robbie williams
FULVIO CERUTTI per www.lastampa.it
Magico e coinvolgente. Irriverente e spettacolare. Potrebbe essere molto più lungo l’elenco di aggettivi per descrivere la performance che Robbie Williams ha regalato ai 2400 ospiti della sfilata di Emporio Armani all’aeroporto di Linate.
La serata è iniziata con check in e controlli di sicurezza come per un vero volo per dare l’accesso all’hangar che da oltre 20 anni è dominato dalle immagini pubblicitarie della maison.
robbie williams
«Is anybody there? I can’t hear you. Milan are you ready?». Compare scritto sul maxi-schermo dove fino a poco prima venivano mostrate le sfilate delle collezioni per lui e per lei, per la prossima estate, per la prima volta insieme. E poi ancora «Let me entertain you!» (che è il titolo del primo brano) seguito dall’inconfondibile sagoma nera, su sfondo rosso manda in delirio i 2400 ospiti presenti trasformando l’hangar di Linate in un palazzetto.
robbie williams
La star internazionale tanto attesa è proprio il cantante inglese che si presenta sul palco con t-shirt nera, giacchetta luccicante e gonnellino usato ogni tanto per mostrare al pubblico il suo “lato b”.
«Lasciate che mi presenti. Il mio nome è Robbie Fuc*** Williams. E questa sera voi siete miei» dice il cantante prima di aggiungere “This is my ass” alzandosi il gonnellino e mostrando il suo “lato b” mentre inizia a cantare sulle note di “Monsoon”.
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Uno spettacolo musicale pieno di momenti emotivamente coinvolgenti : «Io non sono omosessuale. Però, per il mio George Michael, lo sarei stato almeno un pochino. Mi manchi George» dice Robbie Williams prima di interpretare il brano “Freedom” dell’amico morto nel dicembre del 2016.
E poi ancora il continuo coinvolgimento con il pubblico stuzzicando improbabili fan di Justin Bieber e Justin Timberlake, fino al test sulla conoscenza dei suoi brani che è valso a “Fe-de-ri-ca”, come l’ha pronunciato lui, un bacio a stampo.
La serata ha anche regalato un duetto dei “Williams”, figlio e padre insieme ricordando quando Robbie, da ragazzo, lo andava a vedere esibirsi sul palco.
Sino al gran finale con l’abbraccio a Giorgio Armani: «Una leggenda vivente» l’ha definito il cantante. E anche questa serata lo conferma.
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