• Dagospia

    PRIMO RISULTATO DEL VOTO DELLE AMMINISTRATIVE? ADDIO AL VOTO POLITICO ANTICIPATO - ESCE RAFFORZATO LETTA MA SOPRATTUTTO IL GOVERNO: DRAGHI AL QUIRINALE APRIREBBE UNA CRISI POLITICA AL BUIO CHE NESSUNO, DALL’EUROPA ALL’ESTABLISHMENT ITALICO, VUOLE - L’ALTISSIMA ASTENSIONE DEVE ESSERE ADDEBITATA AL CENTRODESTRA CON I SUOI IMPRESENTABILI CANDIDATI E AL FATTO CHE GLI ELETTORI HANNO RITENUTO FALLIMENTARE, E ANCHE STUPIDA, SIA LA POLITICA DI OPPOSIZIONE AL GOVERNO DI FRATELLI D’ITALIA, SIA LA ‘’LEGA DI LOTTA E DI GOVERNO’’ PROPUGNATA DA SALVINI, A BASE DI NO VAX E NO GREEN PASS - A DAR MAN FORTE ALL’ASTENSIONE CI HA PENSATO ANCHE IL M5S: È BASTATO UN BAUBAU DELLA RAGGI E CONTE ANCORA UNA VOLTA HA DATO PROVA DELLA SUA PIPPAGGINE POLITICA


     
    Guarda la fotogallery

    DAGOREPORT

    ENRICO LETTA PARLA DI DRAGHI A PORTA A PORTA ENRICO LETTA PARLA DI DRAGHI A PORTA A PORTA

    Primo effetto del voto delle Amministrative? Addio ai sogni di un voto politico anticipato al 2022. Ed esce rafforzato il Pd che a sua volta getta nel cestino l'alleanza con i 5Stelle di Conte ma soprattutto consolida il governo Draghi: l’idea di Mariopio al Quirinale al posto di Mattarella aprirebbe infatti una crisi politica al buio che nessuno, dall’Europa all’Establishment italico, vuole. 

     

    luca bernardo con matteo salvini 2 luca bernardo con matteo salvini 2

    Secondo punto. Elezioni nel 2022 vuol dire andare alle urne con l’attuale sistema elettorale maggioritario ma il centrodestra, che dovrebbe indicare un candidato premier, esce con le ossa rotte dalle Amministrative. Sia Giorgia Meloni con il radio-tribuno Michetti a Roma, sia Matteo Salvini con il ''pediatra pistolero'' Bernardo a Milano, si sono intestati due candidati impresentabili ad di là del grottesco e del ridicolo e hanno preso schiaffi a volontà.

     

    giorgia meloni con enrico michetti giorgia meloni con enrico michetti

    L’altissimo tasso di astensione deve essere poi addebitato al centrodestra a causa non solo dei suoi inguardabili candidati ma anche al fatto che gli elettori hanno ritenuto fallimentare, e anche stupida, sia la politica di opposizione al governo di Fratelli d’Italia, sia la ‘’Lega di lotta e di governo’’ propugnata da un bollitissimo Salvini, a base di no vax e no Green Pass (che sono appena il 2% degli italiani).

     

    virginia raggi e giuseppe conte 6 virginia raggi e giuseppe conte 6

    Aggiunge nei numeri dell’astensione il M5S di Conte: è bastato un baubau della Raggi per dare prova ancora una volta della sua pippaggine politica; al contrario, il Pd e cespugli, si sono presentati alle urne per votare i vari Gualtieri, Lorusso, Lepore e Sala. Difatti, questa volta i sondaggisti ci hanno azzeccato per il semplice fatto che gli “indecisi” sono rimasti ‘’indecisi’’ e non sono andati a votare.

     

    ENRICO LETTA GIUSEPPE CONTE BY OSHO ENRICO LETTA GIUSEPPE CONTE BY OSHO

    Nelle sue dichiarazioni trionfalistiche, Enrico Letta ha ricicciato ancora l’Ulivo. Un’ammucchiatona che nessuno vuole a partire dagli ex renziani di Base Riformista guidati da Guerini. Si spera che l’abbia detto solo per accontentare Conte. Quello che è cergto è che l'alleanza irrilevante perché il Pd vince da solo a Roma e Torino, come già a Milano, Napoli e Bologna).

     

    Infatti i numeri per un'''alleanza strutturale" Pd-M5S non ci sono: il movimento dell’Avvocato di Alpa, se non viene nei prossimi giorni travolto dal caso Di Donna, è valutato tra il 10 e il 15 per cento. Di qui,  urge una nuova legge elettorale proporzionale per aprire il Partito Democratico alle forze di centro, da Berlusconi a Calenda, etc.)

     

    luciana lamorgese e matteo salvini luciana lamorgese e matteo salvini

    Ora Draghi ha il problemino di dare un contentino a un Salvini fuori di testa: farlo incontrare con il ministro degli Interni Lamorgese e Mariopio è disponibile a organizzarlo la settimana prossima. Da un lato, dall’altro, la disfatta è tale che si avvicina sempre più, entro l’anno, il congresso della Lega, che il ‘’tossico del Papeete” pensava di mettere in calendario dopo l’elezione a febbraio del nuovo capo dello Stato. Il poverino sa bene che nel Carroccio, Giorgetti e governatori del Nord, l’hanno sbattuto in minoranza.

    Guarda la fotogallery


    ultimi Dagoreport