STING E LA PRODUZIONE DI VINO IN TOSCANA
Riceviamo e pubblichiamo:
Lettera 1
Capito Dago, Sting l'ha convertito il Brunello di Montalcino, poereto, a noi con le pezze al culo ci ha convertito il Tavernello, lui mejo de San Paolo...
Est, Est, Est!
Gino Celoria
Lettera 2
Ciao Dago, ha ragione Barbara Costa, da metoo siamo passati a metoomany, che si puotrebbe anche "leggere" mi-to-ma-ni. Che mondo sarebbe senza le gonne? Ecco ne stiamo avendo un assaggio.
Rob
Lettera 3
Caro Dago, come mai per l'autore del fotomontaggio su Salvini "rapito" dalle Brigate Rosse non c'è stato nessun blitz a casa dell'autore mentre per quello sulla Boldrini hanno subito mandato la Digos?
Carlo Fassi
SALVINI COME ALDO MORO
Lettera 4
Caro Dago, prosegue la polemica tra Di Maio e Renzi sugli impresentabili. Evidentemente entrambi continuano a non guardarsi allo specchio.
BarbaPeru
Lettera 5
Caro Dago, disarmo nucleare unilaterale e dono ai dittatori del medaglione con l'angelo della pace. Se l'Occidente seguisse le ricette del Papa per vivere in "armonia" in poco tempo verrebbe annientato!
Mich
Lettera 6
INNOCENT OSEGHALE MACERATA LUCA TRAINI
Caro Dago, per restare in argomento direi che ci stanno prendendo per il culo. Tutti i giorni notizie sulle donne che si organizzano in gruppi per dire no alle molestie e ora salta fuori il sondaggio su qual è il seno più apprezzato della tv?
EPA
Lettera 7
Caro Dago, la gente di Macerata ferma per strada l'avvocato di Traini per manifestargli solidarietà. Quindi coi migranti non va tutto bene come vogliono far credere Renzi, Grasso e la Boldrini. La gente è esasperata non ce la fa più e giustifica chi ha deciso di far "giustizia" da solo vista l'immobilità dello Stato.
Vesna
Lettera 8
luca traini
Caro Dago, su Amazon volano le vendite del "Mein Kampf" di Hitler. Chi ha avuto la brillante idea di riempire l'Italia di clandestini è riuscito a dimostrare che il buonismo è la migliore "medicina" per resciuscitare l'ideologia del Führer.
Lino V.
Lettera 9
Hai capito, il dirigente “di alto profilo, serissimo, talvolta gelido”...Non solo si sposa la belloccia di trenta anni più giovane, ma tenta pure di imporla alla tv! Ripensandoci, nulla di strano, è la classe della italica “classe dirigente”.
Meno male che è “serissimo”.
luca traini 8
Giuseppe Tubi
Lettera 10
Caro Dago, dopo aver stretto le mani lorde di sangue di Erdogan con che acido si sono lavate le mani Francesco, Mattarella e Gentiloni? Acido muriatico.
Ciao Cleto 48
Lettera 11
Gentil Dago, Emanuele Dessì, nominato senatore dal M5s, costretto a.....svenarsi per pagare....7 "euri" al mese, per l'affitto di una casa del Comune di Frascati, all'insaputa di Gigino Di Maio. Ha detto : "Io rinuncio al seggio e allo stipendione? Mi hanno fatto firmare un foglio, ma non ho capito cosa c'era scritto...». Scusi, Dessì, almeno i congiuntivi erano al posto giusto ?... Ossequi.
Pietro Mancini
Lettera 12
luca traini 7
Caro Dago, basta ascoltare i commenti sui mezzi pubblici e nei bar. La gente è sì indignata, ma per quello che è stato fatto dal nigeriano a Pamela, mica per la sparatoria di Traini! Quest'ultimo anzi, nonostante la pazzia di andare in giro a sparare, viene giustificato da molti, anche da persone anziane che temono per la propria incolumità con tutti i clandestini che sono lasciati liberi di girare.
