Riceviamo e pubblichiamo:
RENZI ALFANO
Lettera 1
Caro Dago , dovunque si giri, in questi giorni, Renzi vede, intorno, il gelicidio.
BarbaPeru
Lettera 2
Carp Dago, il meteorologo: "Se ci sarà un inverno più o meno gelido, allo stato non sappiamo e non possiamo dire che tipo di stagione ci sarà". Però i seguaci di Obama "sanno" che nel 2100 ci saranno 3 gradi in più!!!
Rob Perini
francesco bellomo
Lettera 3
Caro Dago, pericolosissima questa fioritura autunnale di partitini di tutte le risme: le varie mummie politiche che vi si sono sparpagliate, causa la tarda età, rischiano di confondersi e di non ricordare più a quale cespuglio appartengono.
E manca una notizia importante: ma Cetto La Qualunque col suo fondamentale "Più pilu per tutti" si ripresenterà per un seggio nel nuovo parlamento o farà qualche annuncio da Vespa? E' andato almeno alla prima della Scala ? Aspetto notizie con ansia.
Cincinnato 1945
Lettera 4
Esimio, ma che metodo innovativo! Il metodo adottato dal Consigliere di Stato con le sue corsiste è il metodo più vecchio del mondo.
LUIGI DI MAIO NEGLI STATI UNITI
Sisi
Lettera 5
Caro Dago, Di Maio: "Negozi chiusi durante la Festività". Sì, anche bar, ristoranti, cinema, ospedali e naturalmente taxi, autobus, treni e aerei fermi...
Soset
Lettera 6
Caro Dago, qui al nord il gelicidio è selettivo: gelano solo i coglioni che non girano!
Saluti
Gino Celoria
Lettera 7
rock babilonia 6
buon giorno, per caso ieri sera ho visto Dago in the sky. devo fare i miei complimenti non solo per l'aspetto grafico notevole ma per i contenuti.
è assurdo con tutti i giornalisti d'assalto presenti nelle redazioni dei giornali e tele d'Italia, le uniche cose intelligenti che facciano pensare siano realizzate da Voi o per le inchieste dalle Iene.
complimenti ancora
Lorenzo Monti
Lettera 8
lando fiorini
Si dà tanto spazio a questi inetti e poi muore Lando Fiorini grande artista non solo romano e con 50 e passa anni di onorata carriera e i tg non se lo filano di pezza pensate a che punto siamo arrivati.
Alla prossima
Alberto Gentile
Lettera 9
Caro Dago, ambasciata Usa a Gerusalemme. Pur di dar contro a Trump si modificano anche i modi di dire: "Ambasciator non porta pena"...
Jonas Pardi
Lettera 10
Caro Dago, i ministri economici europei protestano per la riduzione delle tasse negli Usa. Ma non hanno capito che per Trump "America first" e globalizzazione "second"?
Nick Morsi
Lettera 11
Gentil Dago, dopo il turbolento match Lazio-Torino, don Sinisa Mihailovic, 48 anni-
urbano cairo
allenatore del forte Toro di patron Urbano Cairo, 60 anni- ha cercato di consolare don Claudio Lotito, 60 anni, che era furibondo per la deludente (eufemismo...) direzione dell'arbitro Piero Giacomelli, 40 anni, triestino: "Caro Presidente, come diceva il compianto mister Vujadin Boskov (1931-2014), che allenò la Samp e la Roma, rigore è solo quando arbitro fischia....O no ?...". Il numero uno della Lazio, tuttavia, non ha affatto sorriso....
Ossequi
Pietro Mancini
Lettera 12
Maestro Dagonov, ne parlassero quanto dei Bitcoin, salirebbero pure le quotazioni della Boldrini.
la blockchain
Aigor
Lettera 13
Caro Dago, una famiglia può arrivare a spendere fino a 925 euro l'anno in ripetizioni private se la materia in cui il figlio zoppica è il greco. E non può nemmeno fare come Tsipras, che si è affidato alla Merkel...
