Natalia Aspesi per il Venerdì-la Repubblica
giovanni e marella agnelli al ballo di truman capote
Letteratura, Giovanni Verga, romanziere, Eros 1875: «Il suo stivalino sembrava animato da fremiti impazienti e con quel suo tacco alto, con quella sua curva elegante, aveva l’aria di gentile arroganza».
Arte, Victor Vasarely, Optical Art, 1965: «I bruschi contrasti in bianco e nero sono tutti elementi il cui compito non è più quello di immergere l’osservatore in una dolce malinconia, ma di stimolarlo, e il suo occhio con lui». Mondanità,
1966, lo storico ballo in bianco e nero organizzato da Truman Capote a New York, 540 invitati celebri da tutto il mondo, obbligatorio l’abito bianco o nero e le maschere ingioiellate: divi, scrittori, banchieri, magnati, compreso Gianni Agnelli con sua moglie Marella, in una tunica bianca ricamata, oggi conservata al Victoria and Albert Museum di Londra. Cinema, la costumista Edith Head: «Grace Kelly prova lo stesso tipo di gioia a collezionare guanti che le altre donne diamanti».
giovanni e marella agnelli al ballo di truman capote
L’abbigliamento riveste la storia, racconta un personaggio letterario, influenza l’economia, ispira i sociologi e pure i semiologi, come Roland Barthes che nel 1967 scrive La calza e l‘idea poetizzando «sono la cosa più fine e leggera che esista, liscia come la pelle che protegge ed esalta». La Moda può essere un argomento noiosissimo, parole di esaltazione insensata, protagonisti prodigiosi e guai a non essere proni alle loro bizzarrie mercantili.
grace kelly
Ma Sofia Gnoli ha il grande, raro, pregio (o difetto, oggi?) di amare davvero non tanto la moda delle sfilate, degli stilisti, delle vetrine, ma l’immagine che il vestire ha dato alla storia, alla condizione femminile, al potere maschile, alle classi sociali, ai personaggi dell’arte, della letteratura, dell’opera, del cinema. Alla cultura insomma. Questo piccolo libro, e si sa quanto sono amabili i libri che si possono portate nella borsa, che non pesano un quintale (cioè quelli solitamente amati dai cosiddetti modaioli), si intitola L’alfabeto della moda (Carocci, pp. 208, euro14) anche se è molto di più. Dizionari della moda ce ne sono stati tanti, pure enciclopedici, ma questa raccolta nasce da una passione e da una sapienza particolari. Consente quindi scoperte, evocazioni, voglia di saperne di più: di leggere libri mai letti, di vedere film mai visti o dimenticati, di visitare una mostra, come quella attualmente a Palazzo Reale di Milano, in cui Napoleone coperto di damaschi ed ermellini, con corona e doppio scettro, impersona la sua teatrale potenza di imperatore.
grace kelly aspesi
Siccome si travestono da alfabeto, queste appassionanti piccole storie di moda hanno una A, Anatomia, e una Z, Zoo, ma tra Intimo e Sneaker, tra Cardigan e Tuta, si inseriscono i detti celebri di celebri personaggi della moda. La giornalista americana Diana Vreeland: «La volgarità è un ingrediente importantissimo nella vita. Credo molto nella volgarità se esprime vitalità; un pizzico di volgarità è come un bello spruzzo di paprika». La costumista cinematografica Edith Head: «Se infili un abito nero dal taglio dritto diventi più magra che non in una settimana a uova sode». Miuccia Prada: «Le divise sono la forma più elegante di dittatura». Se posso dire la mia, in questo caso, ricordiamoci di chi le indossa adesso.
gnoli cover
truman capote 4 sofia gnoli con il libro presentato sofia gnoli NATALIA ASPESI truman capote 2