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    QUESTA DI MARINELLA È LA STORIA VERA - IN UNA FRAZIONE DI COMO, NESSUNO SI È ACCORTO CHE MARINELLA BERETTA ERA MORTA DA PIÙ DI DUE ANNI. SI ERA SEDUTA SULLA SEDIA DEL SUO TINELLO, E LÌ È RIMASTA FINCHÉ IL NUDO PROPRIETARIO DI CASA HA CHIAMATO I VIGILI DEL FUOCO PERCHÉ ERA PREOCCUPATO CHE GLI ALBERI DEL GIARDINO CADESSERO - GRAMELLINI: “SI MUORE SOLI. E SI VIVE SOLI, CHE È QUASI PEGGIO”


     
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    1 - NESSUNO L'HA VISTA

    Massimo Gramellini per il "Corriere della Sera"

     

    marinella beretta marinella beretta

    Per due anni Marinella Beretta è rimasta seduta sulla sedia del suo tinello, in una villetta alle porte di Como. Per due anni nessuno l'ha disturbata. Non un venditore di pentole, un vicino di casa, un parente alla lontana. Nessuno.

     

    Marinella era la solitudine fatta persona. Come tanti anziani nella sua situazione, aveva ceduto la nuda proprietà e tenuto per sé l'usufrutto. In un giorno imprecisato dell'autunno del 2019 si è seduta su quella sedia, dove un malore le ha staccato la spina. La morte istantanea che tutti sognano, la morte solitaria che tutti temono.

     

    la casa di marinella beretta la casa di marinella beretta

    Qualche mese dopo è arrivata la pandemia e i vicini hanno pensato che Marinella si fosse trasferita, ma evidentemente la conoscevano talmente poco da ignorare che non aveva altri affetti presso cui rifugiarsi. C'è voluto il vento di questi giorni per attirare l'attenzione non tanto su di lei, ma sugli alberi del suo giardino.

     

    Temendone la caduta, qualcuno ha chiamato il nudo proprietario, lui ha cercato Marinella e i vigili del fuoco hanno scassinato la porta, trovando sulla sedia del tinello quel che ne restava.

     

    la casa di marinella beretta la casa di marinella beretta

    In molti di noi è ancora presente la memoria delle famiglie ramificate e caotiche dell'Italia contadina, al cui interno le solitudini si sopportavano e accudivano a vicenda. Invece la famiglia moderna è ridotta a un pugno sempre più stretto: due coniugi e un paio di figli, quando va bene. E quando non ci sono nemmeno i coniugi e i figli, resta Marinella. Si muore soli. E si vive soli, che è quasi peggio.

     

    2 - TRISTE STORIA DI MARINELLA MORTA INVISIBILE DA 3 ANNI

    Marco Ventura per "il Messaggero"

     

    Grazie al vento. L'hanno scoperta grazie al vento. La bufera rischiava di far schiantare gli alberi del giardino in quella villetta di una frazione di Como. A guardarla dall'alto, una casetta in mezzo a una miriade di altre casette, incastonata nella città con la sua vita minuziosa che scorre, un tessuto sociale di persone le cui esistenze sono intrecciate in mille modi.

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    Ma non quella di Marinella Beretta, 70 anni, pensionata: l'hanno trovata seduta in cucina, o nel salotto, a seconda delle cronache discordi, morta da più di due anni. Nessuno se n'era accorto. È successo che il vento soffiava forte e minacciava i fusti, i cespugli, e i vicini si sono preoccupati, e uno di loro ha avvertito lo svizzero che aveva comprato la casa.

     

    L'USUFRUTTO

    Lei, Marinella, aveva conservato l'usufrutto, il diritto di restare tra le mura domestiche fino alla fine dei propri giorni. Nel settembre 2019 Conte formava il Conte bis, non c'era ancora la Brexit, il Covid covava in Cina senza che nessuno lo sapesse.

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    Marinella è morta prima di tutto questo, fulminata da una morte che gli inquirenti definiscono naturale, non vittima di una rapina, omicidio, o suicidio. Il semplice scorrere della vita che mentre continua a srotolare gli eventi pubblici, si interrompe così, all'improvviso, e ferma il tempo attraversato da ciascuno in solitudine. Montaigne diceva che si muore non perché si è malati, ma perché si è vivi.

     

    Ma si può anche morire in vita, e questa è la tristezza più grande. Nessuno si è chiesto perché Marinella non andasse più al supermercato a fare la spesa, o avesse cessato di pagare le bollette e fosse scomparsa dal radar di quanti le abitavano a un passo. E solo la delicatezza verso gli alberi, non verso di lei, ha indotto qualcuno a telefonare allo svizzero. E poi ai vigili del fuoco. Viveva da sola nella sua villetta, Marinella.

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    Forse, quando è morta, la televisione era accesa, forse è rimasta accesa a lungo. Come capitò anni fa a un americano che fu trovato davanti al televisore acceso dopo un anno in cui era successo di tutto. La storia non si ferma, i cambiamenti si succedono nei notiziari davanti agli occhi spenti di chi non è più in grado di vedere, sentire, pensare Nelle cronache questa morte, e altre simili, diventano tragedie della solitudine.

     

    Con il Covid, con l'abitudine alle barriere protettive e alla vita dissociata, dev' esser sembrato naturale che Marinella si fosse rifugiata nella propria casa senza più mettere il naso fuori. Lo sappiamo: la pandemia ha reso la vita delle persone sole, e anziane, ancora più invisibile. Marinella a quanto pare non aveva più parenti, né amici. A Londra, fece scalpore la notizia di una donna trovata pure lei morta da due anni.

     

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    Persiane e vetri delle finestre blindati. Posta e bollette accumulate davanti alla porta. Si chiamava Joice Vincent e l'immagine plastica della sua solitudine è l'ortopanoramica che ne ha certificato la morte, perché lei ormai era diventata uno scheletro e fu riconosciuta solo dai denti.

     

    LA SOLITUDINE

    Le storie di solitudine, e di morte, laddove la morte, evento solitario per eccellenza, lo diventa ancora di più per via della graduale rottura di tutti i residui legami con la società, sono in realtà più comuni di quanto non s' immagini. Ci chiediamo a volte che fine ha fatto qualcuno che conoscevamo, e scopriamo per caso le vicissitudini di vecchi amici che abbiamo perso di vista.

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    Per caso, grazie al vento, sappiamo oggi che due anni fa ci ha lasciati la povera Marinella. Di lei leggiamo che era originaria di Erba, che aveva venduta la casa in via privata Comun Oppidum a Prestino, periferia di Como, e che la bufera aveva preoccupato i vicini perché piegava i fusti secolari, mentre lei non finiva più di morire perché nessuno ancora sapeva che era morta. E al termine della storia, il mistero della vita invisibile di Marinella dietro il cancello chiuso della sua villetta, ci impartisce una lezione terribile: la vera tristezza non è che gli altri non si siano accorti della sua morte. È che non si siano accorti che Marinella Beretta era viva.

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