Da Circo Massimo - Radio Capital
Augias
La Lega non si ferma. Il partito di Salvini continua a crescere nei sondaggi portando avanti una narrazione che vuole muri e non ponti, che incrocia l'umore profondo degli italiani. "Io capisco fino in fondo il sentimento di paura e di sgomento e di rifiuto", commenta Corrado Augias a Circo Massimo, su Radio Capital, "Un popolo come il nostro, che è sempre vissuto nella sua ristrettezza, che vede, soprattutto nei piccoli centri o in certe zone delle grandi città, questi giovani disperati che ciondolano senza fare niente, che fanno la pipì sulle aiuole, che bevono birra ciondolando mezzi ubriachi... è uno spettacolo che allarma profondamente’’.
‘’Non è", chiarisce, "la paura che ti venga a casa a stuprare la figlia, ma è il senso di sgomento che dà, in un paese che cerca di reggersi sulle sue gambe, vedere tante persone che stanno lì e che s'immagina, viste le false notizie che girano, che vengano mantenute con il sussidio dello stato".
CORRADO AUGIAS
Allora ha ragione Salvini? "No, aveva ragione Minniti", spiega Augias, "perché aveva affrontato il problema come andava affrontato, cioè cercando pazientemente, da astuto uomo che ha diretto i Servizi e sa come ci si muove, accordi bilaterali cauti, felpati, che non si sapesse tanto in giro. Questo aveva drasticamente ridotto gli arrivi. Poi è arrivato Salvini e l'ha fatto con l'accetta, e questo non va bene per un problema epocale di questa dimensione".
marco minniti
In Occidente si diffondono forme di ribellismo che vanno dai gilet gialli ai ceti produttivi: si tratta, per Augias (in libreria con "Racconti parigini", per Einaudi), di "un fenomeno che è stato ampiamente analizzato e diagnosticato: la rottura dell'idea del bene comune. Quello che si chiama stato sociale aveva facilitato una visione comune fra le varie classi sociali, anche aiutato dal fatto che l'ascensore sociale funzionava abbastanza. Ma quella visione comune e quell'ascensore sociale si sono rotti, non funzionano più. E questo ha provocato i fenomeni di cui parliamo continuamente".
degrado a piazza vittorio
Perché in Francia succede e in Italia no? "Per ora", dice Augias, "In Italia lo scontento c'è, ed è vasto. E c'è anche lo scontento degli imprenditori. Questa alleanza di governo per il momento lo ha tamponato, ma la divaricazione che si sta creando", continua il giornalista e scrittore, "accelererà la spaccatura fra M5S e Lega. L'elettorato degli industriali e degli imprenditori è in gran parte quello di Salvini, e lui non può perderlo. Invece i 5 stelle tremano all'idea di fare un buco nella montagna. Non possono stare insieme. Non so se il governo durerà o no, ma il disagio di stare insieme sarà sempre maggiore".
degrado a piazza vittorio 3
Mimmo Lucano ha detto a Circo Massimo che un cristiano non può votare per Salvini: "Ha ragione, Salvini è tutto fuorché un cristiano", dice Augias, "Quando sbandiera il rosario fa un gesto inadatto. Lui non c'entra niente con la religione, è un altro tipo di uomo e ha un altro tipo di attività, non dico migliore o peggiore ma altra. Il cristianesimo, soprattutto oggi, come lo interpreta Papa Francesco, è tutt'altra cosa".
SALVINI MIGRANTI