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UN'ALTRA "RISORSA" VENUTA A PAGARCI LA PENSIONE - A PRATO, IL 20ENNE MAROCCHINO MOHAMED AMINE ELOUARDAOUI HA PICCHIATO E SFREGIATO 10 DONNE A PRATO. IL MOTIVO? ODIAVA LE ITALIANE PERCHÉ, IN PASSATO, UNA RAGAZZA LO AVEVA RESPINTO - LA POLIZIA LO HA FERMATO, MA IL GIOVANE, AFFETTO DA DISTURBI PSICHIATRICI, È STATO DICHIARATO INCAPACE DI INTENDERE E VOLERE - DOPO UN RICOVERO IN OSPEDALE DURATO TRE GIORNI, IL 20ENNE È SCAPPATO...

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Estratto dell'articolo di Alba Romano per www.open.online

 

aggressione 2

Mohamed Amine Elouardaoui, 20 anni appena compiuti, marocchino con regolare permesso di soggiorno, ha picchiato e sfregiato dieci donne a Prato. Affetto da disturbi psichiatrici, sceglieva i bersagli in modo casuale. Perché odia le italiane. Lo psichiatra, dice il Corriere della Sera, ha scoperto che ha avuto una delusione d’amore: un’italiana in passato l’ha respinto. Da qui il gip ha riconosciuto nei suoi confronti l’aggravante dell’odio etnico nei confronti delle donne italiane.

 

aggressione 3

Elouardaoui ha mandato all’ospedale 10 donne in un mese. Alcune con il volto sfregiato, altre con fratture. L’ultimo episodio della serie è avvenuto la sera del 5 dicembre in centro. La polizia non lo ha potuto arrestare perché era stato dichiarato incapace di intendere e di volere. E così lui è finito all’ospedale, in ricovero provvisorio nel reparto di psichiatria. Tre giorni dopo è scappato. [...]

 

La sequenza delle denunce inizia il primo settembre a causa di un pugno che provoca alla vittima fratture alla mascella, allo zigomo e all’orbita oculare. Il 29 settembre in un supermercato se la prende con una dipendente di un istituto di vigilanza e con un’addetta alle pulizie. Il 20 ottobre si materializza in un altro supermercato dove colpisce una donna con un pugno alla nuca.

aggressione 1

 

Il 24 novembre prima sgambetta una donna in strada e minaccia la vicedirettrice di un ufficio postale. Due giorni dopo un pugno alle costole a una donna. A un’altra schiaccia le mani contro una cassa al grido di «le donne non mi devono toccare».

 

E ancora: il 4 dicembre spinge per terra una donna di 64 anni e le provoca una frattura al braccio. L’episodio più grave è quello del 5 dicembre: sfregia con un vetro di bottiglia il volto di una trentenne. «Lei mi ha riso in faccia» la sua spiegazione. Poi all’ispettrice che lo stava arrestando: «Non puoi farlo, sei una donna».