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    “QUELL’UOMO È UN MOSTRO. LE AVEVA PROMESSO MARI E MONTI E POI L’HA MESSA SUL MARCIAPIEDE” – PARLA IL COMPAGNO GENOVESE DI LACRAMIOARA MUSTAFA, LA 30ENNE RUMENA UCCISA DALL’EX MARITO - IL KILLER, VICTOR NICU ANATOSCHI, E’ STATO INCASTRATO DA UN VIDEO, GIRATO DA UNA DELLE DUE FIGLIE DELLA COPPIA – “ALINA”, COME VENIVA CHIAMATA, VIVEVA A GENOVA INSIEME A ANATOSCHI, CHE LA COSTRINGEVA A PROSTITUIRSI E LA MALTRATTAVA DA ANNI. DOPO LA FINE DEL MATRIMONIO, LUI ERA TORNATO NEL SUO PAESE E LEI AVEVA CONOSCIUTO IL TASSISTA MARIO ZANETTI, A CUI AVEVA RACCONTATO IL SUO INCUBO DURATO 14 ANNI…


     
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    Estratto dell’articolo di Massimo Calandri per www.repubblica.it

     

    mario zanetti e alina lacramioara mustafa mario zanetti e alina lacramioara mustafa

    Alina era minorenne, quando è arrivata in Italia dalla Romania: bracciante nei campi della Puglia. Lì ha conosciuto un connazionale che alcuni mesi dopo l’ha portata a Genova. Costringendola a prostituirsi. Il matrimonio, 2 bambine. Quattordici anni d’inferno. Si erano separati di recente: Alina aveva conosciuto un tassista genovese che le avrebbe garantito una vita diversa, finalmente.

     

     Per le vacanze di Natale ha lasciato la casa del quartiere di San Fruttuoso ed è tornata a casa dai genitori: l’ex marito l’ha invitata a pranzo “per chiarire alcune cose”. L’ha strangolata. Una delle figlie, 9 anni, ha filmato il femminicidio col telefonino. L’assassino è stato arrestato. Mario Zanetti, il tassista, oggi disperato, chiede giustizia: “Quell’uomo è un mostro. Deve pagare”.

     

    victor nicu anatoschi victor nicu anatoschi

    Il nome vero di Alina era […] Lacramioara Mustafa. Aveva 30 anni. Veniva da Focsani, città al confine con la Moldavia. E’ stata ammazzata a Galati, che dista un’ora e mezza in auto: l’ex marito si chiama Victor Nicu Anatoschi, ha 35 anni, […] “Non volevo, è stato un momento di rabbia. Se è accaduto, è solo colpa sua e della famiglia”, ha detto ai giornalisti, mentre veniva portato in commissariato. L’omicidio è del 27 dicembre, la notizia ha avuto ampio risalto sui media romeni.

     

    […] secondo Mario, il tassista che a Genova aveva una relazione importante con Alina, ci sarebbe un filmato: “Lo ha girato col suo telefonino la figlia più piccola: il padre le aveva ordinato di uscire di casa per giocare nel parco con la sorellina, ma lei aveva paura per la madre. Dall’esterno, ha osservato tutto attraverso la finestra della camera da letto”.

     

    femminicidio femminicidio

    […] “All’inizio era innamorata di quell’uomo, che le aveva promesso mari e monti. Erano venuti a vivere a Genova perché qui lui ha diversi parenti, abitavano a San Fruttuoso. Poi però l’ha messa sul marciapiede. Una notte di alcuni anni fa l’ho raccolta, infreddolita, a Sampierdarena. Mi ha fatto pena, ho pensato di aiutarla”. E’ nata un’amicizia, niente di più. L’amore è sbocciato col tempo. […]

     

    Dopo la nascita, le bimbe – separate da un anno di età – sono andate a vivere coi genitori di lei, a Focsani. Anche Victor Nicu è tornato in Romania, dove Alina andava saltuariamente a trovare le figlie. “Ogni volta lui la maltrattava, chiedeva soldi e se li giocava alle macchinette. Nel 2019 lei aveva già chiesto il divorzio, poi lui l’aveva convinta a ripensarci”.

     

    […] Quotidiani e televisioni rumene rilanciano la versione dell’assassino, secondo cui era la famiglia di Alina, a volere che la donna si prostituisse: l’ex marito era contrario, la lite sarebbe nata proprio per questo motivo.“Menzogne. L’ha sempre picchiata, e derubata di tutto. Pretendeva che continuasse a fare la vita sul marciapiede, e a mandare denaro. Di nascosto riuscivo a fare avere qualcosa alla famiglia, per le bambine. Che ogni tanto venivano qui a Genova: abbiamo passato dei bellissimi momenti, insieme”.

    FEMMINICIDIO FEMMINICIDIO

     

    Mario progettava di andare in pensione e trasferirsi in Romania, la coppia aveva pensato anche di adottare un nipotino, perché ad agosto è morto in un incidente stradale il fratello di lei, lasciando 5 figli. “La mia paura adesso è che quel delinquente possa in qualche modo giustificare quello che ha fatto, per ottenere uno sconto di pena. Spero ci sia più attenzione possibile su questo caso, anche dall’Italia”. […]

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