Riceviamo e pubblichiamo:
MAURIZIO LANDINI
Lettera 1
Caro Dago, il Presidente di Confindustria propone ai sindacati un patto sul lavoro. Ora è più facile, perché non ce n'è.
BarbaPeru
Lettera 2
Caro dago, mi sono sempre domandato chi paga le spese delle navi delle ONG. Equipaggi, gasolio, cambusa ecc. ma chi le finanzia? Non sono obbligate a spiegare chi le mantiene? Andy
Lettera 3
migranti mediterraneo
Caro Dago, "La Commissione Europea crede fortemente che servono in modo urgente delle soluzioni prevedibili per assicurare che ogni volta che ci troviamo in casi simili gli sbarchi si effettuino senza ritardo è in modo sistematico". Ma allora sono di coccio. Non hanno capito che i migranti - a parte alcuni scemotti di sinistra - non li vuole nessuno e vanno bloccate le partenze?
Mario Canale
Lettera 4
Dago Dago,
se la magistratura italiana non fosse un'intoccabile riserva di caccia della sinistra italiana, sarebbero stati aperti, nel corso degli ultimi anni, decine di fascicoli contro esponenti del fronte immigrazionista per favoreggiamento all'immigrazione clandestina. Evidentemente i tempi non sono ancora maturi. Gianluca
Lettera 5
mario draghi
Caro Dago, quel gran banchiere di Mario Draghi ci ha informato che "un paese perde sovranità se il debito è troppo alto". Sarà, per quanto faccia fatica a crederci. Comunque, visto che ovviamente ha ragione lui, inviterei il nostro amato e geniale governatore ad avvertire i giapponesi (debito al 223,8% del PIL, il 1,71 volte del nostro in termini percentuali) che diano una bella raddrizzata alla loro sovranità, evidentemente persa. Secondo lui.
E', già che c'è, ritengo non possa esimersi dell'inneggiare alla sovranità della Libia, sovranità che tutti ben conosciamo, il cui debito è il 5,1% del PIL (lo 0.039 di quello italiano). E dell'Afghanistan, all' 8,3% del PIL, e...
NAVE SEAWATCH SEQUESTRATA A MALTA
Non sarà che, forse...
FB
Lettera 6
Caro Dago, se sulla Sea Watch ci è andata Stefania Prestigiacomo col suo gommone, cosa aspetta ad andarci anche Lilly Gruber coi suoi canotti?
Vic Laffer
Lettera 7
Caro Dago, la serata televisiva di ieri caratterizzata dai flop di Grillo e Celentano. Ma i dinosauri non sarebbe meglio lasciarli a Piero Angela?
Egisto Slataper
Lettera 8
LUIGI DI MAIO MATTEO SALVINI GIUSEPPE CONTE
Caro Dago, dopo aver annunciato il sì all'autorizzazione a procedere contro Salvini per la Diciotti, per Di Maio si profila un'altra figuraccia. La decisione sui migranti era stata presa collegialmente da tutto l'esecutivo, quindi come fa ora il vicepremier grillino a votare contro un comportamento del suo collega di governo su cui egli stesso si era detto d'accordo? Dovrà necessariamente fare marcia indietro. Per l'ennesima volta.
L.Abrami
Lettera 9
Caro Dago, delitto Khashoggi, Riad nega l'accesso al consolato agli esperti Onu. Non sono ancora riusciti a pulire il sangue che è schizzato dappertutto?
JAMAL KHASHOGGI
Lucio Breve
Lettera 10
Caro Dago, ho notato che, sparita la Boldrini, dai TG sono gradualmente scomparsi pure i cosiddetti "femminicidi" ed è tornata la lingua italiana: "omicidi" per tutti, uomini e donne indistintamente.
Sandro Celi
Lettera 11
Caro Dago, Sea Watch, Salvini e Toninelli: "Ok sbarco migranti solo se prenderanno la via dell'Olanda o della Germania". Già si sapeva che sarebbe andata a finire così. Poi diranno "Ok se vengono redistribuiti in tutta Europa". E alla fine resteranno in Italia.
Stef
Lettera 12
laura boldrini
Caro Dago, il grave dei pentastellati in ‘missione’ per le Regionali d’Abruzzo non sono i momenti di svago, ma l’ostentazione dei medesimi. Chi è carente di sinapsi per arguire l’inopportunità di diffondere selfie sci-muniti (duplice accezione) a proprio danno è impensabile possa disporne per tutelare gli interessi altrui.
