Filippo Di Giacomo per "il Venerdì - la Repubblica"
filippo di giacomo
Nella Roma antica il popolo misurava il tempo dividendo la giornata in 12 horae e la notte in 4 vigiliae, i turni di guardia. Le horae andavano dall' alba al tramonto e quindi, più o meno e secondo il variare delle stagioni, la hora prima diei aveva inizio tra le 6 e le 7 del mattino. E così anche la prima vigilia noctis, legata all' avanzare del buio, sempre secondo le stagioni, misurava il tempo tra le 18 e le 21.
La liturgia della Chiesa, che calcola gli anni non da gennaio ma da novembre, con la prima domenica di Avvento, segue ancora questa tradizione e ritma la vita spirituale di quanti sono tenuti alla Liturgia delle ore, cioè del Breviario, con tre liturgie legate alle horae (Terza, Sesta, Nona) e altre tre legate alle vigiliae (Lodi, Vespro, Compieta).
URSULA VON DER LEYEN
La settimana e il giorno liturgico cominciano sempre con i primi vespri della domenica cioè al tramonto del sabato, ne consegue che il Santo Natale di quest'anno in Italia inizierà tra le 16.40 e le 16.55, ora del tramonto del 24 dicembre.
Da quel momento alle 21, supponendo che la Messa duri un'ora, c'è tempo per celebrarne, nella stessa chiesa, almeno 4. Se invece di discettare su quando far nascere Gesù e su dove guardare la Messa i ministri e le ministre (Ursula von der Leyen compresa) avessero fatto una telefonata al parroco della chiesa vicino al ministero, avrebbero evitato di fare brutta figura.
Papa Francesco bacia la statua di gesu bambino
Ed evitato a milioni di europei l' impressione che la libertà di culto sia diventata un "favore governativo" da concedere o togliere secondo i casi. Oltretutto, per i cattolici il "tempo di Natale" va dal 24 dicembre alla domenica "del battesimo del Signore", che quest' anno cade il 10 gennaio. Quindi, i preti hanno 18 giorni a disposizione per far fare il Natale, con tutte le dovute cautele imposte dalla pandemia in corso, a chiunque lo desideri.