Stef
Lettera 13
Caro Dago ho letto, sia da te che sugli altri quotidiani, gli articoli relativi al nuovo scandalo che sembra coinvolgere l'ENI per tangenti in Nigeria (guarda un po', chi lo avrebbe mai detto che, per lavorare in certi paesi, bisogna dare mazzette), avvocati, magistrati etc. etc., il tutto coordinato e gestito dalle procure di Roma e Napoli.
Premesso che, da una prima lettura (pare tutto sia partito da un esposto contro un collega di otto magistrati siciliani) potrebbe anche non escludersi una faida tra procure, forse sarebbe il caso, prima di dare per assodato ciò che la pubblica accusa dice, di aspettare un attimo.
luca traini 6
Di "marcio", "poteri marci" etc. etc. poi finito in assoluzioni perché il fatto non sussiste (dopo aver provocato centinaia di milioni di danni e valanghe di articoli e servizi tv) la cronaca è piena. E le due procure interessate, mi sembra, in tale classifica di sbagli sono in prima posizione. Con la stima di sempre
Escamillo
Lettera 14
Caro Dago, in Friuli Venezia Giulia Renzi candida l'ex presidente di Regione ed imprenditore Riccardo Illy, che si vergogna talmente di chi lo ha candidato da evitare accuratamente tutti i simboli che ricordano il Pd durante la presentazione della sua candidatura al Senato e ribadendo più volte che lui corre come "indipendente".
Egisto Slataper
Riccardo Illy
Lettera 15
La Corte dei Conti ha evidenziato “criticità” nel bilancio del Comune di Torino!!!
Ho sempre sostenuto che Appendino fosse incompetente! Ah, no, scusate...sono criticità riferite al bilancio 2014. Vabbè, si sbaglia la Corte, non certo Fassino.
Giuseppe Tubi
Lettera 16
Caro Dago, Renzi dice che l'accordo di Dublino lo ha firmato Berlusconi. È vero, lo ha firmato perché lo sapeva gestire e non c'è stata alcuna invasione di migranti. Poi è arrivato l'incapace premier di Rignano sull'Arno e la situaziane è precipitata. Il leader di FI non ha mai mandato le navi a prelevare i clandestini sulle coste della Libia!
Axel
Lettera 17
Caro Dago, "deturpata, fatta a pezzi e mutilata in più punti" da un clandestino nigeriano. Cosa aspetta la Boldrini ad organizzare una grande manifestazione nazionale per condannare l'orrore di quanto fatto a Pamela Mastropietro?
LAURA BOLDRINI IN MOSCHEA
Achille Gambini
Lettera 18
Caro Dago, «Un uomo tra i più ricchi del mondo, impegnato anche come leader politico, desidera davvero che l' ex moglie, anziché destinare i gioielli alle loro due figlie, li venda per andare avanti?». Ma che razza di avvocata si è trovata Veronica Lario? Se Berlusconi non deve più versare a lei 1,4 milioni di euro al mese con quei soldi può comprare alle figlie tutti i gioielli che desiderano!
Luisito Coletti
Lettera 19
Caro Dago, secondo il gip, per l'omicidio della povera Pamela "non ci sono gravi indizi di colpevolezza" a carico di Innocent Oseghale. Nomen omen?
PAMELA MASTROPIETRO CON LA MADRE ALESSANDRA VERNI
Giorgio Colomba
Lettera 20
Dago darling, ieri sono entrata in un'edicola, zona corso Buenos Aires di Milano, per comprare dei fazzolettini di carta... non dei giornali ovviamente, anche perché i quotidiani sporcano troppo le mani, come diceva Franca Valeri in un suo film, paremi "Parigi o cara". L'edicolante stava facendo i resi. Ho appena il coraggio di dirtelo, ma un noto quotidianio giustizialista non aveva venduto una copia che una il giorno prima.
PAMELA MASTROPIETRO CON LA MADRE ALESSANDRA VERNI
Certo nelle "cités" meneghine (come Pioltello) lo stesso quotidiano andrà a ruba! Mentre pare vada molto bene un quotidiano che si occupa molto di cronaca locale in Lombardia, Emilia-Romagna e Toscana. Fors'anche perché sulla carta stampata non c'é ancora la censura del regime multiparitsan che impera nelle TV e la ggente é affamata di notizie (anche di servizio) che la RaiEiar si guarda bene dal dare nei suoi velinatissimi TG regionali.
