Anna Zafesova per “la Stampa”
SOLDATI RUSSI
Donne che piangono senza nemmeno cercare di nascondere le lacrime ai figli che tengono in braccio. Ragazze che non riescono a staccarsi dall'ultimo abbraccio con i loro fidanzati. Bambini che fanno ciao con la manina gridando «torna presto», e i loro papà che salutano da dietro il vetro del pullman, con un sorriso appena accennato sul volto sgomento.
soldati russi in donbass
Nessuno sembra essere animato da spirito marziale o esaltato da orgoglio patriottico: più che gruppi di riservisti mobilitati, gli uomini caricati sui pullman sembrano condannati in attesa di partire per i lavori forzati, spaventati e rassegnati. Sono scene che arrivano da diverse regioni russe, dove i primi reclutati dalla "mobilitazione parziale" indetta per decreto del presidente russo vengono chiamati sul fronte ucraino.
Soldati russi morti
La guerra non è più soltanto in tv, e milioni di famiglie sono in ansia, non solo per i figli, ma anche per i padri: in numerosi filmati si vedono riservisti non giovanissimi, e da diverse regioni arrivano segnalazioni di convocazioni arrivate anche agli over 60, in quella che appare sempre più chiaramente una mobilitazione che di "parziale" non ha nulla.
I prigionieri russi 2
Il ministero della Difesa russo continua a rassicurare che la chiamata in guerra non riguarderà studenti, ma a Ulan-Ude gli studenti sono stati convocati in caserma direttamente dall'aula universitaria, e nelle periferie di Mosca ieri sera i poliziotti consegnavano le lettere di coscrizione ai ragazzi in uscita dalla metropolitana, a tappeto, studenti e non.
RUSSIA - MILITARI DURANTE LA PARATA
Gli avvisi di convocazione ai commissariati militari sono piovuti a migliaia, distribuiti porta a porta da messi comunali e portinai, insegnanti e capi ufficio, nelle scuole e nelle fabbriche. Il giornale Novaya Gazeta ha rivelato ieri che il punto segreto del decreto di Putin sulla mobilitazione - nel testo pubblicato dopo il punto 6 si passa direttamente all'8 - riguarderebbe i numeri della chiamata alle armi: non i 300 mila annunciati dal Cremlino, ma un milione, diviso in tre ondate fino al febbraio 2023, in altre parole un russo su 25 nella fascia di età 18-65.
soldati russi sparano a due civili disarmati
Un numero che viene confermato anche da Volodymyr Zelensky, che nel suo appello serale si è rivolto ai russi in russo: «Prenderanno tutti, dovete scegliere se vivere o morire, rimanere mutilati o restare sani».
soldati russi sparano a due civili disarmati
La fuga di notizie su un milione di riservisti è stata smentita dal portavoce presidenziale Dmitry Peskov, che però non gode di molta fiducia dopo aver negato risolutamente pochi giorni fa l'ipotesi di una mobilitazione. Intanto il figlio di Peskov è diventato oggetto di un clamoroso scherzo dei giornalisti dell'opposizione di Alexey Navalny, che gli hanno telefonato fingendosi dei militari che lo chiamavano alle armi: il giovanotto ha risposto sprezzante che non ha nessuna intenzione di presentarsi e che «risolverà la questione a un altro livello».
soldati russi sparano a due civili disarmati
L'esilarante video della telefonata ha alimentato la rabbia che molti russi stanno riversando anche sulle bacheche dei capi del regime putiniano, lamentandosi che a venire chiamati al fronte saranno i figli dei poveri e non quelli dei ricchi e potenti: «Non abbiamo presente, non abbiamo futuro», gridavano ieri i coscritti in un commissariato militare del Daghestan, una delle zone più povere del Caucaso. Più che una mobilitazione "parziale" e mirata, sembra una retata di dimensioni nazionali, e gli attivisti dalla Buriazia - la poverissima regione siberiana che ha uno dei tassi più alti di caduti in Ucraina - denunciano il reclutamento di interi villaggi, così come in Yakuzia, in Cecenia e in altre repubbliche di minoranze etniche non slave.
soldati russi sparano a due civili disarmati
Una autentica "pulizia etnica", denunciano le associazioni locali, e molti buriati stanno fuggendo in Mongolia, esattamente come gli abitanti della parte europea della Russia che stanno aspettando in code chilometriche di poter varcare il confine con la Finlandia e con la Georgia. I pochi voli aerei per l'estero registrano il tutto esaurito per i prossimi giorni, nonostante biglietti che costano ormai migliaia di euro. I passeggeri in attesa negli aeroporti sono prevalentemente uomini giovani: al confine vengono interrogati, ma per ora vengono lasciati partire, mentre in alcune regioni russe i commissariati militari hanno già proibito ai maschi di viaggiare anche all'interno della Russia, con gli addetti ferroviari e la polizia stradale che controllano i documenti.
corpi dei soldati russi morti nei vagoni frigo ucraini 7
La mobilitazione viene utilizzata anche come punizione: molti manifestanti arrestati nelle proteste a Mosca si sono visti consegnare la convocazione in caserma. Un modo per eliminare i giovani, i più critici del regime, usandoli come carne da cannone, che però potrebbe rivelarsi un boomerang per Putin, che così mette armi in mano a quelli che più lo odiano.
corpi dei soldati russi morti nei vagoni frigo ucraini 4
La maggioranza dei potenziali riservisti però per ora preferisce tentare la fuga, e le Ong offrono consigli e aiuto per evitare l'esercito. Chi non riesce a emigrare sta cercando medici o funzionari militari da corrompere, o almeno cambia casa per non farsi trovare. Nelle finestre dei commissariati militari cominciano a volare le prime bottiglie molotov, come chiesto anche da Navalny che dal carcere ha esortato i suoi sostenitori ad abbadonare la regola della non violenza.
SOLDATI RUSSI GIUSTIZIATI A TERRA DAGLI UCRAINI
Anche Volodymyr Zelensky ha chiesto ai russi di ribellarsi: «Protestate, lottate, scappate. Oppure consegnatevi prigionieri in Ucraina», ha detto, ricordando ai russi che se sono arrivati a questo dilemma tragico è perché «avete taciuto, ma ora è il momento di scegliere».
soldati ucraini uccidono militari russi 4 PROTESTE E ARRESTI IN RUSSIA CONTRO LA CHIAMATA ALLE ARMI DI PUTIN 2 Dmitrij Peskov e vladimir putin PROTESTE E ARRESTI IN RUSSIA CONTRO LA CHIAMATA ALLE ARMI DI PUTIN