Salvo Palazzolo per “la Repubblica”
MATTARELLA
C' era un misterioso ripetitore dentro la cassetta dell' Enel che si trova accanto all' abitazione palermitana del presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Un sofisticato congegno predisposto per ricevere un segnale (da una microspia, una telecamera o un computer) e poi trasmetterlo a distanza.
L' ha scoperto un tecnico dell' Enel, venti giorni fa, durante alcuni lavori di manutenzione attorno all' edificio che si trova fra via Libertà e via Pipitone Federico, in centro città. Il ripetitore era allacciato abusivamente alla rete elettrica ed era perfettamente funzionante.
Subito, è partita una denuncia alla polizia.
MATTARELLA
E nel giro di pochi minuti sono scattati controlli imponenti, ma discreti, nella zona. La Procura ha aperto un' indagine, è coordinata dall' aggiunto Marzia Sabella, che guida il pool antiterrorismo.
È una storia davvero strana.
Unica certezza, al momento, arriva dalla bonifica del condominio dove di tanto in tanto torna il presidente della Repubblica: gli esperti della Scientifica non hanno trovato alcuna microspia o telecamera abusiva nell' edificio. Ma il giallo ha fatto comunque scattare nuove verifiche attorno ai luoghi palermitani del Capo dello Stato.
MATTARELLA PALERMO CARAVAGGIO COPIA
Che tipo di segnale raccoglieva quel dispositivo? E a chi lo rilanciava? In questi ultimi giorni sono proseguiti diversi accertamenti tecnici. Sono stati fatti controlli anche in alcuni appartamenti attorno, senza esito.
Un vero mistero. Si è vagliata pure l' ipotesi che il ripetitore fosse stato sistemato nell' ambito di un' indagine di qualche forza di polizia, per intercettare un indagato. Ma nessun giudice ha autorizzato l' installazione, ed è stata esclusa anche questa ipotesi. Resta l' ambito più inquietante, lo spionaggio.
sergio mattarella luigi di maio
Di sicuro, un lavoro di professionisti. L' apparecchiatura con due piccole antenne era nascosta all' interno di una cassetta poi collocata con cura dentro lo spazio dell' Enel, che si trova sotto un grande albero, all' inizio di via Pipitone Federico. Proprio lì davanti c' è sempre una pattuglia della polizia. Si stanno controllando anche le telecamere della zona.
Non è la prima volta che il condominio dove ha sempre abitato la famiglia del presidente Mattarella è al centro di un caso. Nel settembre del 2016, vennero rubati sei applique dell' impianto di illuminazione della scala, un furto di pochi euro, ma anche in quella circostanza scattò l' allerta, con il potenziamento del servizio di sicurezza. All' epoca, si ipotizzò il gesto di un buontempone. Chissà. Ora, le attenzioni sono tutte sul dispositivo sequestrato.
mattarella
Questo tipo di congegni riceve il segnale da una distanza ravvicinata, e poi lo trasmette lontano, su un' altra frequenza radio. Via Pipitone Federico è una strada che si estende per 450 metri, non ci sono ostacoli. La chiave dell' indagine potrebbe essere lì, da qualche parte, in una stazione ricevente nascosta chissà dove. Ma sicuramente sarà stata già smantellata, perché il giorno del blitz della polizia il meccanismo è stato disattivato, la trasmissione è stata interrotta. E ora è caccia aperta, gli esperti provano a far parlare i circuiti di quel marchingegno, che conserva ancora molti indizi. C' è anche da capire quando sia stato attivato.
napolitano mattarella sergio mattarella 3