Margherita De Bac per il "Corriere della Sera"
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Potrebbe cadere presto un altro confine tracciato per contenere la diffusione del virus pandemico. Il ministero della Salute sta preparando una circolare per ridurre l'isolamento dei positivi sintomatici da 7 a 5 giorni. Chi ha l'infezione da Sars-CoV-2 certificata dal test ufficiale potrà tornare in circolazione con 48 ore di anticipo rispetto a quanto avviene oggi, purché risulti negativo al tampone. Si accorcia anche il periodo di isolamento per le persone che non si negativizzano: saranno libere di tornare in comunità dopo 15 giorni dal tampone positivo (ora 21).
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Il Consiglio Superiore di Sanità, presieduto da Franco Locatelli e composto da alcuni esperti che avevano lavorato anche nel Cts (comitato tecnico scientifico) ha dato parere favorevole al cambiamento.
Il ministero di Roberto Speranza dovrà ora mettere nero su bianco le modalità di applicazione delle nuove regole, con un occhio alla situazione epidemiologica. Il virus è in declino però si teme un rialzo di contagi con la ripresa delle attività lavorative e della scuola. Nei vaccinati l'infezione si manifesta in forma lieve e ci sarebbero i presupposti per allentare le precauzioni.
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Tenendo presente che l'Italia ha mantenuto finora un atteggiamento molto rigoroso rispetto al resto d'Europa. Altri Paesi hanno già imboccato questa strada. L'isolamento non è più previsto in Spagna e Regno Unito. In Usa, Germania, Svezia e Austria il periodo di «clausura» è di 5 giorni. Da noi per tornare in libertà servirà un tampone negativo effettuato alla Asl o in farmacia.
Dopo due anni e mezzo di pandemia certi termini vengono usati in automatico, ma è bene ricordarli. A volte le parole isolamento e quarantena vengono usate in modo indistinto. L'isolamento riguarda i casi positivi al test diagnostico, dunque infetti, ed è finalizzato a separarli dalle altre persone per tutta la durata del periodo di contagiosità.
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La quarantena riguarda, invece, i contatti stretti di un caso confermato che potenzialmente potrebbero sviluppare una infezione e quindi non devono stare a contatto con altre persone. L'isolamento era già stato ridotto per gli asintomatici da 10 a 7 giorni.
A luglio c'è chi si era pronunciato favorevolmente per passare da 7 a 2 giorni (il sottosegretario Andrea Costa).
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Ieri in Italia 31.088 i nuovi casi di Covid (lunedì sono stati 8.355). Sale così ad almeno 21.845.943 il numero di persone che hanno contratto il virus Sars-CoV-2 (compresi guariti e morti). I decessi ieri sono stati 98 (lunedì 60), per un totale di 175.505 vittime da febbraio 2020. I guariti o dimessi sono complessivamente 21.010.197 e 39.512 quelle che sono diventate negative nelle ultime 24 ore. Gli attuali positivi - i soggetti che hanno il virus - risultano essere in tutto 660.241, pari a -8.523 rispetto a ieri (-11.130 il giorno prima). Tasso di positività al 14,9%. In netto calo i ricoveri, meno 204 nelle medicine, meno 3 in terapia intensiva.
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