virginia raggi
Gabriele Isman per “la Repubblica”
«Nel nostro debito da 13 miliardi, 1 miliardo è ancora l’indennità di esproprio per le Olimpiadi del 60». A dirlo è stata Virginia Raggi domenica pomeriggio parlando dal palco romano della Festa del Fatto Quotidiano. Due anni fa - era il febbraio 2014 - l’allora sindaco Ignazio Marino aveva detto: «Ci sono ancora da pagare gli espropri dei terreni per le Olimpiadi di Roma del 1960». Ma il chirurgo dem non aveva parlato di cifre.
logo olimpiadi
Per scoprire i veri numeri, bisogna arrivare a luglio di due anni fa quando Giovanni Caudo, assessore all’Urbanistica della giunta Marino, chiede ai suoi uffici un approfondimento sull’intero monte debitorio per espropri del Campidoglio. Dagli archivi emergono così 986 fascicoli, con 2.220 procedure pregresse, ovvero ancora da trattare. Compare anche una cifra complessiva: 1 miliardo 736 milioni 283mila euro.
È quanto il Campidoglio si troverebbe a pagare se per tutti gli espropri fossero, in sede di giudizio civile, riconosciute al minimo le richieste dei proprietari originali, e non bisogna dimenticare che quella parte del debito è sotto la gestione commissariale - di Massimo Varazzani prima, attualmente di Silvia Scozzese che era anche stata assessore al Bilancio con Marino - e non ricade sulle casse del Campidoglio.
virginia raggi si intrattiene con il pubblico
Non a caso nella sua proposta di legge alla Camera del marzo 2013 sulla “Conclusione della gestione commissariale e disciplina del piano di rientro dall’indebitamento del comune di Roma” Marco Causi - che era già stato assessore con Walter Veltroni e diventerà vicesindaco con Marino dopo Mafia Capitale - stima l’intero monte espropri in 1.6 miliardi e scrive «l’onere potenziale appare irrealistico. Si tratta di 2.000 pratiche, alcune delle quali risalenti addirittura alle Olimpiadi del 1960».
OLIMPIADI A ROMA DEL 1960
Già ma quante? La risposta è ancora in quelle carte di luglio: per il periodo tra il 1954 e il 1960 - quindi Olimpiadi, ma non solo - nell’archivio del Comune alla voce espropri si trovano 119 fascicoli con 518 procedure e una cifra stimata tra 398.620.114 euro e 797.640.228 euro. Molto meno o comunque meno insomma del miliardo di euro citato domenica dalla sindaca Raggi, e la cifra più alta si arriverebbe soltanto nelle ipotesi più penalizzanti in sede di giudizio per il Campidoglio.
Per avere un ordine di grandezza, al periodo 1981-89 - gli anni del faraonico progetto Sdo a Pietralata, ma anche delle borgate allora da risanare si riferiscono 375 fascicoli, con un debito da 297.981.659 euro.
virginia raggi alla festa del fatto quotidiano (1)
Le cause per esproprio poi hanno una peculiarità: non prevedono alcuna prescrizione. E, curiosità, al Campidoglio i fascicoli più vecchi sono proprio del 1954.