Giorgio Colomba
Lettera 13
Caro Dago, i deputati 5 Stelle in "missione" sulla neve per le regionali in Abruzzo. Hanno trovato subito un modo per spendere i soldi risparmiati sui vitalizi.
Nino
grillo no tav
Lettera 14
Caro Dago, Diciotti, Salvini scrive al Corsera: «Il processo non va fatto». E adesso vediamo se Di Maio lo "accontenta".
Dario Tigor
Lettera 15
Caro Dago, il dossier della Lega sull'analisi del rapporto costi benefici della Tav giunge a conclusioni completamente opposte a quelle della commissione di esperti nominata da Toninelli. Insomma, è un po' come nei sondaggi. Basta impostare la ricerca in un determinato modo e alla fine si può ottenere la risposta desiderata.
Pino Valle
Lettera 16
Splendido Dago, Draghi dixit: "troppo debito statuale comporta la perdita di sovranità". Che sponda per gli anti europeisti; i debiti pubblici d'Italia e di Grecia quando nacque l'euro, erano il preludio per questa perdita. Poi abbiamo avuto la dieta imposta dai crucchi, la troika, Monti e tutto il cucuzzaro degli ospiti di Lilly e company. Aridatece Sindona. Un saluto.-
Peprig
valentina nappi selfie 4
Lettera 17
Caro Dago, è vero quanto detto da Vittorio Sgarbi. Valentina Nappi non riesce ad attirare sufficiente attenzione con la sua attività da pornostar. E quindi cerca di farlo con improbabili dichiarazioni politico filosofiche che poi - come dimostrato durante l'intervista con Peter Gomez - non è nemmeno in grado di spiegare.
Licio Ferdi
Lettera 18
Dagovski,
La Sinistra in piazza per i migranti. Non siamo pesci, ma polli.
Aigor
Lettera 19
Caro Dago, mi ha colpito molto la storia del povero pensionato con il riscaldamento a 12 gradi e 292 euro di pensione al mese. Ho una sola domanda: che lavoro faceva? I contributi li ha versati? Oppure, per esempio, era uno dei tanti gioiellieri italiani che dichiarano di reddito in media 18.500 euro l'anno (fonte: Dipartimento delle finanze)? Prevengo la sua risposta: le tasse sono troppo alte. Sì, ma io come dipendente le pago tutte, quindi...
Un caro saluto,
Giulia Dellepiane
Lettera 20
EMMANUEL MACRON
Che ipocriti, come se ci fosse bisogno di saper parlare correttamente in italiano per poter fare discorsi in Parlamento. Più Manzo per tutti!
Giuseppe Tubi
Lettera 21
Dago darling, come tutti sanno, Macron ha legittimamente (e sottolineo legittimamente) un impero su cui non tramonta mai il sole che va da Tahiti (e altre isole della Polinesia, tra cui il tristemente famoso atollo di Mururoa dove la Francia provava le sue bombe atomiche) al piccolo arcipelago di St. Pierre et Miquelon, vicino alla costa atlantica del Canada.
Il primo ad avere un impero su cui non tramontava mai il sole fu Carlo V d'Asburgo. Poi ad avere un si vasto impero sono arrivati sia gli zar di tutte le Russie, dopo Pietro il Grande, sia l'Unione Sovietica. Nel frattempo il Regno Unito (specie con la regina Vittoria) s'é impossessato di mezzo mondo (ovviamente in fin di bene, perché il "fardello dell'uomo bianco era quello di portare la civiltà tra i selvaggi") dall'Australia al Canada, passando per il subcontinente indiano.
EMMANUEL MACRON IN PREGHIERA
E c'è mancato poco che riuscisse a drogare di oppio tutti i cinesi per poi prendersi anche il Celeste Impero! Come fusi orari forse ne ha più Macron di Putin con quel che gli resta dell'ex Unione Sovietica. Ovviamente, de facto, il più grande impero attuale é quello degli USA, anche se ufficialmente non hanno una colonia che una, "democrazia e pax americana obligent". Ovviamente con pax si fa per dire. Ossequi
Natalie Paav
Lettera 22
Quando si dice bersi il cervello. Tutti a pontificare che "dal processo a Salvini" da parte del Tribunale dei Ministri di Catania, lo stesso non potrà che ricavarne vantaggio sia che il processo si faccia sia che non si faccia. Naturalmente è una enorme sciocchezza. Tanto è vero che sia il Salvini che la Lega hanno reagito male, molto male, all'iniziativa dei magistrati.
