Paolo Mastrolilli per ''la Stampa''
intervento con 5g 1
Aprire la tecnologia per le telecomunicazioni 5G a tutte le aziende che vogliono partecipare alla corsa per realizzarla, allo scopo di annullare il vantaggio che in questo momento hanno le compagnie cinesi come Huawei e Zte. E' il piano a cui sta pensando il Pentagono, secondo il giornale Financial Times che lo ha anticipato. In sostanza si tratterebbe di rendere "open source" i segreti per la costruzione del network, in modo che ognuno possa contribuire ad accelerare e potenziare le capacità del mondo occidentale di svilupparlo. Un po' come è successo in passato con alcuni programmi di software, applicando l' etica hacker ad un problema di sicurezza nazionale.
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Il 5G è la quinta generazione delle telecomunicazioni, che aumenterà tanto la velocità di trasmissione, quanto la quantità e l' affidabilità dei dati trasferiti. Ciò sta già provocando una rivoluzione, perché non solo renderà più facili le nostre telefonate con gli smartphone, ma consentirà una serie di applicazioni a livello industriale che cambieranno la nostra esistenza.
trump xi jinping
Favorirà l' uso dell' intelligenza artificiale, e meraviglie tecnologiche che vanno dalle auto senza guidatore agli interventi chirurgici a distanza. Consentirà un utilizzo molto più diffuso dei robot nelle fabbriche, ma verrà usato anche per gestire infrastrutture strategiche, oltre alle comunicazioni più riservate tra i governi. Perciò gli Usa temono che la Cina se ne approfitti per spiare i paesi occidentali, o per compromettere il funzionamento del loro sistema industriale e militare.
Il problema è che l' America stavolta è indietro, e non ha aziende capaci di costruire l' intero network 5G. I leader mondiali sono i cinesi di Huawei, che hanno circa un terzo del mercato, gli svedesi di Ericsson, i finlandesi di Nokia, e in misura minore i coreani di Samsung. Compagnie Usa come Cisco e Oracle partecipano al fenomeno con i loro prodotti, ma ad esempio non costruiscono le antenne per la trasmissione radio fondamentali per realizzare il 5G.
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Il presidente Trump ha chiesto alla Apple di entrare in questo mercato, ma finora Cupertino ha resistito all' idea. Le compagnie della Repubblica popolare sono favorite dal basso costo del lavoro e dai sussidi statali, e quindi offrono di costruire il network a prezzi stracciati, che tentano anche paesi alleati degli Usa come l' Italia. Per rimediare a questo problema, il Pentagono sta pensando di facilitare la creazione di un' enorme comunità occidentale, che condivida il lavoro in modo da colmare in fretta la distanza dai cinesi e annullare il loro vantaggio.
Lisa Porter, che gestisce la ricerca e lo sviluppo al dipartimento della Difesa, ha detto al Financial Times di aver chiesto alle compagnie americane di creare un open-source 5G software, per accelerare il processo.
Huawei
Cisco e Oracle resistono, perché così rischierebbero di perdere i loro prodotti, ma Porter ha risposto che chi frena correrà un pericolo ancora più grave, ossia quello di diventare obsoleto e irrilevante: «La bellezza del nostro paese è che noi consentiamo al mercato di decidere i vincitori». In altre parole, la gara con i cinesi allo stato attuale è persa, o quasi.
Se però tutti gli occidentali accetteranno di unire le forze e condividere le conoscenze, ognuno perderebbe qualcosa, ma tutti insieme vincerebbero la sfida chiave per il futuro delle telecomunicazioni.
smart city 2 HUAWEI - LA SEDE DI SHENZEN