1.PARTERRE
Da ‘Il Sole 24 Ore'
- QUEL BOTTA E RISPOSTA MUSSARI-PROFUMO
Dopo l'attacco di Alessandro Profumo, la difesa di Giuseppe Mussari: «Ho sempre svolto il ruolo di presidente di Banca Mps nel pieno e puntuale rispetto di quanto previsto dalle disposizioni di vigilanza», ha scritto ieri l'ex presidente in una nota, rispondendo così alle dichiarazioni rilasciate mercoledì dal suo successore, secondo il quale la situazione attuale «è tutta colpa di Mussari, ha sbagliato tutto e i risultati sono lì».
Preannunciando anche di voler tutelare «reputazione e verità dei fatti», quest'ultimo ha voluto fare alcune precisazioni: «Non ho mai svolto né indirettamente, né surrettiziamente, ruoli e compiti che non mi fossero demandati dalla legge o dallo Statuto, né ho mai interferito nelle relazioni tra la banca e le organizzazioni sindacali, che ho incontrato, senza eccezione alcuna, nelle occasioni in cui mi veniva richiesto dalle competenti strutture dirigenziali». La nota si conclude con l'annuncio di aver dato incarico ai suoi legali di valutare «quanto dichiarato dal dottor Profumo» al fine «di tutelare in ogni sede la mia reputazione e la verità dei fatti». (R.Fi.)
- IL RIALZO DI A2A E I CONTI DEI COMUNI
Il rally in Borsa di A2A fa ricchi i Comuni di Milano e di Brescia, che a breve collocheranno il 5% del gruppo. Lo scorso agosto, quando circolarono le prime indiscrezioni sull'operazione, il titolo valeva 0,65 euro, per un potenziale introito delle amministrazioni di circa 100 milioni. Oggi che l'azione ha superato 1 euro, l'incasso è arrivato quasi a 160 milioni. Non proprio bruscolini considerato che il deficit di partite correnti di Brescia, l'anno scorso, era di poco superiore a 30 milioni.
Secondo il tam tam di Piazza Affari, il rally del titolo, è alimentato dai risultati preliminari 2013, con un aumento del mol oltre 1,1 miliardi e un calo del debito sotto 3,9 miliardi, e dal balzo della produzione idroelettrica. Un quadro più chiaro si avrà oggi con l'approvazione del bilancio e la proposta di distribuzione del dividendo, altro tema caldo per i Comuni. Sempre in attesa che le amministrazioni chiariscano al mercato chi sarà il futuro capo azienda, chiamato anche a mettere a punto il nuovo piano industriale del gruppo. (Ch.C.)
- JACOBS CEDE ADECCO E PUNTA SUL CIOCCOLATO
Per il gruppo elvetico Adecco e per la famiglia di origini tedesche Jacobs si tratta di una svolta. Jacobs Group ha ceduto a investitori istituzionali il 16% di Adecco, leader nel lavoro temporaneo, incassando 2,2 miliardi di franchi. Gli Jacobs intendono ora investire di più in Barry Callebaut, che produce cioccolato industriale, ha affermato Andreas Jacobs, presidente della holding di famiglia.
Ceduta la Jacobs Suchard nel 1990 all'americana Philipp Morris, gli Jacobs avevano appunto puntato sulla belga Callebaut e sulla francese Barry, poi unite. L'allora numero uno della famiglia, Klaus Jacobs, nel 1993 aveva inoltre acquisito la svizzera Adia, che insieme alla francese Ecco aveva dato vita ad Adecco nel 1996. Gli Jacobs avevano il 18,4% di Adecco, a loro rimane quindi ora il 2,4%. Un'operazione su Adecco era nell'aria e, con l'annuncio ufficiale, è terminato il recente forte rialzo del titolo, che ieri a Zurigo è sceso del 6%.
MUSSARI MARCEGAGLIA MANSIMolti analisti restano peraltro positivi su Adecco, che ha una leadership internazionale e ha reso noti nei giorni scorsi buoni risultati. Partiti dal cioccolato, in un certo senso gli Jacobs vi ritornano. E molti operatori scommettono sul fatto che aumenteranno la quota (oggi al 50,1%) in Barry Callebaut. (L.Te.)
2. A2A ALLUNGA IL DEBITO, 155 MILIONI DALLA BEI
Da ‘Il Corriere della Sera'
(fr.bas.) Allungamento della durata media del debito e riduzione del costo dell'indebitamento. Sono due degli effetti dell'accordo tra A2A e la Banca europea per gli investimenti (Bei), che finanzierà la multiutility lombarda per 115 milioni, destinati ai settori del ciclo integrato dei rifiuti e della produzione di energia idroelettrica. Durata del finanziamento 15 anni e a tassi più bassi rispetto a quelli di mercato.
È la politica della Bei, che finanzia quei progetti che contribuiscono al raggiungimento degli obiettivi politici dell'Unione Europea, in questo caso in tema di ambiente ed energia.
Nel comparto del ciclo integrato dei rifiuti gli investimenti riguardano gli impianti di termovalorizzazione di Brescia e Milano, il rinnovo del parco di mezzi per la raccolta dei rifiuti nelle aree di Milano, Brescia, Bergamo, Varese e Como, e la realizzazione di un nuovo impianto per il recupero del vetro ad Asti. I progetti sull'idroelettrico, invece, prevedono interventi di manutenzione e di incremento dell'efficienza energetica di impianti in Lombardia e in Calabria.
«La Bei può finanziare fino a un massimo del 50%. I nostri progetti, dunque, prevedono investimenti totali pari a 230 milioni. La Bei ha riconosciuto in questa parte del nostro piano industriale una validità ambientale e sociale». I finanziamenti di A2A con la Bei ammontano in tutto a 600 milioni di euro. Oggi il consiglio della multiutility lombarda approva il bilancio.
3. MONOPOLI DI STATO E MASTERCHEF, STOP ALLE SCOMMESSE MALTESI
Da ‘Il Corriere della sera'
(m.sid.) L'affaraccio brutto delle scommesse maltesi sui cuochi di Masterchef Italia dovrebbe scivolare dietro le quinte ora che i Monopoli di Stato sono scesi in campo e non certo per un esercizio di diplomazia: il bookmaker Bet1128, hanno detto, 1) non è mai stato autorizzato. 2) Non può fornire garanzie. E 3), tanto per chiudere, sarebbe bastato un briciolo di buon senso: la finale del talent era stata registrata lo scorso luglio, otto mesi fa.
Un po' troppi per essere sicuri di non poter controllare leak & affini. Riavvolgiamo il nastro: il pomeriggio della finalissima che è stata trasmessa giovedì 6 marzo, una settimana fa, il sito aveva bloccato alcune grosse scommesse a suo dire anomale perché puntavano su quello che, pur non favorito, si sarebbe poi rivelato essere il vincitore (il fattore c, evidentemente, non è contemplato). Intendiamoci: su questi siti per grosse somme si pensi a migliaia di euro.
DIRETTA MASTERCHEF A MILANOIeri i Monopoli di Stato sono dunque scesi in campo dopo giornate di polemiche. Tutto a posto, dunque? Forse, sì. Visto che male che sia andata al piccolo sito maltese di scommesse il ritorno in termini di pubblicità è stato grande: il talent prodotto da Magnolia per Sky ha fatto più di un milione di ascoltatori in media a puntata (che diventavano più di uno e mezzo con gli ascolti differiti dei 7 giorni successivi). La finale ha fatto un 1,5 milioni live (quasi 2 con gli ascolti differiti) ed è stato il programma più visto della storia di Sky Uno. Una platea che non capita tutti i giorni.
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