Riceviamo e pubblichiamo:
Lettera 1
PIERO GRASSO AL SENATO
Caro Dago, il senatore Grasso ex magistrato sostiene a spada tratta l’ergastolo ostativo e nello stesso tempo la scarcerazione di Brusca “perché pentito”. Un pentito sul quale tra l’altro bisognerebbe discutere a livello di attendibilità perché accusò Mannino di essere mafioso. Mannino è stato assolto. La procura di Palermo avrebbe il dovere di procedere contro Brusca per calunnia. Non lo fa perché non vuole in pratica indagare su se stessa. E allora la procura di Caltanissetta dovrebbe indagare su Palermo per abuso di ufficio sotto forma di omissione. Cane non mangia cane e siamo sempre lì. È la giustizia bellezza... Amen
Frank Cimini
Lettera 2
MASSIMO DALEMA
Dago preclaro,
ecobonus burla: chi rottama l'auto avrà diritto a uno sconto sull'abbonamento al trasporto pubblico, E riceverà in omaggio un'immagine votiva di Greta Thurnberg. Il prossimo passo? Bonus insalata a chi non compra carne. Gianluca
Lettera 3
Caro Dago, D'Alema: "La Turchia sta bombardando non solo i curdi ma anche i nostri valori". Insomma, le bombe buone sono solo quelle che faceva lanciare lui durante la guerra in Kosovo?
Gregorio Massini
Lettera 4
Iacoboni tweet: “L’europarlamento boccia, sul filo, la proposta di istituire una commissione sulle operazioni di disinformazione della Russia in Europa”. Che peccato! Per dire, un’idea: perché non istituire una commissione sulle operazioni di disinformazione degli Stati Uniti in Europa?
greta thunberg
Nieuport
Lettera 5
Caro Dago, la madre del killer della Questura di Trieste ha garantito al legale «che suo figlio non ha mai preso pistole in mano». Ma certo. Era già evidente dai filmati. Manca solo che dica che il suo pargoletto lo ha portato la cicogna.
Ice Nine 1999
Lettera 6
Caro Dago, una giornalista freelance italiana, Francesca Borri, è stata fermata all'aeroporto de Il Cairo, dove era appena arrivata dall'Italia. Le cause del fermo non sono note. Mah... Di certo non l'avranno fermata perché è andata a fare un reportage sulla tomba di Tutankhamon. Il caso Regeni non ha insegnato nulla?
F.T.
erdogan
Lettera 7
Caro Dago, Siria, Di Maio convoca l'ambasciatore turco. Ma dopo le minacce di Erdogan ("Basta critiche o vi mando i profughi") sarebbe stato saggio attendere le reazioni degli altri paesi Ue. Così l'Italia si espone da sola e rischia di vedersi arrivare tutti i tre milioni e mezzo di sfollati promessi dal Presidente turco. Ma dove ha studiato diplomazia Giggino? Allo stadio mentre vendeva bibite?
Max A.
Lettera 8
Caro Dago, il colosso della lingerie Victoria Secret in crisi riduce del 15% la forza lavoro nel suo quartier generale in Ohio. Potevano tagliare le mutande e produrre solo tanga: risparmiavano sulla stoffa e non licenziavano nessuno.
Edy Pucci
greta thunberg 3
Lettera 9
Caro Dago, il premio Nobel per la pace 2019 è stato assegnato al premier etiope Aby Ahmed Ali. Greta Thunberg dovrà mangiare ancora parecchia anidride carbonica prima di portarselo a casa. Non sono bastate le smorfie a Trump e la crisi nervosa durante il discorso all'Onu. E forse pure la colazione a base di plastica e banane, che per una ambientalista non è il top, ha avuto il suo peso.
J.N.
Lettera 10
Caro Dago, l'ospedale di Vibo Valentia rinvia un cesareo per mancanza di anestesisti e il feto muore. Ormai in Italia soccorrere una donna incinta non è considerato urgente come correre a salvare i migranti nel Mediterraneo. Evviva l'accoglienza, restiamo umani.
Cocit
Lettera 11
marcia di protesta contro erdogan
Caro Dago, decreto legge Clima, parte la cosiddetta "rivoluzione green". Rottamazione di auto e motorini, incentivi per i commercianti che attrezzeranno 'green corner' per vendere prodotti sfusi, corsie preferenziali per i mezzi pubblici, scuolabus ecologici e nuovi alberi nelle città. Quindi affari per i soliti noti che producono auto e moto più una serie di cose irrilevanti o già fatte. La montagna ha partorito un de-"gretino".
