutti quei politicanti che invece hanno fatto passerella e baciato pantofole ed anelli...
Recondite Armonie
Lettera 8
Caro Dago, dopo il fattaccio di ieri - un nero con pistola ha ucciso una giornalista e il suo cameramen - Obama continua a prendersela con le armi. Ma allora la Merkel, dopo che un gruppo di dissennati ha incendiato un centro per migranti, dovrebbe proibire fiammiferi e accendini?
Marino Pascolo
Lettera 9
Caro Dago, "Tagli delle tasse credibili solo con un taglio delle spese". Una circonlocuzione del ministro Padoan per dire che l'annuncio di Renzi su Tasi e Imu è aria fritta.
ALBA PARIETTI SI DOCCIA
L.Abrami
Lettera 10
Caro Dago, la Parietti, grande amica di Luxuria, dice di sentirsi trans dentro. Speriamo che quanto tolto a Luxuria non sia stato messo ad Alba...
Tuco
Lettera 11
Caro Dago, il senza vergogna Obama ringrazia la Merkel che soccorre i profughi dopo che lui non ha mosso un dito per evitare la catastrofe umanitaria in Siria.
Marella
Lettera 12
Caro Dago, in America si è tanto parlato dei "cattivoni" bianchi che uccidono i neri, che alla fine il problema anziché risolversi è raddoppiato: ora i neri si sentono legittimati a vendicarsi. Bel capolavoro degli antirazzisti!
Luisito Coletti
Lettera 13
Caro Dago,
ROMINA POWER - NAIKE RIVELLI - YARI CARRISI
ci sono nobili anime che si indignano di fronte alle condizioni di povertà in Corea del nord? Sono mai stati in una stazione ferroviaria italiana?
Ilm’ot
Lettera 14
Caro Dago, l'arresto "improvviso" di Salvatore Casamonica per estorsione, sembra una sceneggiata messa su apposta per consentire a Renzi e ad Alfano di annunciare, nella prossima conferenza stampa, che "Lo Stato c'è, è vigile". Che penosa boiata...
Luc Nardi
Lettera 15
Caro Dago, ormai muoiono dappertutto. In mare aperto, sui barconi, nei tir, sotto i carrelli degli aerei, nelle valige. Questi cadaveri sembrano posizionati ad arte. Per farci provare sensi di colpa quando li troviamo, così da obbligarci, per senso di pietà, a soccorrere gli altri: i migranti vivi.
Giovanni Reese
NAIKE RIVELLI - YARI CARRISI SESSO TANTRICO
Lettera 16
Caro dago,
I figli ricchi e scemi dei personaggi famosi (ultimi in ordine di tempo Carrisi/Muti) che si trovano la pappa pronta, ovvero programmi TV dove possono dimostrare di non saper fare niente tranne esibire il cognome di mamma o papaà, ancora meglio se di entrambi, rappresentano un vero insulto per i tanti, tantissimi giovani, artisti, laureati, che non riescono a trovare uno straccio di posto nemmeno da precario perchè non possono esibiere il "cognome" giusto. Ma RAI e Mediaset non provano un pò di vergogna?
FB
Lettera 17
Caro Dago,
come cultore della carta stampata, apprendo, con una certa tristezza, il lento calo della diffusione dei giornali italiani. Siamo addirittura ad una tiratura complessivo inferiore , di molto, rispetto al dopoguerra. Naturalmente i vari guru dell'informazione si dovrebbero interrogare, ma vedo che la preoccupazione è quella di sbandierare gli alti compensi delle grandi firme o presunte tali. Mi auguro davvero che questi dati portino ad una meditazione: consolarsi con l'aumento delle copie digitali non è il massimo. Cordiali saluti. Giovanni Attinà
SALVATORE BUZZI - GIULIANO POLETTI
Lettera 18
Il ministro con la faccia da peperone di Carmagnola vuole costruire un piano di azione che risolva il problema del caporalato. Ottimo proposito. Alcuni però si chiedono se troverà anche il tempo per dare risposta alle domande degli ex-soci lavoratori della cooperativa "Deposito Locomotive San Lorenzo di Roma", che invocano chiarezza&giustizia (poveri illusi) per -dicunt- un mare di soldi (più di tre milioni di euro) volatilizzatisi ai tempi in cui l'esimio era un Compagno Presidente di Lega Coop, e come tale poteva conoscere alcuni altri Compagni Presidenti.
Giuseppe Tubi
Lettera 19
Caro Dago quelli di Slowfood hanno poco da lamentarsi con Il buon Al Bano.
1) nelle promozioni si può fare il sottocosto, quando lo fanno con i detersivi va bene sul vino.
albano vino ault
2) se il consumo procapite di vino in Italia è 42 litri all'anno 6 bottiglie sono 4,5 litri vuol dire a spanne 5 settimane di stock per cui se non lo promozioni in maniera forte chi le compra 6 bottiglie in un colpo.
3) la promo la fa la coop, riservandola ai soci, le coop non hanno come scopo il lucro, per cui se invece che fare profitto, ne girano una parte di esso o in toto ai soci cooperatori non fanno altro che il loro dovere statutario.
4) infine il marketing ha 4 p (qualcuno adesso dice 5) il prezzo è una delle 4 le alre tre slowfood e tanti benpensanti del vino manco sanno cosa siano ed anche per questo che invece di guardare la luna guardano il dito e capirebbero il senso di queste promozioni.
Aldo