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    TRE ANNI DI FANGO PER NIENTE - È STATA PROSCIOLTA DALL’ACCUSA DI PECULATO LA SUPER POLIZIOTTA MARIA JOSÈ FALCICCHIA, EX DIRIGENTE DELLE VOLANTI DELLA QUESTURA DI MILANO - AL CENTRO DEL CASO LA GESTIONE DI 4MILA EURO DI CASSA DELLA QUESTURA - GIÀ NEL 2019 I PM AVEVANO CHIESTO L’ARCHIVIAZIONE MA LA PROCURA GENERALE AVOCO' IL FASCICOLO RITENENDO CHE I MAGISTRATI FOSSERO "INERTI" 


     
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    Luigi Ferrarella per il “Corriere della Sera”

     

    Alla fine (sentenza di non luogo a procedere decisa ieri dal giudice dell'udienza preliminare) si è ritornati al punto di partenza (richiesta di archiviazione della Procura della Repubblica), ma nel frattempo sono passati tre anni a ruota della avocazione con cui nel 2019 la Procura Generale aveva tolto il fascicolo ai ritenuti inerti pm Ilda Boccassini e Stefano Civardi.

     

    Maria José Falcicchia Maria José Falcicchia

    Altalena che forse spiega il quarto d'ora di pianto a dirotto nel quale scoppia in Tribunale la ex dirigente delle Volanti nella Questura di Milano, Maria Josè Falcicchia, prosciolta dal giudice Roberto Crepaldi dall'accusa di peculato, «perché il fatto non sussiste», nella inchiesta sulla cassa comune interna alla Questura alimentata da donazioni di privati (40 mila euro in 4 anni), dal ricavato della vendita del fotolibro «Milano Il blu delle Volanti», e da un ritrovamento di contanti smarriti (13.250 euro).

     

    I soldi (quasi tutti poi restituiti a cavallo di una ispezione interna) erano stati utilizzati per migliorie a materiali e a uffici del reparto in un'ottica aggira-burocrazia: nell'iniziale richiesta di archiviazione i pm, pur censurando la gestione fuori regola dei soldi, non avevano ravvisato giuridicamente possibile assimilarli ai fondi di funzionamento dell'ufficio, presupposto di quel peculato che invece era integrato secondo il pg Massimo Gaballo dalla comunque compiuta inversione del possesso di denaro della pubblica amministrazione.

     

    Maria José Falcicchia 2 Maria José Falcicchia 2

    Le sue dimensioni erano però via via smagrite nel corso del tempo, perché la Procura Generale, rispetto ai 65.000 euro inizialmente in discussione, era scesa a 7.500 di contestazione nella richiesta di rinvio a giudizio, per poi scendere ancora - su invito del giudice a precisare meglio in udienza l'imputazione - a 4.000 euro finali.

     

    Ora la sentenza di non luogo a procedere, in attesa delle motivazioni, fa intuire che il comportamento di Falcicchia - difesa con il collega Vittorio Botti dall'avvocato Domenico Aiello che sottolinea «i quasi 4 anni, lo stravolgimento di fatti, le conseguenze inimmaginabili su carriere e vita privata» - sia stato ritenuto valutabile forse in sede disciplinare, ma privo di rilievo in sede penale, tanto più in assenza di querele di parte necessarie per discutere una eventuale appropriazione indebita.

     

    Maria José Falcicchia 4 Maria José Falcicchia 4

    Esattamente la stessa valutazione tecnica che tre anni fa aveva fatto la Procura della Repubblica quando il procuratore aggiunto Boccassini (ora in pensione) e il pm Civardi (ora nel pool antimafia) avevano chiesto l'archiviazione della poliziotta, vedendosi però sottrarre il fascicolo dalla avocazione operata dalla Procura generale nelle more della udienza fissata dall'allora gup Manuela Accurso Tegano.

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