Rosario Dimito per "il Messaggero"
MONTE DEI PASCHI DI SIENA
Il Tesoro cambia le modalità per la privatizzazione di Mps da completare entro l'autunno 2023, con un'operazione in due tempi: prima la pulizia degli attivi poi la vendita dell'azienda risanata e dimagrita a un partner bancario che potrebbe essere nuovamente Unicredit.
Il Mef ha in corso serrate consultazioni con la Dg Comp per rinegoziare l'accordo di ristrutturazione del 2017 in scadenza a fine anno: qualche giorno fa una riunione dei tecnici di Via XX Settembre con il team di Margrethe Vestager, avrebbe messo sulla questione alcuni punti fermi anche se non ancora definitivi. Ieri sera Mps, nella periodica informativa Consob, ha confermato il riavvio dei colloqui con Mef e Dg Comp.
daniele franco mario draghi conferenza stampa sulla manovra
L'IPOTESI MASSIAH
Il negoziato, salvo sorprese, potrebbe concretizzarsi nei primissimi mesi 2022 con un nuovo piano approvato dall'Europa, contenente una sostanziale novità rispetto al percorso seguito nelle trattative con Unicredit, interrotte a fine ottobre. Sui tempi della proroga, la richiesta italiana sarebbe di due anni ma sarebbe stata respinta da Bruxelles e adesso si auspica che un punto mediano sia 18 mesi (fino all'autunno 2023).
VICTOR MASSIAH
Un periodo congruo perchè circa un anno potrebbe servire per le attività preparatorie alla privatizzazione vera e propria da compiere in parallelo alla predisposizione di una cura di risanamento. E tra le ipotesi sul tavolo ci sarebbe quella di un rinnovo del board con l'arrivo di un nuovo ad: un nome a cui si sta pensando è quello di Victor Massiah, l'ex ad di Ubi Banca, ora dedito all'insegnamento alla Cattolica.
ALESSANDRO RIVERA
Il Tesoro punta a separare le passività contenute nel bilancio. E questa soluzione potrà rendere più facile la cessione di Mps risanato perchè a quel punto, il venditore non dovrà assicurare nessuna dote all'acquirente, come avvenuto con Unicredit Allo stato il Ministero non si avvale di consulenti, essendo scaduti i mandati di Bofa Merrill Lynch e studio Orrick.
Si parte dalle litigation buy out, cioè dai rischi legali pari a 6,2 miliardi lordi. Questa massa di passivo dovrebbe essere trasferita mediante cessione a Fintecna, non essendo praticabile l'alternativa di una polizza assicurativa sulla parte oltre gli accantonamenti già fatti. Sono stati sondati i broker internazionali quali Eon e altri ma il costo del premio sarebbe sconsigliabile.
MONTE DEI PASCHI DI SIENA
PERCORSO TORTUOSO
Più vantaggiosa sarebbe la soluzione di cedere le passività legali a Fintecna, società della Cdp, con passaggi societari che però richiedono tempo. I rischi e contenziosi da separare, dopo essere stati valutati da un perito, dovranno essere trasferiti a una newco, previo via libera dei soci senesi sulla cessione di una fetta di patrimonio.
victor massiah
Quindi potranno essere ceduti a Fintecna che aveva già studiato questa operazione, nelle pieghe del negoziato con Unicredit. Subito dopo si potrà procedere alla cessione degli Npe (sofferenze e incagli) per 4 miliardi lordi ad Amco, controllata dal Tesoro, che ha già realizzato un'operazione analoga (Hydra).
Anche in questo caso, come per Fintecna, trattandosi di operazione tra parti correlate, ci dovrà essere una fairness opinion di un soggetto terzo. In parallelo andrà negoziato con la Ue il piano dimagrante, riguardo filiali e personale, in modo da abbassare i costi, in triangolazione con Bce riguardo l'iniezione di equity: dalle ultime consultazioni si parla di 2,9 miliardi.
MARIO DRAGHI DANIELE FRANCO MONTE DEI PASCHI DI SIENA daniele franco mario draghi andrea orlando conferenza stampa sulla manovra monte dei paschi di siena monte dei paschi di siena MONTE DEI PASCHI DI SIENA MPS