P.S. Ho notato che nelle rassegne stampa dalle 3 reti all-news, Rai e Sky non fanno quasi mai vedere le prime pagine di "Il giornale". "Libero", "La verità" e "Il tempo". Quando si dice essere "sinceramente democratici"! Ossequi
Natalie Paav
Lettera 21
LA MORTE DI PAMELA MASTROPIETRO
Caro Dago, come diceva Newton "a ogni azione corrisponde una reazione uguale e contraria". Se il nigeriano spacciatore clandestino, che non aveva alcun titolo per stare in Italia, non fosse stato qui, non avrebbe potuto massacrare Pamela Mastropietro e di conseguenza non ci sarebbe stato alcun "motivo" perché un pazzo si mettesse a sparare contro i neri a Macerata. (La conseguenzialità dei fatti non è una mia analisi ma viene spiegata da tutti i media). Da un fatto deriva l'altro: correggi il primo ed eviterai il secondo. Ora la politica è avvisata: chi nulla fa poi non si lamenti!
J.R.
Lettera 22
#metoo
L'articolo di Barbara Costa, #Metoo senza virtù, di cui condivido anche le virgole, dovrebbe essere scaricato e stampato, poi esposto in tutte le case. Però mi piacerebbe che la stessa fermezza fosse rivolta anche a tutte quelle attrici, attricette e non, che ce l'hanno veramente rotto con le loro denunce a scoppio ritardato, e con quella massa di false moraliste ipocrite pronte a denunciarti se le sfiori il sedere in un ascensore stipato. Basta tutto ha un limite. Tranne la loro stupidità.
Per concludere un richiamo ad uno degli eventi più stupidi cui si possa assistere: l'isola dei famosi ho letto per caso, in quanto li evito per principio, l'articolo relativo ad Eva contro Alessia, da vomitare, le ragioni assolute della Henger contro una paraculissima Marcuzzi dovrebbero far riflettere i fruitori di quella stupidissima trasmissione atta ad un pubblico di minus habens, ma tant'è ad ognuno il suo.
CAMPAGNA DI DENUNCIA DELLE MOLESTIE METOO
E concludo veramente, scusandomi della prolissità, interessante l'artico lo di Facci v/s Rizzoli, a mio modesto parere hanno ragione entrambi in quanto due universi così dissimili, racchiudono verità che non possono per nulla al mondo essere compatibili. Ringraziando sempre per l'ospitalità.
Francesco Marzano
P.S. Chissà quanto avrà da bastonarmi Luciano per quel che ho scritto, vedremo e leggeremo.
Lettera 23
ITALIA ISLAM 1
Caro Dago, non hai notato proprio nulla di anomalo nelle analisi che in questi giorni stanno riempiendo i giornali del meraviglioso mondo di sinistria!?!? Nulla di strano è balzato alla tua attenzione!?!? Lascia che ti spieghi. Quando purtroppo in Europa si sono verificate stragi commesse da musulmani che seminavano morte e distruzione inneggiando ad Allah, dal meraviglioso mondo di sinistria il fatto che gli attentatori appartenessero all’Islam veniva, se non rimosso del tutto, quantomeno ampiamente marginalizzato per essere sostanzialmente ridotto ad effimero dettaglio.
L’analisi che veniva proposta, nel cercare di dare una spiegazione a quei tragici eventi, era che si trattasse di gente psicolabile, o in generale di persone disadattate causa problemi economici, marginalizzazione sociale etc. Il concetto che si voleva far passare, in sostanza, era che il fatto di aderire all’Islam non avesse nessuna connessione con quanto accaduto: non si poteva e non si doveva chiamare in caus a l’Islam per quelle stragi.
italiani guerrieri dellislam TYP jihad g
Adesso che a sparare (fortunatamente almeno in questo caso non state stroncate altre vite!!!!) è stato il “classico bianco occidentale” curiosamente il tutto viene ricondotto (esclusivamente!!!!) all’ideologia dell’estrema destra. Adesso che la mancata strage, anche se i “giornaloni” continuano a parlare di strage (sic!!!!), è stata compiuta da un ragazzo che ha tatuata la svastica sulla tempia, i giornali di sinistria non hanno la benché minima esitazione a spiegarci come l’unica matrice possibile di questo gesto sia quella riconducibile all’estrema destra.