Come nota Sallusti, forse nell'immediato potrà lucrare qualche votarello in più (forse molto forse: chi lo vota lo vota a prescindere) ed invece del 35% arriva al 35,05%, ma se fosse processato e condannato, sia pure soltanto in primo grado....., sarebbe la sua fine. Berlusconi ne sa qualcosa: i processi nell'immediato hanno radicalizzato le tifoserie e lo hanno rafforzato nelle urne di qualche voto (comunque nella sostanza non cambiava niente; non è che vinceva le elezioni per i processi), ma alla lunga lo hanno distrutto.
salvini con giacca della polizia
Ecco la lezione. Se ti metti contro la magistratura hai perso in partenza: puoi vincere qualche battaglia, ma perdi la guerra. E lui, il nuovo bauscia milanese, questo lo sa. E per questo trema. Quel suo andare su facebook a deridere i magistrati, lo porta dritto dritto a sbattere malamente. Se lo metta in testa in Salvini: o fa un colpo di stato vero (carri armati e sospensione della democrazia) o ha imboccato la via della fine.
Quando i magistrati partono non li ferma più nessuno, loro non hanno fretta, sono abituati a gestire processi anche per vent'anni, e, dettaglio non da poco, hanno l'attrezzatura culturale e professionale per seppellire tutti, altro che quattro sbarbatelli con un diplomino da minima sufficienza e letture che non vanno oltre Tex Willer. Si ricordi il ministro di tutto la aurea regola: volare basso. Più ti agiti e più affondi.
Gaetano Il Siciliano
Lettera 23
STEFANIA PRESTIGIACOMO SULLA SEA WATCH
Fosse solo la Prestigiacomo, caro Dagos! I mei corregionali alto o medio-basso profilo istituzionale, da Mattarella a Pietro Grasso, da Angelino Alfano e Orlando, da tutta Pantelleria a sindaci e associazioni (più qualche commentatore che scrive su questa rubrica), vogliono dare della Sicilia l'immagine dell'avanguardia immigrazionista. A dimostrazione che conoscono poco e male chi rappresentano e chi li ha eletti per amministrarli nel modo migliore.
Infatti, malgrado i precedenti secessionisti e gli appelli alle forze distruttive della natura risalenti al foklore bossiano oggi rimpianto a calde lacrime di coccodrillo da chi gliene diceva di tutti i colori arcobaleno virati a tinte fosche; e nonostante l'autorevolezza dei testimonial laici e ecclesiastici dell'immigrazionismo e per più Europa e zero aiuti al reddito di chi non ce l'ha o è alla fame; e alla faccia di quel che fa rima con bronzo, nonostante l'incessante campagna di guerra mediatica, praticamente, senza contraddittori (ma chi? La Santanché?) e non senza appelli alla lotta armata: ebbene, malgrado questo e altro, i siciliani, che non possono negare agli altri l'autonomia regionale che hanno voluto per sé (e peggio per loro, me compreso), guardano con crescente fiducia a Salvini.
PRESTIGIACOMO SUL GOMMONE
Per cui, la Prestigiacomo non si metta a fare l'intrepida eroina che naviga a vista mare e tele-fotocamera contro l'impopolarità populista: no no, lei cavalca l'onda del mainstream immigrazionista fino all'ultima goccia. E se proprio vuole legittimarsi come non si è mai esposta per i siciliani che sopravvivono alle magnificamente millantate sorti progressive dei governi plus-europeisti cui Forza Italia si appresta a fare da quarta sponda oltre che da quinta colonna, consideri, l'onorevole Prestigiacomo, che il vaso lo ha fatto traboccare facendola fuori dal vaso Gianfranco Micciché: che, oggi, supera in stato di allucinazione Saviano, che non fu secondo a nessuno fra quanti ebbero a considerare Micciché para-mafioso, definendo l'attuale Ministro dell'Interno "peggio di Htiler": e nel momento di massima tensione della Diciotti - erano tutti o minorenni o donne o derelitti: e malgrado gli assicurassero vito e alloggio, se la squagliarono quasi tutti senza nemmeno dire 'graz ie, fessi!' - , espresse la sua signorilità civica dando dello 'stronzo' a Salvini come non aveva mai fatto con nessuno di quelli che avevano trattato lui peggio che da stronzo.
STEFANIA PRESTIGIACOMO SULLA SEA WATCH
Raider