Axel
Lettera 14
Dago ormai mediatico
Ma il comune di Roma sa che esiste la Roma Lido o pensa che faccia parte dell'ex luna park dell'Eur vicino alla Nuvola costata un botto, sbagliata e non serve a nulla, ma datosi che è sinistra nessuno ne parla.ma la Roma Lido al contrario serve a tantissimi cittadini per andare al lavoro a studiare ecc. ecco perché non interessa a nessuno. Che schifo.
Pic
bitcoin4
Lettera 15
Caro Dago,
confesso di non aver ancora capito che lavoro svolga Totti nella Roma per 600.000 euro l'anno. In ogni caso, di qualunque lavoro si tratti, anche faticoso, sono disposto a farlo per 60.000 euro l'anno; contributi a mio carico.
FB
Lettera 16
Dago darling, a proposito di "Como senza frontiere". Senza ricamarci troppo su, va notato che in realtà nella periferia nord-ovest di Como ci sono Ponte Chiasso (I) e Chiasso (Ch), il mitico Chiasso di Arbasino. Tra le due entità, una frontiera sorvegliatissima dalla Guardia di Finanza italiana, la cui sede di Como é nella ex-Casa del Fascio, uno dei capolavori di Terragni.
GUARDIA DI FINANZA
L'immaginario é che se non esistesse tale frontiera, la Guardia di Finanza italiana potrebbe dare una sbirciatina ai conti elvetici e allora ne sapremmo, forse, delle belle. Della serie, polposi conti riconducibili a chi fa affari d'oro con la tratta degli schiavi 2000.0. Ovviamente alla Boldrini sarà stata risparmiata la vista del "fascistissimo" monumento ai caduti della prima guerra mondiale (sempre opera di Terragni) alla fine del lungolago sulla via verso la bellissima Villa Olmo, neutrale (almeno lei!) perché settecentesca. L'architetto Giuseppe Terragni non era fascista, ma visse gran parte della sua purtroppo brevissima vita nel Ventennio.
P.S. A proposito invece di fake strappalacrime, siamo sicuri che l'orso bianco che crudelmente é stato ripreso mentre moriva, sia stato un giovane orso che non poteva nutrirsi a causa dei cambiamenti climatici e non un orso vecchio e malatissimo che era giunto alla fine dei suoi giorni comunque? Più che della Brambilla, a tal proposito mi fiderei del parere di B.B., anche lei vecchia e malata in quel di St.Tropez e che ama davvero gli animali senza farci guadagni o rincorrere voti politici. Pace e bene
Natalie Paav
Lettera 17
GIORGIA CARDINALETTI
Tra un tramezzino e l'altro, nella mesta pausa pranzo lombardovenetopiemontese arricchita dal biancore della neve, anch'essa un pò incazzata (perchè anche lei non è più la neve di una volta) ho pensato a qualcosa di leggero, di frizzantino per ammazzare la mestizia. Poi, individuato il tema, ho pure pensato - due pensieri concatenati non è un piccolo sforzo per me, anzi, mi pesano; non sono come i tipi alla dagostino che hanno testa e pensieri netti, continui, incessanti, innovativi, futuristici e tali da indottrinare le masse.
Ed è tanto vera 'sta cosa che il nostro profeta dal pizzo caprino, massimo esperto di sesso e porcherie a getto continuo, è diventato professore alla Sapienza (!), grazie anche alle sue assistenti tipo barabaracosta - che avrei dovuto condividerlo con più persone che contano e ciò è possibile solo tramite questo sito così scivoloso verso le bolge dantesche. Al dunque.
ANTINELLI CARDINALETTI
Dopo mesi ieri sera mi è capitato di vedere la Domenica Sportiva, un tempo un pò fiore all'occhiello della RAI con tanti illustri giornalisti veri esperti, capaci di dire qualcosa di azzeccato e in linea con lo sport e le sue emozioni. Roba da piangere l'involuzione di questa Domenica Sportiva di netta marca femminile. E' proprio vero che - come ha scritto la più grande antropologa italiana - il femminismo porterà la società al disastro se gli uomini, anche i sedicenti tali, non tireranno fuori gli attributi tra cui in primis la virilità (non nel senso deteriore alla dagostino, ma quella che dovrebbe essere la caratteristica che distingue il maschio dalla femmina).