A questo punto una domanda “politicamente scorretta” s’impone: perché per taluni sinistri opinionisti, maître à penser del nulla (ovviamente), se a sparare è un musulmano che inneggia ad Allah la matrice islamista non viene presa minimamente in considerazione mentre se a sparare è un bianco occidentale con la svastica tatuata non hanno il minimo dubbio a ricondu rre il tutto all’ideologia nazi-fascista!?!?
ITALIA ISLAM
Tutte le persone intellettualmente oneste sono perfettamente consapevoli del fatto che come nel primo caso non è possibile trascurare la matrice islamista così nel secondo non si può trascurare quella nazi-fascista. Solo per taluni miopi opinionisti di sinistria quando si tratta di Islam, in nome del politicamente corretto, si fa finta di non vedere….
Concludo che se è giusto e doveroso, per non dire sacrosanto, condannare e sconfiggere ogni forma di violenza senza se e senza ma (a prescindere da chi viene compiuta e verso chi viene compiuta) è altrettanto giusto e doveroso individuare e chiamare (sempre!!!!) per nome la matrice che la ispira!!!!
Gianpaolo Martini
giorgia meloni famiglia tradizionale
Lettera 24
Caro Dago, la carissima Giorgia Meloni ha indetto, tra qualche giorno, un corteo che è stato battezzato anti inciucio. Sembra che, con l’avvicinarsi della data delle elezioni, le fibrillazioni comincino a sentirsi anche in casa centro destra. Era naturale che avvenisse, vedendo avvicinarsi il cartello dell’ultimo chilometro, tutti cercano di piazzarsi al meglio, per la volata finale. La cosa, però, che salta all’occhio, è che i due “compagni di viaggio” anche se il termine compagni non so quanto possa essere gradito e digerito, hanno rifiutato l’invito.
Il primo a dire no è stato il maimortoperdavvero, Silvio da Arcore. Non può partecipare per vari motivi. Primo, fondamentale, non ha un fondotinta che regga una passeggiata così lunga all’aria aperta; secondo, il partecipare sarebbe in netta contraddizione con la sua filosofia di vittoria finale.
GIORGIA MELONI ANDREA GIAMBRUNO
Lui ha in mente di vincere le elezioni e ottenere, per interposta marionetta, il mandato a governare. Ma in caso, possibilissimo, di empasse, allora scatterebbe il piano B (B come Berlusconi…siam sempre lì); organizzare un governo di larghe, larghissime intese e vincolarlo alla nuova legge elettorale. Tutto per permettergli di arrivare ad una sentenza della corte di Strasburgo, che lo potrebbe, in teoria, riabilitare per una carica politica, salvo condanne potenziali in uno dei tanti processi ancora in corso.
Se si mischia con cortei o dichiarazioni troppo nette e chiare, rischia di mettere una pietruzza nell’ingranaggio di un inciucio che, per me, è già pianificato.
L’altro personaggio che ha detto no, alla passeggiata romana, è Matteo Salvini. E qui la cosa è particolarmente strana, perché lo stesso deputato europeo (che come la deputata Comi, anche lei europarlamentare è sempre in Italia), è stato il primo a chiedere un impegno dal notaio al maimortoperdavvero.
berlusconi salvini meloni
Quindi, nel frattempo deve essere successo qualcosa. Un dato negativo, una notizia poco felice sui numeri e sulla crescita della lega. Quindi, alla fine della fiera, rischiamo di vedere, a questa manifestazione la piccola e povera Giorgia Meloni, con il suo 4% circa, stando le ultime proiezioni.
Cosa succederà da qui al 18 febbraio, data della manifestazione, non è dato di sapere, di sicuro le lacerazioni, si stanno trasformando in strappi. E non è detto che questo vada a vantaggio del centrosinistra che, in quanto a salute, sta messo peggio. Sarà, malgrado manchino solo una trentina di giorni, un mese di passione e colpi di scena potenziali. Incrociamo le dita. Benvenuti in Italia, terra di santi, poeti e inciucioni al potere. Saluti
Pegaso Nero