M.T. per “la Stampa”
fiorello viva rai 2
«Il grande successo di Fiorello e di Viva Rai2 è il grande successo dell'Azienda». Bisogna capire però di quale azienda si sta parlando. A ringraziare per ora è solo Mediaset che si è vista aumentare gli ascolti mentre a Rai1 si fanno i conti con le vittime del fuoco amico. I dati sono lapidari: nella fascia 7-9, Rai1 e Rai2 insieme hanno raccolto 999.334 telespettatori; Canale 5 ne ha totalizzati 1.047.000. Il fatto inquietante è che gli ascolti fantastici di Fiorello, che hanno del miracoloso visto che resuscitano una fascia e una rete agonizzante, hanno cannibalizzato Rai1. Solo ragionando in termini economici, la pubblicità di Rai1 vale molto più di quella su Rai2, dunque le perdite sono maggiori dei profitti. Confrontando i dati di lunedì 28 novembre e quelli di lunedì scorso, giorno del debutto della trasmissione, salta agli occhi che Rai1 ha perso share e telespettatori.
Il grande successo di Fiorello era in preventivo, quello che il management Rai ha sottovalutato è che il flusso di pubblico si è spostato da Rai1 a Rai2 senza che se ne aggiungesse di nuovo.
FIORELLO ALL ESORDIO DI VIVA RAI2 BATTE IL TG1
Avvantaggiando il primo competitor. Ne esce un'Azienda non arricchita di altri telespettatori bensì impoverita.
Nel corridoi di Saxa Rubra tira aria gelida. Ci si chiede come mai l'ad Fuortes non abbia previsto tutto questo, anzi, sia andato incontro al massacro avallando una protesta di pancia e scomposta senza saperla gestire. Quando a ottobre Fuortes annunciò l'arrivo su Rai1 di Fiorello nella fascia dedicata alle morning news e al Tg1, ci fu un sollevamento di scudi a protezione degli spazi del Tg1. La tempistica non lascia dubbi: tra la protesta del Cdr del Tg1 e l'improvvida decisione di spostare Fiorello a Rai2 passa una manciata di ore. Ore in cui si era fatta strada l'idea di compromesso: mandare news e Tg1 al mattino inframezzandolo con Fiorello, lasciarlo andare avanti e poi riprendere le news, anticipare il programma di Eleonora Daniele rubandole un'inezia di spazio e l'incastro avrebbe potuto funzionare. Ma non c'è stato tempo. La decisione presa al volo ha sortito l'effetto di dispiacere lo showman (che poi su Instagram avrebbe attaccato i Mondiali in Rai), di penalizzare Rai1 e di impoverire l'Azienda che perde soldi di pubblicità. Filotto perfetto.
monica maggioni speciale tg1
Leonardo Metalli, membro del sindacato interno del Tg1, grande amico di Fiorello e ispiratore del comunicato che tanto ha ferito Fiore sostiene: «Fiore ha fatto bingo, esce dalla faccenda come il salvatore della patria, di una rete asfittica. Da noi sarebbe stato normale. Lui dice che sono stato inelegante? Ho provato mille volte a chiamarlo e lui, che mi ha sempre risposto al volo, ancora non mi parla.
Ora bisogna vedere i dati alla lunga ma io credo che regga.
Noi dovremmo ripensare le news del mattino ma è un problema che prescinde da Fiore».
fuortes
Il successo del mattatore era scontato, dicono gli esperti Rai; il 14,1% di share con 683mila spettatori era auspicato; ma che il trionfo si sarebbe rivelato un boomerang qualcuno avrebbe dovuto considerarlo. Fiorello va in sovrapposizione perfetta con le news del Tg1 e si allunga con il dopo Fiorello quando è ormai impossibile riprendere il flusso di telespettatori. Dopo i Mondiali - anche quelli mal gestiti che hanno distrutto il Tg1 - è un'altra mazzata. E non è tutto, pare che Bruno Vespa sia furente per la programmazione dei Mondiali che hanno spinto Porta a Porta a perdere, sia pure a tratti, la consueta leadership a due cifre di share. La vittoria di Fiore potrebbe rappresentare la sconfitta di Fuortes che già pensa di allungare su Rai2 l'onda d'ascolto dello showman con altri programmi appositamente pensati - che toglierebbero altra linfa a Rai1. La Rai, per l'operazione Fiorello, pare abbia speso sui 10 milioni, cifra forte per Rai1, sproporzionata per Rai2. Qui si parla di management e di impatto sui palinsesti, sostiene chi i palinsesti è abituato a manovrarli, invece in Rai si sposta senza valutare, senza analisi preventive. Detto questo, i vertici sono al settimo cielo. Fuortes in estasi: «Viva Rai2! e una scommessa vinta ed è la dimostrazione che lavorando insieme si raggiungono risultati importanti». Stefano Coletta, direttore Intrattenimento e Prime Time, parla di «risultati prodigiosi». Vero, basta considerare ai danni di chi.
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