di maio
Di Maio, via piccole tasse ma nessuna patrimoniale
Da "Ansa"
"Ok liberare gli italiani delle piccole tasse, dei cavilli e della burocrazia, è una proposta
che il M5S sposa da anni, ma nessuna patrimoniale. Sarebbe folle in un momento di crisi come questo, in cui le nostre imprese hanno bisogno di ossigeno e le famiglie di lavoro, introdurre qualsiasi tipo di patrimoniale. Il M5S è sempre stato contrario e continuerà ad esserlo". Così il ministro Luigi Di Maio ai suoi.
Giuseppe Alberto Falci per "www.corriere.it"
Succede che attorno all’ora di pranzo di sabato spunta un emendamento alla manovra di bilancio che introdurrebbe una imposta ordinaria sostitutiva sui grandi patrimoni a partire da una base imponibile di 500 mila euro. Di fatto, una sorta di patrimoniale che ricalcherebbe il modello spagnolo. Nicola Fratoianni di LeU è il primo firmatario.
fratoianni
Seguono in calce, dettaglio di non poco conto, le firme della cosiddetta sinistra Pd che rimanda ai nomi di Matteo Orfini, Chiara Gribaudo, Giuditta Pini, Luca Rizzo Nervo. Si propone di partire da 500 mila euro con aliquota allo 0,2%, salendo dello 0,5% sopra il milione, fino ad arrivare al 2 per cento sopra i 50 milioni. La norma prevede anche la cancellazione dell’Imu sulle seconde case.
Fatto sta che non appena si diffonde la voce di una tassa sui patrimoni la destra e in particolare gli azzurri di Forza Italia esplodono anche perché solo pochi giorni fa Berlusconi e le sue truppe hanno teso la mano all’esecutivo. Da qui parte l’affondo di chi come Giorgio Mulè parla di « rapina della sinistra». Per tutto il pomeriggio i berlusconiani bombardano la maggioranza sulle agenzie.
matteo orfini foto di bacco
In quegli attimi il Pd resta il silenzio. C’è imbarazzo al Nazareno. Eppure i firmatari di rito democrat non si nascondono. Giuditta Pini, classe ’84, al secondo a giro a Montecitorio, da tempo immagina e studia una proposta che va in questa direzione. Premessa: «Intanto -osserva con il Corriere - è una proposta del segretario di uno dei partiti di maggioranza, vale a dire Nicola Fratoianni. Chiediamo di discutere su questo tema, è una misura molto articolata, che verrà presentata la prossima settimana». Ma così non rompete il rapporto con Forza Italia?
silvio berlusconi
«Il dibattito va aperto – insiste Pini – perché noi non possiamo pensare di continuare a fare debito senza immaginare a una rimodulazione della tassazione che sia più progressiva chiedendo un piccolo sacrificio a chi ha di più». Ma avete concordato la norma con i vertici del partito? Pini si ferma e la mette così: «Non c’è stata una direzione del partito o un’assemblea del gruppo. Ma guardi, noi invochiamo l’apertura di un dibattito. Si può aprire? Speriamo si apra. D’altro canto, è scritto in Costituzione che le aliquote debbano essere progressive».
giuditta pini 7
E mentre Pini cerca di spiegare le ragioni dell’emendamento, dalle parti del Pd in tanti ammettono: «È una proposta impropria e intempestiva che si presta a equivoci e a strumentalizzazioni che spaventano il ceto medio». E poi c’è chi, come Carmelo Miceli, responsabile sicurezza del Nazareno, sulla ipotesi della patrimoniale si mostra più che perplesso: «Penso – afferma al Corriere della Sera - che ci siano altri strumenti per consentire l’equità sociale. È giusto che in un momento di difficoltà chi ha di più debba dare più, ma i prelievi forzosi sono un’altra cosa».
nicola fratoianni giuditta pini 6 silvio berlusconi matteo orfini foto di bacco (2) fratoianni