Bibi
Lettera 12
Caro Dago, Ucrainagate. Secondo il Washington Post, quattro responsabili della sicurezza nazionale lanciarono l'allarme per le pressioni esercitate sull'Ucraina per motivi politici - prima e dopo la controversa telefonata tra Donald Trump e il presidente ucraino Voldymyr Zelkensky - rivolgendosi al consigliere legale per la sicurezza nazionale John Eisenberg. Che errore! Perché non si son rivolti direttamente a WP, New York Times o Cnn, sommi sacerdoti dell'etica?
Sasha
sergio mattarella giuseppe conte
Lettera 13
Caro Dago, Mattarella: "L'Europa deve costruire insieme strumenti adeguati per una gestione comune e sostenibile del fenomeno dell'immigrazione. Altrimenti la questione rischia di travolgere qualunque equilibrio nel nostro continente". Chiudiamo i porti di tutti i paesi, sigilliamo l'Europa e il Presidente vedrà che non sarà stravolto alcun equilibrio. Ognuno resta dov'è e li aiutiamo a casa loro.
Soset
Lettera 14
Caro Dago, Naomi Campbell: "Sono una sopravvissuta. Sono stata dipendente dalla droga, e sono grata a Dio per essere oggi una tossicodipendente in via di guarigione e un'alcolista in via di ripresa". Ma allora va squalificata a vita e soprattutto le vanno tolti tutti i premi (denaro) raccolti in carriera. Perché Lance Armstrong e il ciclismo devono essere un esempio per chi vuole fare sport mentre il mondo della moda può fare come gli pare? Perché il business è infinitamente più grande? Viviamo in un mondo sommerso dall'ipocrisia.
Pat O'Brian
sylvie goulard 4
Lettera 15
Dago darling, il peggio dei cambiamenti climatici: la "primavera araba" in Siria che dura da anni e sì é trasformata in un inferno di cui nessuno (tranne i poteri forti mondiali e i loro "liberi" giornalisti) ci capisce più nulla. In tempi meno raffinati, tipo le crociate storiche, tutto sarebbe già stato risolto dalla Setta degli Assassini che operava proprio in quelle zone. E quanti rimpianti per l'antico impero ottomano che governava tutte quelle zone con la pace religiosa ed etnica. Pare che bastasse pagare un po' di tributi alla Sublime Porta di Istambul per vivere e prosperare in pace. Ossequi
Natalie Paav
Lettera 16
Caro Dago, doppio schiaffone per certi europeisti mainstream. E' stata bocciata la candidata francese in Commissione Sylvie Goulard, e non, come scrivono i soliti giornaloni, per fare un dispetto a Macron, ma perché aveva nell'armadio uno scheletro grosso come una casa: un'indagine per uso improprio di fondi comunitari, per la quale aveva dovuto dimettersi da ministro della difesa del suo paese. Il galletto, dopo averla parcheggiata alla Banca di Francia, voleva, usando l'Europa come un termovalorizzatore, riciclarla alla Commissione UE: ma il parlamento, in un soprassalto di dignità, ha fatto fallire questa manovra, cosa che non può che far piacere agli europeisti veri.
sylvie goulard 2
Respinta anche - stavolta grazie a un soprassalto grillino - una proposta che voleva istituire una commissione d'inchiesta sui finanziamenti stranieri a partiti europei; giusta in teoria, peccato che riguardasse solo quelli - più che altro rimasti solo allo stato di progetto - della Russia a forze di destra: silenzio assoluto sui versamenti di Soros and friends a partiti e partitini europeisti. Come dire, quando a ricevere i soldi da fuori UE sono gli amici, tutto va bene...
Federico Barbarossa
Lettera 17
Caro Dago, sta diventando un incubo: eliminare tutto ciò che fa riferimento alla nazione e alla patria (concetti che a sinistra confondono spesso). Ed ecco che la nuova maglia della nazionale di calcio diventa verde e scompare lo scudetto col tricolore. Insomma, una volta eravamo "gli azzurri", ora siamo diventati "il resto del mondo". Inteso come ciò che resta, ciò che avanza, ciò che è inutile e che nessuno vuole.
nazionale in maglia verde
Pare una cazzata, ma un'identità, qualunque identità, è fatta anche di simboli che rappresentano in maniera sintetica quel che siamo rendendoci riconoscibili. E noi stiamo distruggendo ciò che è fondamentale per distinguerci, anche nello sport, dagli altri (che però continuano a tenere i propri colori distintivi e le proprie bandiere). A questo punto, per coerenza, non si dovrebbe manco suonare l'inno nazionale. E aggiungiamo pure la panna alla carbonara. E regaliamo Leonardo ai francesi, ché ci tengono molto. Tanto, noi siamo il resto del mondo.
p.s.: Però è ben visibile il marchio "Puma".
[Il Gatto Giacomino]