Guardo dunque e vedo una tipetta dal nome vaticanizzante - Cardinaletti o Cardinalini - che con i suoi bei dentoni dirige l'orchestra di cui fanno parte due illustri luminari, che fanno da spalla alla vaticanizzata, alla quale non pare vero di spaziare senza più antinelli tra le gambe. con quella vocina da passerotto da un tema all'altro, con ineffabile leggerezza, quasi si trattasse della solita trasmissione per donne. Uno spettacolo deprimente, uno spettacolo da cloroformio, senza uno spunto, senza un guizzo giornalistico serio e provvido.
giorgia cardinaletti10
Un pippone che ha masticato per circa 40 minuti una sola partita, quella del Milan, facendo ben intendere che il brutto tempo ha convinto a puntare tutto sul meazza e sulle interviste da cagotto del post partita. Una serie di domande di bassa lega, ovvietà stomachevoli, inezie e pinzillachere.
Ma per non farsi mancare nulla, in piena euforia femminista che non trova più ostacolo alcuno, neanche nel buon senso minimo, ecco che la dentuta chiama in causa due donne portiere (non d'albergo, ma di calcio). Alle due donzelle di cui una immigrata dal nord e - presumo - pure pagata, vengono poste alcune domande di profondo spessore, vengono richiesti dei pareri tecnici, di come secondo loro si dovrebbe giocare, si dovrebbe parare prendendo per cavia tale gigio donnarumma, versione maschile delle due "campionesse".
Insomma una sarabanda tutta da sorridere, al limite del ridicolo nella sua impostazione visto che si vuole paragonare il calcio femminile a quello maschile. Sono le forzature di oggi, figlie del pensiero unico che preme ossessivamente verso una parità fittizia, non fine a sè stessa, ma finalizzata alla distruzione della civiltà cristiana e della famiglia e ciò naturalmente nella piena non consapevolezza dei più.
antinelli
Stavo per cambiare canale - dopo essermi succhiato il beverone rossonero targato Rai, con un Gattuso fatto diventare micione ad usum della Cardinalini/etti e portiere di palazzo - quando il mio sospetto complottista è diventato realtà. Il ricciolone ex pensionato ha dato il colpo di grazia al buon senso dicendo che il calcio femminile è stupendo; che il gol ciabattato in una partita femminile è grandioso, meglio di quelli maschili (forse il nostro non guarda le serie maschili inferiori dove ieri ad esempio ci sono stati gol eccezionali); che tutti dovrebbero seguire il calcio femminile (in realtà non ci va nessuno alle partite, ma è di moda dire il contrario per spingere la gente con lavaggio di cervello a crederlo); che la RAI segue tutto (e te pareva che il carrozzone non trovasse di meglio per impiegare i suoi molti superflui giornalisti); che, insomma, lui con quel suo sorriso di traverso ci consiglia per il meglio! Ho pensato al mitico Gianni Brera che si rivolta nella tomba e così ho cambiato canale!
Mala tempora currunt, anche sui campi di calcio (ci manca solo qualche scandaletto femminile per fare pari in tutto, tipo scommesse. Ma diamo tempo al tempo..):
Luciano
Lettera 18
MATTEO RICHETTI
Caro Dago alla fine i nodi vengono al pettine e certe bugie, poco innocenti, dovrebbero avere il risalto che meriterebbero. Vi ricordate la grancassa di quel ganassa di Richetti? Per quelli al di sotto del Po, ricordo che ganassa è l’equivalente di sbruffone in italiano.
Bene Richetti, braccino destro di Matteo da Firenze, pochi mesi fa, luglio 2017, si gonfiava il petto come un tacchino ed urlava ai quattro venti la vittoria per il suo decreto taglia vitalizi.
richetti renzi casadei
Un’ apoteosi masturbatoria che avrebbe fatto arrossire Rocco Siffredi. Il problema, adesso, con l’avvicinarsi delle elezioni politiche e i dubbi che legano il futuro degli attuali onorevoli, alla poltrona parlamentare, hanno messo il freno a questa che era un primo passo in direzione equità. Di solito, nella finanziaria di fine anno, vengono buttati nel calderone tutti i regali e le fregature, per noi popolo bue, possibile ed immaginabile. Ma per questa “rettifica” chiamiamola così, del modus vivendi degli “eletti del popolo”, no.
