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Video di Veronica Del Soldà per Dagospia
Foto di Luciano Di Bacco per Dagospia
Mattia Marzi per www.rockol.it
Sembrava aver preso una decisione definitiva, Patty Pravo, quando in un'intervista concessa un paio di anni fa ad un settimanale annunciò che non si sarebbe mai più esibita su un palco. "Lascio perché non sono più all'altezza. Lo faccio per amore dei fan", aveva dichiarato l'ex ragazza del Piper, che solo qualche giorno prima di quell'intervista, durante un concerto tenuto nei pressi di Palermo, aveva abbandonato il microfono dopo appena tre canzoni.
Era il 2012 e l'annuncio lasciò sbalorditi pubblico e critica: "Nicoletta interrompe il tour per amore, e per rispetto, verso la musica e verso i fan. Da un po' di tempo è vittima di un forte disagio psicologico", recitava il comunicato diffuso in quei giorni dall'entourage dell'artista. Poi, però, dopo circa tre mesi di silenzio la Strambelli si decise a riprendere il discorso là dove lo aveva interrotto e tornò sulle scene per proseguire il "Sulla luna tour" (facendo visita, lo scorso settembre, anche a New York e a Toronto).
E giunto ormai agli sgoccioli, ieri sera il tour ha visto Patty Pravo calcare per la prima volta in carriera il palco dell'Auditorium Parco della Musica di Roma (lo spettacolo si è tenuto nella Sala Sinopoli che, con i suoi 1200 posti, è la seconda in ordine d'importanza dell'Auditorium romano); con lei, sul palco, i musicisti Adriano Lo Giudice (basso) Roberto Procaccini (pianoforte, tastiere e programmazioni), Nicola Costa ed Edoardo Massimi (chitarre), Gabriele Bolognesi (chitarra acustica, fiati e percussioni) e Donald Renda (batteria). Il pubblico è quello delle grandi occasioni, quello dei sold out veri (in platea anche diversi vip).
Prima dell'inizio del concerto vengono affissi sulle pareti di legno della sala alcuni striscioni che dimostrano il grande affetto dei fan per la cantante ("Patty, la tua voce è chiusa nel nostro cuore", recita uno di questi). "Mancavo a Roma da due anni, mi fa piacere di essere insieme e di essere di nuovo qui", ha dichiarato anzitutto al microfono Patty dopo essere salita sul palco, accolta da un caloroso applauso del pubblico.
La scaletta si compone di ventidue brani (in mezzo anche un medley) che la Strambelli propone incredibilmente tutto d'un fiato e senza pause (per un totale di oltre due ore di spettacolo): si va da storici riadattamenti in lingua italiana di brani come "Come sail away" degli Styx ("Dai sali su", inciso dalla Strambelli sul finire degli anni Settanta, con il quale la cantante apre il live) o "Walk on the wild side" ("I giardini di Kensington", proposta come omaggio al compianto Lou Reed - abbellita dall'intervento del flauto, che offre lo spunto per una breve inserzione jazzistica) a successi indimenticabili come "Se perdo te" ("Forse questa sarà una delle ultime volte che la canterò", dice rivolgendosi al pubblico), "La bambola" e "Pazza idea" (che lo scorso anno ha festeggiato i quarant'anni dalla sua uscita).
Nel repertorio della serata c'è spazio anche per omaggi a compianti colleghi come Lucio Dalla, che nel 1998 aveva collaborato con la Strambelli alla stesura e alle registrazioni di "Les étrangers" (le cui sonorità quasi-tribali fanno scaldare il pubblico dell'Auditorium), e Lucio Battisti (autore di "Io ti venderei").
Sempre restando in tema di omaggi, Patty spolvera un pezzo come "Tripoli 69", scritto per lei negli anni Sessanta da un debuttante Paolo Conte, e lo inserisce in un medley che comprende anche "Il mio fiore nero" (cover di "Girlie" dei Peddlers, trio in voga nel Regno Unito a cavallo tra gli anni Sessanta e Settanta); a Vasco, poi, sono dedicati ben tre brani in scaletta: "La luna", il singolo che il rocker di Zocca ha di recente scritto per la cantante veneziana, "E dimmi che non vuoi morire" (uno dei capolavori dell'accoppiata Vasco/Curreri) e la cover di "Un senso".
Oltre a "La luna", dal presente la Strambelli propone anche "Unisono", scritta da Giuliano Sangiorgi e interpretata con trasporto. Per niente banale la scelta di escludere dalla scaletta del concerto pezzi come "Tutt'al più" o "La spada nel cuore", che il pubblico invoca (invano) a gran voce, e quella di includerci invece brani poco conosciuti come la cinematografica "Morire tra le viole" (è il lato b di "Pazza idea"), "La mela in tasca" o "Autostop".
Per il bis Patty propone proprio "Pazza idea" e invita sul palco un suo piccolo fan: "Si chiama Gregorio e ha solo sei anni", ha raccontato sorridendo la cantante, "mi ha scritto una mail in cui dice che a Babbo Natale ha chiesto i biglietti per questo concerto. Da un anno non fa che ascoltare le mie canzoni: la sua preferita è 'Pazza idea'". Il piccolo Gregorio tuttavia, spaventato dagli applausi del pubblico, decide di non salire sul palco ma si gode l'ultima esibizione della sua cantante preferita direttamente da sotto quest'ultimo.
SETLIST:
"Dai sali su"
"Parole"
"La luna"
"Unisono"
"Les étrangers"
"E dimmi che non vuoi morire"
"Un senso"
"Nel giardino dell'amore"
"I giardini di Kensington"
Medley: "Tripoli 69" e "Il mio fiore nero"
"Se perdo te"
"La bambola"
"Qui e là "
"Ragazzo triste"
"Notti bianche"
"Autostop"
"Nella tasca"
"Morire tra le viole"
"Il paradiso"
"Io ti venderei"
"Pensiero stupendo"
BIS:
"Pazza idea"
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