Estratto dell’articolo di Alberto Mattioli per “la Stampa”
margrethe ii e il figlio frederik
Parità di genere? Quote rosa? Non sul trono. Dopo averlo annunciato nel suo discorso di Capodanno prendendo tutti di sorpresa, domenica prossima abdicherà l'ultima regina d'Europa, Margherita II di Danimarca, che dopo 52 anni di impeccabile servizio ha deciso di andare in pensione. Le succederà il figlio Federico. Ma in questo modo i titolari delle dieci superstiti monarchie europee saranno tutti maschi.
Fa notare un'attentissima royal watcher come Marina Minelli che non succedeva dal 1833, quando in Spagna divenne regina Isabella II. I dieci uomini con la corona in testa sono sette re, Filippo VI di Spagna, Carlo III del Regno Unito, Filippo dei Belgi, Guglielmo Alessandro dei Paesi Bassi, Harald V di Norvegia, Carlo XVI Gustavo di Svezia e, appunto, il neo-re Federico X di Danimarca, un granduca, Enrico di Lussemburgo, e due principi, Giovanni Adamo II del Lichtenstein (che però dal 2004 ha nominato reggente il primogenito Luigi e si dedica soltanto al cospicuo patrimonio familiare) e Alberto II di Monaco.
re carlo, william e george
A voler essere pignoli, all'elenco andrebbe aggiunto anche il Papa, che è poi anche l'unico sovrano assoluto benché elettivo, ma che si tratti di un uomo non è decisamente una notizia ed è molto improbabile che la situazione possa cambiare.
Non si tratta di maschilismo bensì di uno scherzo della genetica, però decisamente controcorrente rispetto al flusso della storia. Sarebbe sbagliato però dedurne che la monarchia sia fuori dal tempo. Al prossimo giro dinastico, in effetti, salvo tragedie o imprevisti dovrebbe esserci un'ondata di regine: almeno in Spagna, Belgio, Paesi Bassi e Svezia, rispettivamente con le attuali principesse Leonor, Elisabetta, Catharina Amalia e Vittoria. […]
Le monarchie hanno dovuto fare i conti con lo Zeitgeist e cambiare le loro regole di successione. Ormai l'unico ad applicare la legge salica "integrale", ereditano il trono gli uomini e soltanto loro, è il Liechtenstein che per questo è stato anche richiamato dalla Corte di Strasburgo: la risposta di Giovanni Adamo è stata che si tratta di "affari di famiglia" nei quali la Corte non deve ficcare il naso.
alberto di monaco
Del resto, il Principato, che gode del reddito pro capite più alto del mondo, non è molto sensibile alla parità di genere: il principe Francesco Giuseppe II, predecessore dell'attuale, concesse il diritto di voto alle donne soltanto nel 1984 (sì, avete letto bene). Ma proprio il caso di Margherita dimostra come le cose siano cambiate.
Prima delle tre figlie di Federico IX, non avrebbe potuto succedergli, e il trono sarebbe andato a suo zio Knud […] Ci volle una laboriosa riforma costituzionale per portare la simpaticissima Margherita sul trono […] La legge semisalica, secondo la quale la successione è femminile solo se non ci sono eredi maschi disponibili, è in vigore soltanto nel Principato di Monaco e in Spagna. Qui è prevista dalla Costituzione postfranchista del 1978, per la precisione all'articolo 57. È chiaro che, in epoche di parità, si tratta di una misura anacronistica e in effetti in Spagna ha suscitato un dibattito appassionato […] se n'è molto parlato senza poi farlo.
felipe vi leonor
Tanto più che a spegnere le polemiche ha provveduto la biologia perché il Borbone regnante, Felipe, ha due figlie femmine, le infante Leonor principessa delle Asturie e Sofia, quindi il problema non si pone. La monarchia spagnola non sembra godere di una salute eccellente, date le spinte secessioniste della Catalogna dove fin da quando si sono installati sul trono, all'inizio del Settecento, i Borbone sono popolari come una sconfitta del Barcellona da parte del Real Madrid.
Però l'erede ha appena compiuto diciott'anni, è carina, parla sei lingue, ha giurato fedeltà alla Costituzione davanti alle Cortes, fa il servizio militare all'Accademia di Saragozza, si comporta impeccabilmente, i giornali titolano Tutti pazzi per Leonor e insomma piace assai. Salvo ribaltoni istituzionali, sarà la seconda donna sul trono di tutta la storia spagnola dopo l'Isabella già ricordata (che però ebbe il regno funestato dalla ribellione dell'ennesimo zio molesto, Carlo, e finì in esilio a Parigi. Come precedente, non è il massimo).
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