Gli stracci son già volati, con accuse reciproche. I 5 stelle hanno subito evidenziato come tra il dire ed il fare, il pd, more solito, si perde per strada. D’altronde con un segretario di partito simile, sperare che le promesse vengano mantenute, sarebbe come immaginare di trovare una vergine in un bordello thailandese.
La confusione regna ai massimi livelli. Basterebbe guardare la campagna politica del momento. Una decina di giorni fa, i due ex massimi partiti italiani (forza Italia e pd), si erano auto proclamati unici avversari e competitor. Forza Italia vedeva in Matteo da Firenze il nemico da battere, e la stessa cosa, il rignanese pensava e diceva, del mummifico Silvio da Arcore. Adesso, dopo un ictus politico collettivo, hanno deciso di focalizzare l’attenzione nei confronti dei 5 stelle.
renzi casadei poletti richetti
Siamo all’amnesia collettiva; anche di quella stampa che sbava in attesa di poter parlare con i “pseudo leader”, dimenticando di fare qualche domanda, come dire, appropriata. Nessuno che alzi il ditino e chieda: come mai avete cambiato idea? Bastano due sondaggi per farvi cambiare visione politica? E questi sarebbero i potenziali futuri capi di governo? Basta un colpo di vento per fargli cambiare idea radicalmente?
Probabilmente abbiamo i governanti che ci meritiamo. Altrimenti non si capirebbe come due personaggi come Silvio da Arcore e Matteo da Firenze, vegetino ancora nell’agone politico e abbiano questo seguito. In attesa del miracoloso cambio della guardia, incrociamo le dita. Benvenuti in Italia, terra di santi, poeti e Richetti con la faccia di bronzo. Saluti
Pegaso Nero
Lettera 19
CROCETTA RENZI ALFANO
Pare che siano i sorci i primi ad accorgersi se una nave si inabisserà, per cui sono i primi che riescono ad abbandonarla; anche se poi non si sa che fine facciano : forse rimontano sulle scialuppe di salvataggio.
Sinceramente non sono in grado di sapere se Alfano abbia lo stesso intuito dei sorci, certo è che si sta avvicinando ai boccaporti del natante sul quale ha trascorso in allegria gli ultimi quattro anni di crociera e certamente ha già adocchiato la scialuppa sulla quale risalire al di là delle cazzate che va dicendo circa il suo futuro politico.
A dir la verità si era già preparato alla fuga quando il bamboccio fiorentino, improbabile lupo di mare, aveva fatto sbattere la nave contro lo scoglio del referendum, ma aveva cambiato idea dopo che il nuovo timoniere gli aveva garantito altri mesi di baldoria.
Purtroppo le falle causate dall'urto contro quello scoglio si erano ulteriormente allargate per cui la nave rischia concretamente di affondare proprio nel porto delle prossime consultazioni nazionali.
Alfano 1
Lo squittio sempre più rumoroso che sale dalla stiva dimostra che tale possibilità sta spingendo decine di sorcetti di campagna e soprattutto pantegane ad avvicinarsi agli oblò e ai boccaporti pronti alla fuga addirittura sulla chiatta pilotata da un altro sedicente nocchiero, quello di Arcore, attirati dalle esche di formaggio andato a male che costui sta già imbarcando con l'aiuto di due utilissimi idioti.
Solo il buon Pisapia non si era accorto di quello che stava succedendo e stava per salire a bordo della bagnarola renziana finché, una volta caduto dal pero, non si è avvicinato abbastanza da udire gli squittii dei sorci alfaniani e il fetore delle caciotte berlusconiane e, quindi, darsi a precipitosa fuga verso dove ancora non è dato sapere.
Forse un nuovo cantiere navale in allestimento
apparentemente più rassicurante : .... ma non è detto.
Santilli Edoardo