Estratto dell’articolo di Marco Ventura per “Il Messaggero”
la sede della Wagner a San Pietroburgo
Erano cinquantamila i detenuti reclutati dal gruppo mercenario Wagner di Prigozhin per essere lanciati contro la prima linea ucraina nella guerra di Putin. E stando al contratto capestro, se dopo sei mesi fossero rimasti vivi, sarebbero tornati in Patria senza dover più scontare la pena. Perdonati e reintegrati.
Un arruolamento eccezionale, autorizzato dal ministero della Difesa della Federazione russa che ha così nutrito di forze fresche, carne da macello o da cannone, le truppe all'assalto di città come Bakhmut e Soledar. Ma adesso i sopravvissuti tornano a casa, e non hanno perso i loro vizi: uccidere, rapinare, picchiare, spacciare droga e drogarsi, ubriacarsi, andare a prostitute, il tutto ora con la protezione legale dell'organizzazione Wagner.
brigata wagner
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Ne scrive il britannico "The Guardian", che cita diversi casi con nome e cognome, fotografie e dichiarazioni degli amministratori locali. Soslan Valiyev, 38 anni, era un poveraccio benvoluto e popolare a Tskhinvali, la piccola capitale dell'Ossezia del Sud. Aveva un soprannome, Tsugri, con cui veniva apostrofato. Ovunque era ospite ben accolto, in matrimoni e cene. Quasi un portafortuna. Innocuo. Bonario. Aveva una disabilità di sviluppo che lo rendeva ancora più benvoluto e coccolato nella sua comunità.
EVGENY PRIGOZHIN
Un video su Telegram mostra un uomo che lo malmena e poco più tardi lo accoltellerà a morte. L'assassino è stato poi identificato: Georgiy Siukayev, in carcere con una condanna per omicidio, reclutato da Wagner lo scorso autunno. […]
Alla fine di marzo, il ventottenne Ivan Rossomakhin ha ucciso a colpi d'ascia una pensionata di 85, Yulia Buiskich, nella sua casa a Novyj Burets, regione di Kyrov. Rossomakhin era appena rientrato dalla guerra. Era stato condannato per omicidio nel 2020 a dieci anni di galera, riscattati in un colpo solo al fronte.
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Soslan Valiyev ucciso da un ex soldato della wagner
Su cinquantamila ex carcerati reclutati, tra il 10 e il 20 per cento secondo un reportage del New York Times era composto da malati di Aids ai quali è stato dato l'aut aut tra «morire in modo lento oppure rapido». In carcere, dove le medicine non arrivano, oppure in battaglia. Wagner ti cura con farmaci appropriati. Tra 5 e 10mila positivi al virus si sono così trovati di fronte al dilemma. E per lo più hanno scelto l'opzione rapida, rispondendo all'appello che spiccava su tutti i muri: «Unisciti alla squadra vincente!».
Yulia Buiskich uccisa in casa da alcuni ex soldati della wagner soldati mercenari della wagner
Quasi nessuno aveva esperienze di guerra. Provvisti di un Kalashnikov, un giubbotto antiproiettile, 120 munizioni e un elmetto, si sono uniti alle forze mercenarie portando un segno distintivo, un braccialetto di gomma rosso o bianco. Utile anche nel momento d'esser fatti prigionieri, per continuare le cure nelle carceri ucraine.
mercenari della wagner MERCENARI WAGNER A BAKHMUT MERCENARIO DEL GRUPPO WAGNER EVGENY PRIGOZHIN E LA PRESUNTA CONQUISTA DI BAKHMUT yevgeny prigozhin Yevgeny Prigozhin soldati mercenari della wagner